
PALERMO. Pacchetti di voti per 150 euro, soldi per le feste di quartiere, promesse di incarichi con guadagni fino a 15 mila euro, pacchi di pasta in regalo destinati ai poveri venduti a prezzi stracciati tranne però il parmigiano che finiva nelle dispense di un politico. C'è questo e tanto altro nell'inchiesta su una compravendita di voti alle regionali del 2012 che sta facendo tremare un pezzo della politica in Sicilia. Collusioni e commistioni tra mafia e alcuni politici, impresse nelle bobine delle intercettazioni dagli investigatori, con un linguaggio e un contenuto "di un livello morale che ha raschiato il fondo, almeno lo spero", commenta amaro il procuratore aggiunto di Palermo, Vittorio Teresi.
ALL'ARS SUBENTRANO CARONIA E GARGANO. CLICCA PER LEGGERE
L'inchiesta, coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi, ha portato gli uomini della Guardia di finanza fin dentro il 'santuario' di Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento più antico e più indagato d'Europa, con 30 deputati su 90 coinvolti in inchieste giudiziarie. In un blitz di mezz'ora, le Fiamme gialle hanno perquisito e sequestrato documenti e hard disk negli uffici della commissione Bilancio, dove passano tutte le leggi di spesa, comprese quelle per i 100mila precari della Sicilia. In manette per corruzione elettorale sono finiti due deputati regionali, Nino Dina, eletto nell'Udc e presidente della Bilancio, e Roberto Clemente del Pid-Cp, il partito di Saverio Romano, anche lui membro della commissione.
Con loro ai domiciliari anche l'ex parlamentare di Grande sud Franco Mineo e Giuseppe Bevilacqua, personaggio centrale dell'inchiesta e che fallì per una manciata di voti l'elezione al consiglio comunale di Palermo ma che, secondo l'accusa, avrebbe cercato di far fruttare il 'tesoretto' nella successiva campagna elettorale per le regionali. Dopo la notifica della misura cautelare, i finanzieri si sono presentati in Parlamento con il deputato Dina, accompagnato dal suo avvocato. "Hanno portato via pc e tanti documenti", riferisce un dipendente dell'Ars. Gli investigatori stanno cercando prove per incrociarle con le intercettazioni da cui è emerso lo spaccato di collusioni.
Il 'metodo Bevilacqua' ruotava attorno a un pacchetto di voti che avrebbe conquistato anche grazie ai suoi rapporti con esponenti di spicco del mandamento mafioso palermitano di Tommaso Natale. Ai boss, in cambio del sostegno, Bevilacqua avrebbe promesso posti di lavoro mentre ai politici in cambio delle preferenze avrebbe chiesto finanziamenti per le proprie associazioni, incarichi professionali per sé e i suoi amici. Ai domiciliari anche il finanziere Leonardo Gambino. Intanto il Parlamento è di nuovo nella bufera. Per i 5stelle "la Sicilia è in emergenza morale ed etica, il Paese lo deve sapere" e come primo atto hanno chiesto a Dina di "dimettersi immediatamente da presidente della commissione Bilancio", prima che Palazzo Chigi emani il decreto di sospensione per i due deputati arrestati (subentreranno i primi dei non eletti nelle liste Udc e Pid-Cp, fin quando rimarrà la misura cautelare).
L'Udc ha subito preso le distanze ricordando che Dina s'era autosospeso dal partito a settembre, anche il governatore Rosario Crocetta lo molla, affermando che "non fa più parte nella maggioranza". E in arrivo c'è il valzer delle commissioni, che da regolamento parlamentare, andavano rinnovate a metà legislatura. Se ne parlerà sabato in conferenza dei capigruppo, convocata d'urgenza dal presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone (Udc), che si appresterebbe anche a non concedere la deroga a 4 mini-gruppi parlamentari con meno di 5 deputati, tra cui proprio il Pid-Cp di cui fa parte Clemente.
Persone:
21 Commenti
ANDREA
27/05/2015 08:04
santi subito
Melinda
27/05/2015 08:47
In un paese normale questa gente sarebbe allontanata per sempre dalla pubblica amministrazione. Finito tutto invece torneranno a svolgere le loro funzioni come se niente fosse successo.
vittorio
27/05/2015 09:08
Alla fine non gli faranno un bel niente, ma avranno una promozione politica.
enzo
27/05/2015 09:19
ci hanno perso tempo
pietro
27/05/2015 09:25
a casa devono andare..anzi in carcere senza niente....ma purtroppo non è così....torneranno più forti di prima.....dobbiamo cambiare la nostra mentalità...e poi possiamo discutere..intanto io sto con i magistrati.
Antonio
27/05/2015 09:27
Se quello che viene contestato sarà accertato senza alcun dubbio, quantomeno si mandino a casa senza un euro e che la giustizia li punisca adeguatamente! E, quello che più conta, fuori dalla politica per sempre!
