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Caos Astrazeneca, dopo la Sicilia anche altre Regioni bloccano gli open day

È sempre più caos Astrazeneca in tutta Italia dopo gli ultimi eventi avversi nei confronti di alcuni giovani subito dopo la somministrazione del vaccino anglo-svedese. Ieri, la Sicilia aveva deciso di sospendere precauzionalmente la somministrazione di Astrazeneca nei 4 giorni di open day per over 18 che terminano domenica 13 giugno, in attesa del pronunciamento del Cts che dovrebbe riformulare i criteri di inoculazione per fasce d'età del siero tanto discusso. Prosegue, invece, la somministrazione di Johnson & Johnson dai 18 anni in su, così come le seconde dosi di Astrazeneca.

Decisione, quella siciliana, seguita stamattina dall'Usl della Valle d’Aosta che però ha deciso di sospendere sia la somministrazione di Vaxzevria che di Janssen nei soggetti under 60 per gli Open day previsti il 12 e il 13 giugno. Ai soggetti prenotati saranno inoculati i vaccini Pfizer e Moderna. Gli Open day sono in programma ad Aosta e a Donnas. La sospensione "in considerazione della disponibilità di vaccini Pfizer e Moderna e in attesa delle ulteriori indicazioni e/o disposizioni relative all’utilizzo di Vaxzevria (ex AstraZeneca) e Janssen (Johnson & Johnson) da parte del Comitato Tecnico Scientifico dell’Istituto Superiore della Sanità".

E anche l'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha comunicato di aver sospeso "ieri sera il prosieguo della open week per gli over 18 con AstraZeneca e ora sono in corso i richiami per chi il vaccino lo ha già fatto". Sono state bloccate "le prenotazioni e gli appuntamenti dei cittadini della fascia 18-30 anni che avevano prenotato la prima dose con AstraZeneca durante l'open week. Verranno riprogrammati con altri vaccini".

In totale salgono a sette le regioni in Italia che hanno già sospeso la somministrazione di vaccini a vettore virale per gli under 60. Nei giorni scorsi anche Veneto, Lombardia, Campania e Puglia avevano deciso lo stop. L’Emilia Romagna e il Piemonte hanno invece ribadito di attenersi alle indicazioni di Aifa, secondo cui Astrazeneca e Johnson & Johnson sono autorizzati dai 18 anni in su ma preferibilmente somministrati alla popolazione over 60. Altre regioni, inoltre, hanno affermato di essere in attesa delle decisioni del Cts e del ministero in merito a modalità di utilizzo e somministrazioni.

E il presidente della Liguria, Giovanni Toti, non ci sta a far passare le Regioni come "colpevoli" della scelta delle somministrazioni ai giovani e così ha deciso di pubblicare su Facebook il testo della "lettera inviata il 12 maggio dal Cts alle Regioni", per motivare il perché della somministrazione volontaria del vaccino AstraZeneca alla 18enne ligure morta per trombosi dopo la prima dose del vaccino durante la prima 'open day' organizzata dalla Regione Liguria. Nella missiva c'è scritto: "Il Cts non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative, quali i vaccination day, mirate a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni".

"Per tutti coloro che scrivono, raccontano, commentano su radio, tv, giornali, dibattiti politici e che continuano a dire che le Regioni sugli open day di AstraZeneca sono andate per conto loro e in ordine sparso - scrive Toti -, ecco la lettera inviata il 12 maggio dalla struttura commissariale che dipende da Palazzo Chigi e che riporta in maniera chiara il parere del Comitato Tecnico Scientifico sull'uso del vaccino".

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