
Non è più mamma Regione. Gli uffici degli assessorati non sono più l’Eldorado sognato da chi esce dalle università e cerca stabilità. E per dirla tutta non c’è più nemmeno il mito del posto sicuro. Lo certifica un dato inimmaginabile, almeno fino a qualche anno fa: ben 376 delle 537 scrivanie messe a concorso a fine 2021 sono rimaste non assegnate. Rifiutate perfino da chi aveva partecipato alle selezioni e poi ha preferito non essere assunto. Posti che ora la Regione rischia di perdere (in tutto o in parte) definitivamente.
Per due giorni le porte dell’assessorato regionale alla Funzione Pubblica, guidato da Andrea Messina, sono state aperte ai vincitori del concorso per laureati nei centri per l’impiego. E una procedura abbastanza scontata ha dato il via a una serie di sorprese. Comprensibili solo tenendo conto di una premessa: dei 537 posti a messi a concorso nel dicembre 2021, ben 273 erano rimasti non assegnati fino dall’inizio per carenza di vincitori. Anche perché delle decine di migliaia di concorrenti iscritti molti non si presentarono neanche alle prime prove.
Da qui in poi il trend è perfino peggiorato. Gli uffici della Funzione Pubblica dopo un lavoro complicatissimo a ottobre hanno stilato una graduatoria con 264 vincitori. E nei giorni scorsi questi sono stati convocati per la firma dei contratti. Solo che si sono presentati solo in 161. Il 40% circa dei vincitori, 103, ha rinunciato al posto quando ormai era nelle sue mani. In particolare 64 non hanno presentato i documenti per completare le procedure di assunzione, altri 39 avevano fatto anche questo passaggio e poi non si sono presentati alla firma del contratto.
E così i posti assegnati per andare a rafforzare i Centri per l’impiego sono solo 161 sui 537 previsti.
Il fenomeno della rinuncia al posto fisso era stato già avvertito qualche settimana fa, quando lo stesso assessorato alla Funzione Pubblica aveva convocato i vincitori di un concorso parallelo a quello dei Centri per l’impiego: metteva in palio 100 posti negli assessorati e poco più di una ventina di vincitori ha rinunciato anche in questo caso poco prima di firmare il contratto.
Solo che in quella occasione è stato possibile scorrere la graduatoria e assegnare lo stesso tutti i 100 posti. Nel caso dei Centri per l’impiego non c’era chi ripescare. E questo apre un’altra partita che la Regione dovrà giocare sul piano nazionale: salvare i soldi destinati dallo Stato a queste assunzioni e pubblicare un bando bis.
L’assessore Messina lo spiega così: «Stiamo valutando quante assunzioni possiamo recuperare. Il rischio è di non poter impiegare parte delle risorse non spese. Dovremo aprire una trattativa col governo nazionale». Il motivo è legato all’organizzazione di questo concorso, che è stato pianificato per portare nei Centri per l’impiego di tutta Italia almeno 11 mila persone in più. In Sicilia le assunzioni previste erano 1.024. E di queste 537 quelle destinate ai laureati e 487 quelle aperte anche ai soli diplomati. Quest’ultima selezione è stata rallentata da una serie di ricorsi e la graduatoria stilata a ottobre dovrà essere rivista. Messina ha fissato a giugno il nuovo traguardo per la firma dei contratti.
Il punto è però che i fondi stanziati per le assunzioni non portate a termine potrebbero essere utilizzate dallo Stato per compensare i maggiori costi che si stanno registrando nelle Regioni che hanno completato da tempo i concorsi. Dal momento del bando (in cui sono stati previsti i costi) alle assunzioni ci sono stati un rinnovo contrattuale e altri passaggi che hanno aumentato il costo del lavoro. E Roma finora ha detto no alle richieste delle Regioni di aumentare il budget: potrebbe però stornare a chi è più avanti i fondi di chi è rimasto indietro. La Sicilia in questo caso perderebbe parte dei 45 milioni avuti due anni fa.
La trattativa che si apre adesso fra il governo regionale e quello nazionale verte sul mantenimento delle somme non spese finora: «Quando avremo chiaro il quadro su cui potremo contare - sintetizza Messina - faremo il nuovo bando per assegnare i posti rimasti vacanti».