Paolo
27/05/2015 09:33
Et voilà, ieri avevamo i Capi e oggi gli Onorevoli. Io sono un ONOREVOLE che vado a lavorare onestamente tutti i giorni, chi lavora lo è, qualunque lavoro faccia. Questi sono Nuddu miscatu cu nienti.
TEX
27/05/2015 11:05
Quando giro per Palermo ho la tendenza a turarmi il naso.....ma non è per la monnezza.. è..... per rifiuti umani che la infestano.
giova
27/05/2015 11:05
elezioni subito
ERNESTO
27/05/2015 11:57
BRAVO IL SINDACO DI BAGHERIA. A PALERMO SE DEVI SEGNALE UN ABUSO OD UNA IRREGOLARITA' NEI CONFRONTI DELLA COLLETTIVITA', E TELEFONI AI VIGILI TI RISPONDONO CHE TI DEVI RECARE PRESSO I LORO UFFICI PER FARE L'ESPOSTO .
Lino
27/05/2015 12:17
Bisogna inasprire le pene per evitare che fatti del genere succedano di nuovo come, purtroppo, succederanno se manteniamo lo status quo.
lorenzo
27/05/2015 13:02
L assemblea regionale e questa presidenza sono il frutto di politiche di corruzione che non hanno mai cessato di esistere dietro una parvenza di rinnovamento a singhiozzo si nascondono i veri oligarchi (gli alti dirigenti) che mai hanno cessato di tramare
Gaspare Barraco
27/05/2015 14:17
Dopo i tre deputati dell' Ars agli arresti, fortunatamente ai domiciliari: ...ma quanti sono i puliti? L'onesta al primo punto dei candidati, poi naturalmente le competenze e lo spirito di voler lottare... solo per la collettività. La scelta la devono fare i partiti e i cittadini che votano, guai a lamentarsi, dopo! Cav. Ing. Gaspare Barraco. Marsala.
gino
27/05/2015 17:15
Il cavaliere continua a rimanere sulla luna, beato lui.
Saro
27/05/2015 16:47
Ora si capisce perché la Sicilia è allo sfascio! Ora si capisce da dove vengono tutti i vari LSU, PIP, Formatori e forestali, nullafacenti raccomandati!Nullafacenti raccomandati che fungevano da serbatoio elettorale a costo zero, ma per loro! In realtà erano a carico dei contribuenti siciliani! E bravi!
Toti
27/05/2015 17:43
Il curriculum di Teresa? E' sorella di .... Mi sembra che basti e avanzi! Perché il voto di Teresa è importante, altro che!
Antonio
27/05/2015 18:45
Tanto li rivoterete lo stesso, non appena ai vostri figli disoccupati prometteranno questo o quel favore. Il problema non sono loro, il problema è questo popolo destinato all'estinzione
adolf
27/05/2015 19:34
Hai ragione il bisogno di noi cittadini purtroppo è una loro arma.
Toti
27/05/2015 18:48
Antonio, hai proprio ragione!
Trapanino
27/05/2015 20:46
Che schifo.. Approfittare dei piú deboli e bisognosi per riempirsi [ancora di piú ] le tasche! Subito REDDITO DI CITTADINANZA,,, per dare dignitá a queste persone!!!!!
max
28/05/2015 14:08
Ok! Si approfittano di questi “deboli e bisognosi” d'accordo, ma questi “deboli e bisognosi” la dignità l’hanno? Anche chi è debole e affamato, se ha dignità, si lascia morire piuttosto che cedere ai ricatti per poi diventare schiavo raccattando le briciole di coloro che si mangiano la pagnotta intera e qui, a me pare, che c’è un popolo intero diventato schiavo. Mio nonno diceva: "Meglio avere le toppe ai pantaloni purché puliti".
Gaspare Barraco
27/05/2015 22:50
Gino è facile quando si è dentro quello spazio di circa 2 mq.
lucas
27/05/2015 23:06
hanno scoperto l'acqua calda...
28/05/2015 08:47
BISOGNA FAR CAPIRE CHE IL DIRITTO AL VOTO NON CI E' STATO REGALATO. DIETRO AL SEMPLICE GESTO DI SEGNARE CON UNA X UN SIMBOLO O UN NOME C'E' UNA STORIA FATTA DI GUERRE E MORTI. IL VOTO DI SCAMBIO E' UNA MINACCIA ALLA DEMOCRAZIA; CHI ACCETTA DI BARATTARE IL PROPRIO VOTO IN CAMBIO DI UN FAVORE, LEDE I DIRITTI E ALLA LIBERTA' DELLA COLLETTIVITA'! A QUESTE PERSONE VA TOLTO , ALMENO PER 5 ANNI , IL DIRITTO AL VOTO.