Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

In manovra la tassa che colpisce 2 milioni di auto e lavoratori: ed è polemica

Stretta sulle auto aziendali

La tassa sui veicoli aziendali inserita in manovra fa discutere. L'industria dell'auto alza la voce e grida a gran voce quali saranno le conseguenze. La stangata "colpisce 2 milioni" di macchine e lavoratori, protesta l'Aniasa, l'associazione delle imprese del noleggio.

Tutti poi, maggioranza compresa, si schierano contro le tasse sulle auto aziendali che, dalle ultime bozze, triplicano per tutti i dipendenti, portando il prelievo dal 30 al 100% del valore del fringe benefi, fatta eccezione per chi fa il rappresentante. Non bastano le parole di Roberto Gualtieri, a placare le polemiche: il ministro dell'Economia assicura infatti che la misura è stata "mal raccontata" ma può essere "migliorata", e comunque non tocca "ibride ed elettriche". In serata arriva così un dietrofront rispetto ai testi circolati: il prelievo si ferma al 60% dell'imponibile, vengono esclusi i veicoli commerciali e sale al 100% solo per le vetture superinquinanti.

IL SETTORE. Attualmente l'auto aziendale rientra tra le voci della retribuzione, ma solo il 30% del suo valore è sottoposto a imposizione. Uno sconto fiscale che nasce da una constatazione, spiega l'Aniasa: "Tassare solo l'uso slegato dal lavoro. Presupponendo che l'auto aziendale da lunedì al venerdì sia a disposizione del dipendente per lo svolgimento delle sue mansioni, quello che emerge a fini fiscali sarebbe solo il weekend".

COSA CAMBIA. Le bozze di manovra tolgono l'agevolazione, per cui tutto il valore dell'auto sarebbe soggetto a imposte. Su questa parte di reddito quindi la tassazione triplicherebbe. E gli interessati sarebbero tutti coloro che hanno la macchina a disposizione in uso esclusivo, escludendo i veicoli in 'pool', per cui hanno le chiavi più dipendenti, e gli agenti di commercio, il cui lavoro è inscindibile dalle quattro ruote.

LA PROTESTA. La stretta fiscale si farebbe così sentire sull'80% del parco auto aziendale complessivo, sempre secondo Aniasa, il ramo di Confindustria attivo nel noleggio. Secondo l'associazione, questa è una misura "che affossa definitivamente il mercato dell'auto e che colpisce in busta paga circa 2 milioni di lavoratori", quanti sono i mezzi interessati. "Il Governo che, a parole con il Tavolo sull'Auto, dichiara di voler supportare la filiera delle quattro ruote, ne sta determinando il collasso", è l'accusa dell'associazione.

I MODELLI. Quanto alla diffusione, secondo l'Aniasa "le auto aziendali ormai sono molto diffuse, presenti in oltre il 90% delle grandi aziende ma anche in molte piccole e medie imprese. Non c'è un settore merceologico che tira di più. E non è vero - sottolinea - che si tratta sempre di segmenti alti: in termini quantitativi dominano modelli come Panda e 500L, ovviamente poi le flotte aziendali coprono quote consistenti anche nel segmento alto". I noleggiatori fanno poi notare come nel settore il ricambio sia veloce, per cui si tratta di vetture che avrebbero emissioni più basse e standard di sicurezza più alti.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia