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Sud Italia, Delrio: "Il Jobs Act e i 9 miliardi europei colmeranno il divario"

Con Jobs Act e 9 miliardi di investimenti dai fondi europei al Sud, sui 14 complessivi, si colmerà il divario tra le 'due Italiè. Nelle previsioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, in un'intervista che apre la Stampa, «il 2015 sarà l'anno del Sud, che crescerà in percentuale più del Nord in termini di Pil».

ROMA. Con Jobs Act e 9 miliardi di investimenti dai fondi europei al Sud, sui 14 complessivi, si colmerà il divario tra le 'due Italiè. Nelle previsioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, in un'intervista che apre la Stampa, «il 2015 sarà l'anno del Sud, che crescerà in percentuale più del Nord in termini di Pil».

Delrio sottolinea «segnali molto incoraggianti da parte delle imprese. Vedendo i dati Istat sui giovani si capisce che su questo fronte bisogna colmare una voragine, anche se questa caduta vertiginosa ha avuto una frenata. Le due sfide sono i giovani e il Sud e il Jobs act le può far vincere entrambe». Non il Jobs Act da solo, aggiunge, «ma insieme agli investimenti massicci che stiamo realizzando. Sono soddisfatto che nel 2014 abbiamo raggiunto e superato tutti i target di spesa dei fondi europei. Nel 2015 dobbiamo spendere 14 miliardi di cui 9 al Sud, che vuol dire più del 2% del Pil» del Mezzogiorno. Alla pressione per misure contro la povertà, dalla sinistra Pd, e per il reddito minimo, da parte dell'M5s, Delrio risponde che c'è necessità di «sistemi inclusivi» e «col governo Letta si cominciò questo lavoro» con la nuova social card: «Non è il reddito minimo, di cui ci sarebbe bisogno, ma su cui dobbiamo lavorare molto in maniera moderna, non pensando di mettere lì solo miliardi di euro. Il Parlamento discuterà e tutti sanno che il paese ha bisogno di questa misura». L'ostacolo? Le risorse, «ma non solo»: «ci vogliono centri di avviamento al lavoro che funzionino, servizi sociali, ci vuole un sistema».

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