PALERMO. Tre mesi di attesa per ricevere la prima pensione. Molti dei regionali che hanno lasciato gli uffici della Regione a ottobre non hanno ancora ricevuto l’assegno di quiescenza e chi è andato via dopo rischia di aspettare anche di più.
La gestione dell’esodo si sta rivelando più complessa del previsto, piovono centinaia di pratiche: è il grande ingorgo creatosi al Fondo pensioni. Mentre in altri assessorati lo svuotamento degli uffici sta paralizzando reparti chiave: all’Ambiente la maggior parte dei dirigenti chiamati a coprire gli incarichi rimasti vacanti ha rinunciato dopo pochi giorni.
Sono i primi scivoloni lungo il percorso della riorganizzazione della macchina regionale, che si muove su due binari: l’esodo da qui al 2020 di 4.482 regionali e il taglio del 30% dei vecchi uffici.
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