L’assalto dei manifestanti pro Trump al Campidoglio è stato «uno dei giorno più neri della storia della nostra democrazia». Lo ha dichiarato in conferenza stampa il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden.
«Ci piacerebbe poter dire che» l’assalto dei manifestanti pro Trump al Campidoglio «non poteva essere previsto ma lo avevamo previsto» in quanto è conseguenza di «quattro anni in cui il presidente ha manifestato disprezzo per la nostra democrazia, la Costituzione e il rispetto della legge in tutto quello che ha fatto», ha aggiunto Biden, esprimendo «cordoglio per le vite perdute» e condannando «un assalto alla nostra democrazia» commesso da «terroristi interni».
«Più di ogni altra cosa, abbiamo bisogno di ripristinare l’onore, l’integrità, l’indipendenza del dipartimento di Giustizia in questa nazione». Questo il messaggio di Biden al futuro ministro della Giustizia, Merrick Garland: «Tu non lavori per me, non sei l’avvocato del presidente o del vicepresidente. Non devi essere leale a me. Ma alla legge. Alla Costituzione. Al popolo di questa nazione. Per garantire la giustizia».
Il presidente Donald Trump è «letale, per la nostra democrazia e la nostra gente», ha sottolineato la speaker della Camera, la dem Nancy Pelosi, all’indomani dell’irruzione di sostenitori del capo della Casa Bianca a Capitol Hill. «Non penso che ci vorrà molto per avere una risposta» da Mike Pence sul 25/o emendamento che prevede che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico.
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