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Sisma in Turchia e Siria, i morti sono 11.200. Ancora disperso un italiano

Bimbo estratto vivo

Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria supera i 11.200 morti. Lo rendono noto fonti ufficiali. I funzionari e i medici hanno dichiarato che 8.574 persone sono morte in Turchia e 2.662 in Siria portando il totale a 11.236. Quasi 50.000 persone sono rimaste ferite in Turchia e altre 5.000 in Siria, hanno dichiarato funzionari e soccorritori di entrambe le parti. Ancora disperso l'italiano Angelo Zen che si trova in Turchia per lavoro.

Si scava ancora tra le macerie mentre il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è in viaggio verso le zone colpite dal sisma e ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle dieci province devastate. Intanto dal mondo sono arrivati gli aiuti per le zone colpite dal terremoto. La squadra di soccorritori italiani è già al lavoro in Turchia. Dall’Italia sono partiti vigili del fuoco, personale sanitario e della Protezione civile, oltre a equipaggiamenti e attrezzature speciali. Sarà anche inviato un ospedale da campo. «La squadra di soccorritori ed esperti italiani - ha spiegato ieri in una nota il Dipartimento della Protezione Civile - si affianca alle ulteriori 26 squadre europee impegnate nelle attività di ricerca, soccorso e assistenza medica provenienti da 19 Paesi dell’Unione, per un totale di 1.150 soccorritori». Nella notte il gruppo di cinofili e operatori Usar dei Vigili del fuoco italiani hanno lavorato ad Antiochia per "le ricerche sotto le macerie di dispersi dopo il crollo di una palazzina di 5 piani", scrivono i Vigili del fuoco in un tweet. La Farnesina, intanto, sta ancora cercando di mettersi in contatto con l’unico italiano che non è stato ancora rintracciato tra i connazionali presenti sul luogo del terremoto.

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