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Compagnia aerea dell'Ast, da Fiduccia un bando da due milioni per la start-up

Una nuova compagnia aerea si apprestava pochi anni fa a spiccare il volo ed invece la storia si intrecciava con una delle tante truffe scoperte nell'inchiesta "Gomme lisce" che ha portato a 9 misure cautelari nei confronti di persone indagate a vario titolo per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica in atto pubblico, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Gli inquirenti hanno scoperto che Andrea Ugo Enrico Fiduccia, direttore generale Ast, in cambio della promessa dell'assunzione di propri familiari, avrebbe bandito, su misura per una società, una gara per la fornitura di servizi per la startup di una compagnia aerea del valore di 2.150.000 euro.

La compagnia aerea

Nel 2020, la maggiore compagnia di trasporti su gomma extraurbani siciliana, avrebbe avuto in cantiere un progetto ambiziosissimo, ovvero quello di aprire una nuova compagnia aerea. La notizia era già stata diffusa un anno prima e fu detto che la società partecipata regionale, tramite la società controllata Ast Aeroservizi, che gestisce l’aeroporto di Lampedusa, voleva creare una “public company” con un capitale iniziale di 30 milioni di euro. Si sarebbe trattato di un progetto condiviso tra il presidente della società, Gaetano Tafuri, e il direttore generale, Andrea Ugo Enrico Fiduccia, mentre l’investimento era dell’Enac di Napoli. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, era subito intervenuto, dichiarandosi estraneo al progetto e ha affermato: “Si ritiene opportuno precisare - aveva detto 2 anni fa - che si tratta di una iniziativa personale del presidente, avvocato Gaetano Tafuri, mai concordata con il governo Musumeci e della quale non conosciamo, neppure informalmente, i contenuti”.

Le indagini

Le indagini, condotte dagli specialisti del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo – gruppo tutela spesa pubblica -, hanno fatto emergere alcune ipotesi di truffa. Una di queste, del valore complessivo di 3,2 milioni di euro, ai danni dell’azienda pubblica sul servizio di bigliettazione elettronica. È stata simulata, attraverso l’utilizzo di documentazione falsa, il possesso dei requisiti previsti nel bando. Inoltre, altra truffa, sui lavoratori a tempo determinato da parte dell’agenzia di lavoro interinale che si è aggiudicata l’appalto per 6 milioni di euro, in quanto le assunzioni sarebbero state influenzate dalla politica piuttosto invece che dalle effettive necessità aziendali.

Nell'ordinanza si legge che il capitolato aveva per oggetto l'affidamento del servizio commerciale di gestione per la start-up di una compagnia aerea comprensiva di figure specializzate e di supporto nei settori della comunicazione, della gestione dell'attività commerciale e delle attività complementari alla realizzazione degli stessi. La gara aveva invece come oggetto l'affidamento dei servizi per la start-up della stessa compagnia nel settore commerciale, comunicazionale, amministrativo e gestionale per l'azienda Siciliana Trasporti Spa con relativo servizio di biglietteria e call center. Nell'articolo 3, intitolato "Importo dell'appalto" era infine riportato che l'Azienda Siciliana Trasporti Spa avrebbe corrisposto alla ditta che seguirà il servizio di start up dei settori di commercializzazione, comunicazione e gestione un importo a base d'asta pari a di 2.150.000 euro.

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