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"Grazie per il tuo coraggio", Beyoncè elogia Meghan e in Italia l'intervista diventa evento televisivo

Una "regina" tende la mano alla duchessa: "Grazie Meghan per il tuo coraggio e la tua leadership", ha mandato a dire Beyoncè all'amica Meghan Markle dopo l'esplosiva intervista con Oprah Winfrey andata in onda domenica scorsa sulla Cbs.

"Queen Bee" è l'ultima celebrità che negli Usa ha fatto sponda con Meghan e Harry.

Intanto ieri sera, dopo Italia's Got Talent, è andata in onda la replica dell'intervista qui in Italia che aveva già fatto registrare un boom di ascolti già alla prima messa in onda. Un vero e proprio evento televisivo l’intervista di Oprah Winfrey a Meghan e Harry dunque con 1 milione 204 mila spettatori medi con il 4,47% di share e 3 milioni e 224 mila spettatori unici durante la prima sera di messa in onda.

Tv8 è stato quindi quinto canale nazionale più visto. L'hashtag #HarryMeghanTV8 è stato in tendenza su Twitter per un'intera notte.

Tutti conquistati da Meghan dunque. Beyoncè raramente usa internet, ma per dimostrare il suo sostegno ai Sussex (e a Meghan in particolare) ha usato la homepage del suo sito web per un messaggio molto pubblico di ringraziamento: "Con le tue parole ci hai ispirato e dato forza".

Accanto alle espressioni di gratitudine, una foto: mostra le due donne assieme nel 2019 alla prima di "Lion King", il loro primo incontro. Messaggi di solidarietà continuano ad arrivare negli Usa ai protagonisti di "Megxit", spesso conditi da attacchi a Buckingham Palace.

Secondo il sito Tmz, la co-fondatrice del movimento Black Lives Matter, Opal Tometi, ha chiesto il boicottaggio della famiglia reale dopo che i duchi hanno rivelato che, quando Meghan era incinta del piccolo Archie, uno dei Windsor avrebbe espresso "preoccupazioni" sul colore della pelle del nascituro.

Si è schierato con Meghan anche l'account ufficiale su Twitter di Black Lives Matter: "Ci ha ricordato che non proteggiamo le donne Nere abbastanza. E quando sono leader....e' ancora peggio. Non limitatevi a celebrare le donne Nere: proteggetele tutti i giorni".

Ma se gran parte degli Usa, come ai tempi di Lady Diana, sta dalla parte di Meghan e Harry, una piccola percentuale di americani ha reagito indispettita al clamore suscitato dall'intervista con Oprah: dichiarando che "non poteva importargliene meno", il figlio dell'ex presidente Donand Trump, Don Jr, si è lanciato in un attacco di otto minuti contro la Markle: "Stiamo veramente fingendo che lei è una vittima? Non ha mai incontrato una telecamera che non amasse? Mi dispiace veramente per Harry. In quel video sembra un ostaggio". Don Jr. ha ammesso di non aver visto l'intervista ("tempo sprecato") e di aver preso le informazioni in proposito su Twitter.

Solidarietà all'ex duchessa del Sussex era già stata espressa anche dalle deputati inglesi. Basta "bullismo della stampa" britannica contro Meghan e le donne in generale e basta "toni coloniali" improntanti al pregiudizio, avevano detto.

È stato questo l’obiettivo delle iniziative parlamentari annunciate dalla giovane deputata laburista Holly Lynch, promotrice nel recente passato con altre 71 colleghe di vari partiti di una lettera di solidarietà alla duchessa di Sussex sullo sfondo delle polemiche che l’hanno coinvolta.

Lynch ne ha parlato al progressista Guardian, affermando di essere stata toccata dalle denunce fatte da Meghan e Harry nella recente esplosiva intervista alla Cbs in cui hanno parlato di persecuzioni dei tabloid, oltre che del mancato sostegno della corte di fronte a una depressione della duchessa sfociata in pensieri suicidi e dei timori dal sapore razzista sul colore della pelle del piccolo Archie che sarebbero stati espressi prima della sua nascita da un membro (non la regina né il principe Filippo) della stessa Royal Family.

E ha aggiunto di essere «d’accordo con il principe Harry sul pericolo che la storia possa ripetersi» dopo quanto capitato a suo tempo a Diana.

«Troppi media - ha poi incalzato la deputata - hanno ignorato gli appelli a un cambiamento» rispetto ai comportamenti abusivi «e questo potrebbe rendere necessario chiamare in causa il governo per trovare il modo di fermare la caccia alle donne che hanno una vita pubblica e il rischio di spingerle al suicidio».

Le deputate scese in campo in difesa di Meghan hanno inoltre verificato la possibilità di un dibattito alla Camera dei Comuni sui temi del razzismo nei media e della narrativa sui problemi di salute mentale sollevati dai Sussex con Oprah Winfrey: temi che hanno indotto ieri la regina a far diffondere un raro messaggio a nome di tutti i Windsor per ribadire non solo l’affetto verso Harry, Meghan e Archie, ma assicurare che le loro denunce verranno «prese sul serio».

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