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Mancano 100 impiegati alla Formazione, a rischio stipendi dei lavoratori e Piano giovani

Il dirigente generale, Gianni Silvia, ha chiesto l’intervento del governo per un problema che rischia di rallentare e mandare in tilt pagamenti e autorizzazioni nel complesso mondo della formazione professionale siciliana

PALERMO. Una carenza di personale, con quasi cento dipendenti in meno, che compromette il buon andamento degli uffici: il dirigente generale della Formazione, Gianni Silvia, ha chiesto l’intervento del governo per un problema che rischia di rallentare e mandare in tilt pagamenti e autorizzazioni nel complesso mondo della formazione professionale siciliana. A rischio c’è anche la spesa dei fondi europei, quelli attuali e quelli della prossima programmazione, ma anche l’attuazione del Piano giovani, la tenuta del’albo che coinvolge ottomila lavoratori della formazione e le rendicontazioni che riguardano i pagamenti a centinaia di enti.

Secondo Silvia, dopo le rotazioni del personale avviate dal governo a fronte degli scandali e delle inchieste, il dipartimento è rimasto sguarnito e sono venute meno “94 unità di personale trasferite ad altro ramo senza che al contempo si sia provveduto a reintegrare la struttura delle qualifiche venute meno”.

Gli atti di interpello per reclutare il personale sono andati a vuoto e adesso toccherà al governo e alla dirigente generale del Personale, Luciana Giammanco, trovare una soluzione per uno dei dipartimenti più delicati di tutta l’amministrazione.

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