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In Italia l'Rt scende sotto 1 dopo cinque settimane di crescita ma non in Sicilia

L'Rt nazionale, in Italia, scende sotto 1 dopo cinque settimane consecutive di crescita. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute.

Il periodo preso in esame è quello fra il 30 dicembre e il 12 gennaio, con un indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita.

Dal report viene fuori che complessivamente, sono quattro le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio alto (contro le 11 della settimana precedente); 11 le regioni con rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione nelle prossime settimane) e sei con rischio basso. Due Regioni/PPAA (Sicilia e Puglia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo uno.

Sul fronte terapie intensive, sono 12 le Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione dei reparti di rianimazione e/o aree mediche sopra la soglia critica (stesso numero della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, invece, è sceso sotto la soglia critica (30%).

Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.636 (12/01/2021) a 2.487 (19/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 23.712 (12/01/2021) a 22.699 (19/01/2021). Tale tendenza a livello nazionale, si legge nel monitoraggio, "sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'incidenza impongono comunque misure restrittive".

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