«La strage del giornale satirico Charlie Hebdo è l’11 settembre dell’Europa. Un attacco fortemente simbolico al cuore della libertà dell’Occidente»: il vignettista palermitano Vincenzo Gallo, in arte Vincino, commenta così l’uccisione di 12 persone ieri a Parigi per mano di estremisti islamici. «Non dobbiamo arrenderci ma batterci fino in fondo – dice – e così come l’Occidente, prima o poi anche l’Islam, accetterà il valore della satira».
In nome di cosa sono morte le 12 persone ieri a Parigi?
«È stato un attacco alla storia della satira, hanno ammazzato poeti, artisti. Un giornale di satira è un cuore pulsante di libertà, di idee. L’attacco ha un forte valore simbolico proprio perché la redazione di Charlie Hebdo è simbolo di libertà».
Pensa che si possa parlare di atto terroristico, di guerra tra due civiltà o cosa?
«In questo gesto vedo una guerra feroce in atto sfociata in un colpo chirurgico, al cuore dell’Europa. In parte è il nostro 11 settembre, è stato un attacco durissimo al concetto stesso di Occidente, di Europa, di libertà, di illuminismo».
Quale risposta deve arrivare dall’Occidente?
«Non dobbiamo perderci in convenienze politiche e dobbiamo reagire subito. Sono morti maestri, nostri fratelli, è un lutto fortissimo da sopportare. E se c’è un Islam buono, diverso da questo che definiamo cattivo, che si faccia vedere, mi aspetto enormi manifestazioni in difesa della libertà, in Egitto come in Tunisia o Libano. Io non ho ancora visto o sentito alcuna reazione. Non vedo nessuna mobilitazione per la libertà di pensiero, neanche in Turchia, il più “occidentale” dei Paesi arabi, dove invece il premier fa arrestare i disegnatori di satira. Nel mondo occidentale l’abbiamo accettata, nel loro mondo ancora no».
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