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Covid, Omicron dilaga in Sicilia: casi in crescita e ospedali in difficoltà

Ambulanze in coda all'ospedale Cervello di Palermo

Sono ancora in netto aumento i positivi al Covid in Sicilia. Ieri i nuovi casi sono stati 7.328 a fronte di 60.862 tamponi processati. L'altro ieri erano stati 6.415. Il tasso di positività scende all’8,3%.. L’isola resta all’ottavo posto per contagi. Crescono anche i ricoveri e tornano le code delle autoambulanze davanti al pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo. «Scene simili - osserva il personale - non si vedevano dalla prima ondata di contagi». Con l’aumento esponenziale di casi di positività c’è il rischio che i tempi di attesa si allunghino ancora. I ricoverati attualmente sono 1028, con 19 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 115, un caso in più nelle ultime 24 ore.

Di fronte a una situazione ormai critica non usa giri di parole Tiziana Maniscalchi, neo direttrice dell’area di emergenza dell’ospedale Cervello di Palermo. «Polmoniti gravissime con poche speranze di sopravvivere in pazienti non vaccinati anche senza altre patologie. È veramente un peccato suicidarsi così. È un peccato sfibrare il nostro sistema sanitario per logiche irrazionali», scrive su Fb annunciando che sono già quasi 200 i ricoverati all’ospedale Cervello. «Cari non vaccinati in questo momento state a casa per evitare di contrarre un’infezione che per voi sarebbe con ogni probabilità mortale. E voi vaccinati - aggiunge - provvedete alla terza dose che protegge e rende la malattia sopportabile. Io ve l’ho detto. Tempo di ripeterlo dentro il pronto soccorso non ce n’è».

Un esempio per tutti arriva da Ragusa dove una «nonnina» di 107 anni, che non voleva essere considerata una no vax, questa mattina si è vaccinata nella sua abitazione con la prima dose di Moderna.

Nonostante i numeri in costante crescita la ripresa delle scuole, dopo la pausa per le festività, resta fissata al 10 gennaio, ma il presidente della Regione Nello Musumeci fa intendere che fino all’ultimo minuto qualcosa potrebbe cambiare. «Questi tre giorni ci consentiranno di valutare la variazione del numero dei contagi», dice e lancia un appello al Governo «a uscire dall’ambiguità». «Esca dal balbettio e lo dico con tutto il rispetto, e decida come governo straordinario. In Sicilia la primavera comincia alla fine di gennaio, così facendo costringiamo gli operatori economici a chiudere o a subire limitazioni insopportabili, noi davvero avremo una condizione catastrofica», spiega e pensa intanto a strutture ad hoc che ospitino gli asintomatici.
Crescono in modo esponenziale a Palermo anche i ricoveri dei bambini. Nell’ospedale Di Cristina dal primo gennaio ad oggi sono stati 15 i ricoveri di minori per sintomi da Covid19. “L’incremento è notevole - dice Roberto Colletti, direttore generale dell’azienda Arnas Civico Di Cristina, non mi risulta che ci siano allo stato bambini in terapia intensiva per fortuna ma i nostri numeri sono più o meno quelli relativi alla media del Paese».

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