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Neonata morta a Catania, il ministro Lorenzin: "Ipotesi commissariamento"

Lunedì mattina si riunirà la task force che il ministro della Salute ha inviato in Sicilia per chiarire tutti gli aspetti della morte della piccola Nicole

ROMA. «Attendo il documento finale degli ispettori per assumere le decisioni e iniziative che competono al ministero e valutare se i livelli essenziali di assistenza siano correttamente erogati dalla Regione o se ricorrano elementi per un nuovo commissariamento». Lo afferma il ministro Lorenzin, dopo il caso della neonata morta a Catania.

Lunedì mattina, a Catania, si riunirà la task force che il ministro della Salute ha inviato in Sicilia per chiarire tutti gli aspetti della morte della piccola Nicole. Lo rende noto il ministero. A Catania, in un vertice che si terrà nella sede del Nas, carabinieri e ispettori del ministero confronteranno i primi dati raccolti. Il ministro, dopo la richiesta dell'assessore regionale siciliano Lucia Borsellino, ha disposto che alla riunione possano partecipare anche i funzionari della Regione Siciliana. 

Il ministro poi fa una serie di precisazioni in merito alle dichiarazioni del governatore Rosario Crocetta: «Vorrei ricordare al presidente della Sicilia che gli accreditamenti di cui lui parla competono esclusivamente all'Amministrazione che lui presiede. Su questo, con mio rammarico, il ministero della Salute non ha alcun potere esclusivo di intervento. Ricordo che l'Accordo che identifica i requisiti e gli standard che i Punti nascita devono possedere per garantire qualità e sicurezza del percorso nascita, definisce che tutte le strutture, sia pubbliche che private accreditate che effettuano più di 1000 parti/anno, devono prevedere una Unità di Terapia Intensiva Neonatale, con posti letto pari a: intensiva 1/750 nati e sub intensiva 2 posti letto per ogni letto di terapia intensiva, mentre le strutture di I livello, cioè quelle che effettuano meno di 1000 parti l'anno, sia pubbliche che private accreditate, devono possedere una U.O di pediatria/neonatologia, con la presenza di tutti i requisiti contemplati nell'Accordo e deve essere prevista una rete secondo il modello Hub e Spoke, sia per il trasposto assistito materno (STAM) che neonatale d'urgenza (STEN), garantendo in tal modo l'integrazione funzionale tra i Punti nascita di I e II livello».

«È il caso di precisare inoltre che anche l'Intesa tra il Governo e le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 5 agosto 2014 sul Regolamento recante »Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, riprende quanto stabilito nell'Accordo citato e siglato il 16 Dicembre 2010 - sottolinea la Lorenzin -. Attendo il documento finale degli ispettori per assumere tutte le decisioni e le iniziative che competono al ministero e valutare alla luce non solo di questo drammatico caso se i livelli essenziali di assistenza siano correttamente erogati dalla regione o se ricorrano elementi per un nuovo commissariamento sugli aspetti di organizzazione e l'appropriatezza per garantire la sicurezza dei pazienti. E il governatore Crocetta stia sicuro che, come sempre, chi ha responsabilità oggettive dovrà renderne conto".

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