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Bollo auto non pagato, ok alla banca dati unica anti evasori: il ruolo dell'agenzia delle entrate

Continua senza sosta la lotta all’evasione fiscale del bollo auto. Una pratica comune, utilizzata da migliaia di cittadini in Italia. L'ultima idea è  creare una sorta di banca dati unica, facendo confluire nel sistema informativo del Pubblico registro amministrativo (Pra) gestito dall’Aci i dati relativi alle tasse automobilistiche, con l’obiettivo di "assolvere transitoriamente alla funzione di integrazione e coordinamento dei relativi archivi".

Lo prevede un emendamento dei relatori al dl fiscale approvato in commissione Finanze alla Camera, che ora ha avuto l'ok. Le informazioni - si legge nel testo - sono comunque disponibili per l’Agenzia dell’Entrata, Regioni e Province autonome che a loro volta «provvedono a far confluire in modo simultaneo e sistematico i dati dei propri archivi delle tasse automobilistiche nel sistema informativo del Pra». In pratica, grazie a questa sorta di banca dati unica, i "furbetti" si potranno scovare con molta più rapidità e precisione rispetto al passato.

Le altre novità per il 2020. La manovra in via di approvazione starebbe per introdurre altre novità sul bollo auto. L'obiettivo, come ha dichiarato recentemente il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, è colpire i veicoli maggiormente inquinanti. Dunque ci dovrebbe essere un aumento dell’importo del bollo per le auto inquinanti, la riduzione del bollo per le auto storiche e l’introduzione del condono.

Per quanto riguarda il condono del bollo auto 2019, è previsto per tutte le cartelle di importo fino a 1.000 euro notificate tra il 2000 ed il 2010. Sono stati così cancellati d’ufficio i debiti per il bollo auto non pagato dal 2000 al 2010 e con un importo massimo di 1.000 euro. Lo prevede il Decreto fiscale 2019, ribattezzato “strappa-cartelle”, che interviene anche sulla tassa automobilistica, una novità del 7 ottobre 2019.

Pagamento del bollo. Per pagare il bollo auto 2019 2020 è possibile recarsi presso gli uffici postali, o fare il versamento tramite apposito bollettino, presso rivendite abilitate ACI e anche online sul sito aci.it.

La scadenza, ad eccezione della Lombardia e del Piemonte - dove i termini sono il 31 maggio 2020 per il bollo con scadenza ad aprile, del 30 settembre 2020 per il bollo con scadenza ad agosto e del 20 gennaio 2021 per il bollo con scadenza a dicembre) è l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. Ecco nel dettaglio:

per il bollo scaduto a dicembre 2019: si paga dall’1 al 31 gennaio 2020;
per il bollo scaduto a gennaio 2020: si paga dall’1 al 28 febbraio 2020;
per il bollo scaduto ad aprile 2020:  si paga dall’1 maggio al 31 maggio 2020;
per il bollo scaduto a maggio 2020:  si paga dall’1 giugno al 30 giugno 2020;
per il bollo scaduto a luglio 2020:  si paga dall’1 agosto all’1 settembre 2020;
per il bollo scaduto a agosto 2020:  si paga dall’1 al 30 settembre 2020;
per il bollo scaduto a settembre 2020:  si paga dall’1 al 31 ottobre 2020;
per bollo scaduto a dicembre 2020:  si paga dall’1 al 31 gennaio 2021.

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