La Sicilia è stata inserita nell'area "arancione" dall'ordinanza firmata dal ministro della Sanità, Roberto Speranza. Lo ha annunciato questa sera il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. Nell'area arancione, con criticità medio alta, c'è anche la Puglia.
Le misure entreranno in vigore da venerdì e dureranno fino al 3 dicembre, anche se Conte ha specificato che il quadro epidemiologico sarà valutato nel frattempo.
LE MISURE
Chiusura di bar e ristoranti, saracinesche abbassate anche per pub, gelaterie e pasticcerie. Salva la ristorazione con consegna a domicilio così come l’asporto, anche se solo fino alle 22 e con il divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze del locale. Regolarmente aperti i supermercati, le edicole, i tabacchi, i parrucchieri, i centri estetici. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.
"Restano comunque aperti - chiarisce il Dpcm - gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all'altra e da un Comune all'altro salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio Comune.
Chiusure di musei e mostre. Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e medie. Alle elementari e alle medie è prevista l’attività in presenza con mascherina. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
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