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Ucraina, le forze di Kiev al confine russo: spenta la centrale di Zaporizhzhia

Ieri KupianskBalakliya, e soprattutto Izyum, le città strategiche della regione di Kharkiv sono tornate in mani ucraine. Galvanizzate dalle avanzate che gli stessi russi iniziano ad ammettere - attribuendole però a un loro cambio di strategia per "riorganizzare le truppe" verso l'obiettivo prioritario della presa del Donbass - le forze di Kiev, nel giorno 200 dall'offensiva militare russa, spingono la controffensiva nell'est e nel sud del Paese, riconquistando centri da mesi in mani nemiche.

Il comandante in capo delle forze armate, Valeriy Zaluzhny, ha annunciato che in questo mese l'Ucraina ha riconquistato oltre 3.000 chilometri quadrati di territorio dalle forze russe. "Gli ucraini stanno combattendo coraggiosamente per il loro futuro. Stanno lottando anche per i nostri valori comuni. L'Ue è stata al loro fianco dal primo giorno della guerra della Russia". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ribadendo il sostegno europeo a Kiev. "Aiuteremo a ricostruire l'Ucraina come un Paese libero e moderno nel suo cammino verso l'Ue", aggiunge.

Intanto l'agenzia nucleare statale Energoatom ha annunciato che il sesto ed ultimo reattore della centrale di Zaporizhzhia non produce più elettricità."Oggi, 11 settembre 2022, alle 03:41 (le 2:41 in Italia), l'unità n. 6 della ZNPP (la centrale nucleare, ndr) è stata scollegata dalla rete elettrica - si legge in un comunicato dell'agenzia -. Sono in corso i preparativi per il raffreddamento e il trasferimento allo stato freddo". "È stata ripristinata la linea elettrica di riserva della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia (Znpp), che fornisce all'impianto l'elettricità esterna necessaria per il raffreddamento del reattore e altre funzioni di sicurezza":  scrive in un tweet l'Agenzia internazionale per l'energia atomica dell'Onu (Aiea).

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