Nel frattempo la Regione deve mettere a regime la macchina dei centri per l’impiego, ripensata due anni fa intorno a 1.024 funzionari in più e che va riaggiornata adesso. I laureati che ieri hanno firmato il contratto prenderanno servizio il 16 maggio. Mentre i 487 vincitori della selezione per diplomati dovranno attendere molto di più.
Lo stipendio di ingresso dei laureati assunti ieri sarà intorno ai 1.550 euro. Più basso quello dei 487 che attendono le definizione della graduatoria su cui sono piovuti i ricorsi. Sono cifre che già al momento della firma hanno aperto un dibattito fra i vincitori, che sperano adesso di poter rientrare nel rinnovo contrattuale che sindacati e Aran discuteranno a breve: il governo ha già stanziato le somme ma sono tarate per il personale in servizio nel 2019. E questo potrebbe diventare un problema nelle trattative e nella determinazione degli aumenti finali.
Persone:
20 Commenti
Indignato
31/03/2023 08:00
Conviene il RDC evidentemente
Pippol
31/03/2023 08:12
Io non ci credo!
Giovanni
31/03/2023 08:13
Dillo a certi partecipanti all'ARS che ci sono 40anni, 30 anni, 20anni e hanno creato una figliata di seguaci
Caterina
31/03/2023 14:16
Che c'entrano quelli dell'ARS, qua non si tratta dei politici eletti al Parlamento regionale, ma degli impiegati dei vari settori dell' amministrazione, tecnici che servono a fare funzionare i servizi regionali. Un' intera generazione sta andando in pensione o c'è già andata, e i dipartimenti dei vari assessorati si stanno svuotando, venendo quindi a mancare ruoli e competenze tecniche.
giobe
31/03/2023 08:23
Probabilmente sono rimaste vacanti perché nel frattempo hanno preso il reddito di cittadinanza
aldo
31/03/2023 08:36
Con diecine di migliaia di candidati non si riesce ad assumere qualche centinaio di impiegati. C'è qualcosa allora che non funziona specialmente con la fame di lavoro che c'è nell'isola e non mi vengano a dire che rifiutano il posto fisso che non ci crederò mai. Allora la spiegazione può essere un'altra, i politicanti non si sono messi d'accordo nella spartizione dei posti
Ignazio
31/03/2023 13:36
Aldo credo che hai propio ragione, e aggiungo che il trucco c'è di sicuro magari perché la normativa concorsuale non garantiva la assunzione degli amici e parenti !! Anche io non ci credo che si possa rifiutare un posto di lavoro alla R. Siciliana! Ma quale RDC pura pazzia!!
Mario
31/03/2023 08:39
Che li facciano più difficili ancora le prove e vedranno che non assumeranno più nessuno. C'è tanta gente disoccupata e titolata ma se poi mi fai il concorso con le prove super difficili anche per fare lo spazzino cosa vogliono?
vicio
31/03/2023 08:44
non credo minimamente che sia così, per 200 posti all'amat se ne sono presentati 17 mila..
GIUSEPPE SARZANA
31/03/2023 09:08
La verità secondo me è perchè mancano i giovani disposti a restare in Sicilia a lavorare dietro una scrivania per tutta la vita e per tutta la vita fare lo stesso lavoro anche se ben retribuito. Ormai i giovani, quelli compresi tra i 25 e i 35 anni preferiscono lavorare al Nord o all'estero per le grandi società Multinazionali, guadagnare molti più soldi, girare il Mondo e soprattutto potere fare carriera in base alle capacità ed al merito
Antonio
31/03/2023 13:05
Non sono ben retribuiti nel pubblico, per il resto d'accordo.
Uno di loro
31/03/2023 09:14
Nel frattempo, 250 ex Navigator giovani laureati con il massimo dei voti, vincitori di una selezione pubblica, dopo 40 mesi di precariato vengono lasciati a casa. Ma è questa l'Italia che funziona???
