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Manovra, dietrofront sulle auto aziendali: tasse al 100% sulle inquinanti

Cambia la norma sul fringe benefit nell'ultima bozza della manovra: le tasse continueranno ad applicarsi sul 30% del valore per le auto aziendali in uso ai dipendenti per i veicoli a trazione elettrica e ibrida e per tutti i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti addetti alla vendita di agenti e rappresentanti di commercio. Per gli altri veicoli la percentuale sale al 60% in caso di emissioni di biossido di carbonio fino a 160 grammi per chilometro e al 100% in caso di emissioni superiori.

Intanto le opposizioni salgono sulle barricate contro un governo di "sanguisughe e avvoltoi", come dice il centrodestra, dalla Lega a Fi, e Confidustria descrive l'impianto del programma economico giallorosso "timido" e troppo pesante nei confronti delle imprese. Mentre i sindacati bocciano come "elemosina" la mini-rivalutazione delle pensioni basse.

Anche tra gli alleati ci sono forti dubbi: per prima Italia Viva fa sapere che si batterà per eliminare "un'altra tassa inutile" che penalizza i lavoratori. Che però vale oltre mezzo miliardo, 513 milioni non semplici da reperire altrove. Soprattutto se si vuole al contempo, come insiste lo stesso Matteo Renzi, eliminare la sugar tax (che di milioni, nel 2020, nel vale 'solo' 200, perché parte da metà anno).

Anche il Pd, che pure respinge chi agita lo "spauracchio delle tasse", riferendosi sia alla Lega sia agli alleati, chiede un ripensamento sulle auto aziendali. E nel Movimento 5 Stelle, (mentre il sottosegretario Alessio Villarosa getta acqua sul fuoco spiegando che la misura si applicherà solo alle aziende più grosse, salvando i piccoli che magari hanno un solo mezzo utilizzato in azienda) ci pensa Stefano Buffagni a chiarire che qualcosa bisognerà fare perché "su quelle voci le tasse i lavoratori già le pagano".

Il viceministro allo Sviluppo si scaglia anche contro lo stanziamento, previsto nelle bozze, di 100 milioni per le indennità dei ministeri (e di Palazzo Chigi): sarà "uno scherzetto di Halloween" scrive su Fb, assicurando che la norma sarà cancellata e che quei soldi, semmai, vanno girati alle imprese, per creare nuovi posti di lavoro. La navigazione tra le due Camere, che dovrebbe iniziare la prossima settimana, sarà dunque in acque agitate: in Parlamento la manovra potrà essere "ancora migliorata", assicura Luigi Di Maio. Ma chi definisce la manovra come quella "delle tasse", dice il leader M5S lanciando una stoccata all'ex alleato Salvini, "è chi, facendo cadere il governo avrebbe causato l'aumento dell'Iva".

Nelle 90 pagine della manovra ci sono numerosi microbalzelli: ci sono gli aumenti della 'tassa sulla fortuna' (che per chi gioca alle new slot scatteranno anche sulle piccole vincite sotto i 500 euro), il classico rincaro dei tabacchi, che colpirà per la prima volta anche filtri e cartine per le sigarette 'fai da te' (anche se il prelievo è stato già limato da 0,005 allo 0,0036 a pezzo contenuto nelle confezioni), l'aumento del 20% di tutti i diritti consolari all'estero. Senza contare la tassa sugli zuccheri aggiunti e quella, appunto, sulla plastica.

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