
Limitare gli effetti di una terza ondata di Covid 19 data dalle nuove varianti. È questo l'obiettivo del Governo che sta mettendo a punto nuove misure di contenimento. L'allarme è reale ed è per questo che in Lombardia sono state istituite quattro nuove zone rosse. Per allontanare il rischio lockdown, in particolare si starebbe pensando a delle chiusure mirate solo nelle zone maggiormente colpite.
Nelle zone rosse, le scuole, i negozi e i locali dovranno interrompere del tutto la loro attività. Venerdì sei regioni potrebbero avere un Rt superiore all'1, finendo così in zona arancione, altre dovrebbero finire direttamente in rosso.
Via a lockdown mirati? L'allarme di Crisanti
"Se non si adottano misure di contenimento, se rimaniamo tutte zone gialle, con zone bianche, possiamo arrivare a 30-40mila casi al giorno verso metà marzo. Bisogna anticipare, altrimenti poi c'è un prezzo da pagare". Ne è convinto il virologo Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell'Università di Padova, ospite di Un giorno da pecora, su Rai Radio 1. "Le zone rosse funzionano, però è chiaro che se abbiamo focolai con variante brasiliana o sudafricana non basta: bisogna proprio chiudere, essendo severissimi, altrimenti neutralizziamo l'arma che abbiamo, perchè il vaccino è molto meno efficace contro queste varianti - ha spiegato -. Ci sono un paio di focolai di brasiliana, in Umbria e Abruzzo, dove ci sono delle zone rosse ma bisognerebbe proprio chiudere, con un lockdown chirurgico".
Il lockdown mirato in alcune città e paesi dovrebbe essere dunque la "soluzione" al problema. Situazione particolarmente drammatiche si segnalano in Umbria e Abruzzo, dove ci sono già focolai di variante brasiliana.
Chi rischia di passare in zona arancione
Dopo il monitoraggio di venerdì sarà possibile conoscere le nuove scelte del Governo. Ma chi rischia al momento di finire in zona arancione? Oltre alla Lombardia e al Lazio ci sono l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, le Marche e il Piemonte. Ci sono inoltre, oltre all’Abruzzo, la Basilicata, la Liguria, il Molise, l’Umbria e la provincia di Trento.
Tra le Regioni che stanno già adottando misure mirate c'è l'Umbria. "Il virus non conosce confini territoriali e quindi credo che la nostra azione sia stata di aiuto anche a tutto il resto del Paese e alle altre regioni": lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. La governatrice è tornata a ricordare di come l'Umbria, con l'individuazione per prima delle varianti inglese e brasiliana che circolavano localmente, sta affrontando al momento la pandemia con misure mirate.
Con l'aumento dei contagi, infatti, dal 7 febbraio una ordinanza regionale ha portato l'intera provincia di Perugia e alcuni comuni del ternano in zona rossa. Sulle misure legate ai timori per il diffondersi le varianti del coronavirus per Tesei "è necessario individuare dove ci sono focolai e dove la curva vede un aumento di contagi e poi applicare le misure di contenimento per evitare che il virus, ora molto contagioso, possa andare oltre i confini provinciali e regionali".
Intanto nel fine settimana il Governo metterà a punto la strategia d'intervento. Il 5 marzo scade il Dpcm e il nuovo Premier dovrà decidere se firmare un Dpcm o procedere con un decreto che lasci a ministri e Protezione Civile il potere d'ordinanza.
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E in Sicilia?
Per quel che riguarda la Sicilia, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha precisato oggi in conferenza stampa di non aver preso in considerazione l'ipotesi lockdown.
"Ipotesi due settimane di lockdown? Non l'abbiamo presa in considerazione, non ci sono i termini per affrontare il tema. Non conosciamo la linea del Governo nazionale, né le strategie di contrasto al Covid".
"In questo momento in Sicilia non ci sono zone che abbiano anche lontanamente i requisiti per tornare in zona rossa. In alcune zone del Nord è successo, ma qui in Sicilia la situazione non è particolarmente allarmante e dunque non è giustificabile un provvedimento del genere".
"Abbiamo tutti il dovere e la responsabilità di mantenere l'Isola in zona gialla - ha ribadito Musumeci - con comportamenti virtuosi e con la consapevolezza che il virus non è stato sconfitto".
6 Commenti
Peppe
17/02/2021 20:13
Consapevole che la massa non ha ancora capito come bisogna comportarsi,(basterebbe mettere la mascherina, cosa ancora sconosciuta per molti ve lo assicuro) c'è da precisare che la zona gialla serve da boccata d'aria per le attività ma anche per i cittadini comuni, le tasche sono importanti ma a ugual misura la testa, che con le chiusure totali rischia di impazzire
gabry09
17/02/2021 22:03
Dovremmo capire tutti che rispettando le regole e continuare a rinunciare a feste e festini anche solo in famiglia possiamo mantenere la situazione stabile è tenerci quel poco di libertà che ancora abbiamo ma soprattutto proteggere il più possibile noi e i nostri cari
piero
18/02/2021 09:29
Premesso che il covid ha colpito in modo letale lo 0,154% della popolazione italiana, età media dei decessi 81 anni, di cui 97% soffriva di patologie pregresse (dati Iss), detto ciò, alla luce del fatto che causa delle chiusure imposte si sono persi quasi mezzo milione di posti di lavoro - e altrettanti si perderanno dopo lo sblocca licenziamenti, in conclusione, secondo voi lettori, per quanto ancora si potrà andare avanti con i lockdown prima che si passi da un emergenza sanitaria ad una emergenza sociale?
Daniele
18/02/2021 09:51
Quel poco di libertà che ancora abbiamo lo abbiamo per gentile concessione voglio ricordare..eppure pare che a tutti vada bene così..
Rosa
17/02/2021 22:24
Speriamo di continuare a vedere questi numeri anche la prossima settimana.Ma dopo una settimana di allentamento e assembramenti ho i miei dubbi!!?? E poi con la maggioranza di test rapidi e pochi molecolari è normali che i numeri diminuiscono
Salvo
17/02/2021 22:34
Non c'è ne cervello........
vincenzo amato
17/02/2021 23:57
Basta con la geopolitica dei vaccini! Lo sputnik vaccino efficace e sofisticato (Lancet) non venga di fatto vietato per motivi opinabilissimi anti russi! Che il nuovo governo si dia una mossa, le dichiarazioni di "massimo impegno" non producono di per sè i vaccini che mancano, in specie per gli anziani vittime designate ( 400 anziani che muoiono ogni giorno).
Roberto
18/02/2021 07:28
Che senso ha chiuderci in lock down se si consente alle persone di andare all'estero e tornare contagiati dalle varianti africane, inglesi......... Perchè non chiudere i confini nazionali e consentire lo scambio merci oltre confine solo su rotaia?