Un mese in più di congedo retribuito all’80% dello stipendio, «un salvadanaio del tempo» per le mamme in difficoltà da fruire entro i sei anni di età dei figli. È una delle misure del pacchetto famiglia contenuto nella manovra, un aiuto alle lavoratrici che attualmente possono prendere il congedo ma solo al 30% dello stipendio fino ai 12 anni di età.
«Io - evidenzia la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa - ho sempre pensato che molte madri non si potessero permettere di prendere il congedo con il 30% della retribuzione. Abbiamo aggiunto questo salvadanaio di tempo senza che si debbano ritrovare in condizioni economiche difficili». La misura fa parte del pacchetto da un miliardo e mezzo destinato alla famiglia, una delle due gambe, insieme alla crescita, sulle quali il governo ha scelto di far camminare la manovra. Del resto, sottolinea la premier, «la natalità è il primo punto del nostro programma perché se continuiamo a guardare all’oggi e non al domani, come fatto in passato, niente si sostiene più».
«Un miliardo e mezzo sul pacchetto famiglia - sottolinea anche il ministro Eugenia Roccella - nonostante tempi strettissimi e limiti di spesa ancor più stringenti. E, soprattutto, una visione. Un’idea. Un segnale politico che traccia la rotta per il futuro e dice molto di quello che sarà. Questa è una finanziaria ponte, verrà il tempo dei provvedimenti strutturali. Ma le premesse sono chiare: l’Italia vuole tornare ad essere vitale e a guardare al futuro, noi la aiuteremo a farlo». Nella legge di bilancio entra intanto anche l’aumento dell’assegno unico che sale del 50% a tutti per il primo anno di vita del bambino e del 50% per tre anni per le famiglie numerose. Per le famiglie più fragili viene inoltre confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, lo sconto per le fatture di luce e gas per chi si trova in condizioni di disagio economico e fisico esteso al primo trimestre del 2023, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Viene inoltre confermato l’assegno per i disabili, una misura che, rivendica il ministro Roccella, «è strutturale». E ancora, come annunciato, arriva un aiuto sul fronte delle spese. «L'Iva su tutti i prodotti della prima infanzia - dice Meloni - sarà al 5%». Stessa cifra che riguarderà anche gli assorbenti, i «dispositivi igienici femminili non compostabili». Del pacchetto famiglia fa parte - infine - anche il fondo di 500 milioni di euro per una «Carta Risparmio Spesa» gestita dai Comuni, per redditi fino a 1 5mila euro.
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