Salvatore
31/03/2023 13:56
Selezione pubblica? Non hanno superato alcun concorso. E nella pubblica amministrazione si entra solo per concorso come dice la nostra Costituzione. È finito il tempo dei carrozzoni e delle assunzioni senza concorso.
nessuno
31/03/2023 09:32
Non c'è da meravigliarsi oramai gli stipendi pubblici sono talmente bassi che non permettono di vivere più neanche in una città come Palermo o Catania. Poi nel pubblico non c'è meritocrazia si va avanti per scatti di anzianità oppure ....... e le responsabilità che si assumono non sono per nulla adeguate ai compensi. Il privato offre di più (se lo meriti)
Fabio
31/03/2023 10:17
Perchè non fanno svolgere le prove agli esclusi dalla preselezione che non hanno potuto partecipare solo perchè non erano stati navigator?
Uno di loro
31/03/2023 15:27
I Navigator hanno già vinto un concorso pubblico, con la differenza che erano a tempo determinato. Ciò non escludeva a partecipare e vincere nessun'altro concorrente. Prima di scrivere...... INFORMATI
Fabio
31/03/2023 23:55
, c'era la preselezione ed i navigator avevano un sacco di punteggio per non aver fatto nulla per 3 anni. INFORMATI
GINO
31/03/2023 10:17
La gente sa che non avrebbe vinto in condizioni normali.
Mario
31/03/2023 10:34
Gli stipendi non sono quelli di una volta. Conviene dunque percepire il reddito di cittadinanza e fare in parallelo un lavoro qualunque in nero. La somma delle due entrate è maggiore e si è pure più liberi. Questa è l'unica spiegazione plausibile del fenomeno.
Anna
31/03/2023 11:07
Le persone che non si presentano ai concorsi, o rifiutano il lavoro in regione sicuramente non credono di poter avere una carriera trasparente, e per chi non si presenta sfiducia totale nell’amministrazione e nella selezione
Lux
31/03/2023 11:46
Probabilmente i posti rimasti vacanti sono quelle figure altamente specializzate che nel privato guadagnano il doppio. Il problema della Pubblica Amministrazione è che gli stipendi sono fermi da oltre 15 anni e sono da fame. Quelli della Regione Sicilia in proporzione, per la stessa qualifica, sono più alti del 40%. Vanno aumentati subito del 20% per recuperare un minimo di potere d'acquisto.
Giovanni
31/03/2023 12:39
La risposta è molto semplice. Nel frattempo le persone hanno vinto altri concorsi banditi dallo stato e gli stipendi sono di gran lunga migliori.
giovanni
31/03/2023 12:52
non è che non fa gola il posto fisso, Un funzionario alla Regione inquadramento inziale D1 ha uno stipendio netto di 1600 euro. All'INPS stesso inquadramento 1900 euro. Molti dei vincitori alla regione sono risultati vincitori all'INPS. Cosa avreste scelto? finalmene almeno una cosa si può certificare: che alla regione il mito degli stipendi d'oro, dei vantaggi e dei provilegi è finito, ma da un pezzo, Bisognava tornare a fare concorsi dopo 30 anni per accorgersene. non è mai troppo tardi!!!!
Massimo
31/03/2023 12:54
Mancano medici e c'è il numero chiuso di accesso all'università, ne vogliamo parlare?
Gabriele
31/03/2023 18:07
Con questi stipendi ridicoli, i laureati fanno bene a rifiutare.
Pipp
01/04/2023 10:27
Ho letto commenti che purtroppo mettono in risalto la scarsa propensione, di chi li rilascia, a migliorare le nostre condizioni sociali. I giovani di oggi, che hanno impegnato anni per conseguire una laurea, spesso con sacrifici economici, ai quali viene proposto un posto di lavoro con contratti da milletrecento euro senza nessuna possibilità di futuro avanzamento di carriera, fanno bene a rifiutare, perchè con stipendi simili non si riesce a campare dignitosamente. All’opposto invece troviamo l’esercito dei politici, fra i quali regna spesso l’ignoranza più assoluta, ma ai quali vengono riconosciuti lauti stipendi che aumentano sempre più. Continuando così non si va da nessuna parte. Purtroppo noi non siamo francesi, non abbiamo alle spalle un popolo che arrivato allo stremo insorge contro il tiranno, per cui: o soccombere oppure andare a vivere all’estero con tutte le difficoltà socio- economiche del caso!