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Formazione professionale, scontro aperto con i sindacati

La Cisl anticipa che diserterà l’incontro. La Uil invece parteciperà all'incontro: “Andremo per verificare che gli impegni presi siano supportati da garanzie”

PALERMO. Il governo è pronto a erogare i primi 130 milioni agli enti di formazione per pagare gli stipendi arretrati e scongiurare le immissioni in cassa integrazione. Ma lo scontro con i sindacati non si placa.

Oggi pomeriggio alle 18,30 l’assessore Nelli Scilabra incontrerà i rappresentanti sindacali ma la Cisl anticipa che diserterà l’incontro. A parlare è Giovanni Migliore: «Il governo continua a non essere credibile, tutti gli impegni finora presi e i ripetuti accordi stipulati, sono stati sempre disattesi. Ci sembra non credibile e inaccettabile tutta questa messa in scena senza alcuna novità. Sempre gli stessi annunci, promesse, rassicurazioni e ipocrite condivisioni delle preoccupazioni dei lavoratori, che l'esecutivo afferma da due anni nei diversi inconcludenti tavoli di confronto tenuti con i sindacati. Per questo motivo non parteciperemo ad alcun incontro promosso dal governo regionale sullo sfascio della formazione, non vogliamo continuare ad ascoltare e ad assistere a generiche e vuote assicurazioni ed impegni».

La Cisl chiede invece di ricevere subito «le soluzioni trovate ed i relativi provvedimenti sul pagamento immediato delle retribuzioni arretrate dei lavoratori; lo sblocco della cig in deroga per gli operatori sospesi dagli enti; una soluzione per tutti i lavoratori licenziati e sospesi che continuano a rimanere in attesa di risposte per il loro reimpiego».

La Uil invece parteciperà all’incontro: «Andremo per verificare che gli impegni presi siano supportati da garanzie - precisa Giuseppe Raimondi -. Se non sarà così intraprenderemo azioni di protesta a tutela dei lavoratori».

La situazione nella formazione professionale è tesissima perchè gli enti sono pronti a mettere in cassa integrazione almeno mila dei settemila dipendenti. Ma l’assessore al Lavoro, Giuseppe Bruno, ha detto ieri che per questi lavoratori non ci sono ancora le risorse (servirebbero almeno 27 milioni) e inoltre non è giuridicamente certo che gli ammortizzatori sociali possano estendersi ai dipendenti degli enti di formazione professionale.

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