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L'Empoli sfiora il colpo con la Lazio, ossigeno per il Cagliari, il Verona piega lo Spezia

Sergej Milinkovic-Savic segna il gol del 3-3

Pareggio pirotecnico tra Lazio ed Empoli all’Olimpico: finisce 3-3 tra mille emozioni e colpi di scena. I toscani sfiorano il colpaccio ma si piegano nel recupero alla rimonta di carattere dei capitolini: aprono Bajrami e Zurkowski, pareggiano Immobile e Milinkovic, poi Di Francesco riporta avanti gli ospiti prima che Immobile fallisca un rigore. Al 93' è proprio il 'sergentè laziale a firmare la sua doppietta personale e il 3-3 definitivo. Sarri e i suoi salgono a 32 punti, la squadra di Andreazzoli a quota 28. Avvio shock per i biancocelesti, avvio super per i toscani: al 6' Bajrami realizza il calcio di rigore del vantaggio dopo un’uscita folle in area di Strakosha su Di Francesco, all’8' Zurkowski raddoppia colpendo di destro da pochi passi con la difesa laziale in bambola. La Lazio però reagisce subito e al 14' accorcia con Immobile, che torna in campo e lascia immediatamente il segno.  A ridosso della mezz'ora la squadra di Sarri sfiora anche il pareggio, colpendo una traversa con Felipe Anderson al termine di un contropiede. I capitolini nella ripresa continuano a premere, creano un’infinità di occasioni e al 66' pareggiano con la girata al volo di destro di Milinkovic su cross di Anderson. L’Empoli sembra scosso ma al 75' torna incredibilmente in vantaggio con il tap-in sotto porta di Di Francesco, tutto solo in area sul cross basso di Marchizza. Il finale è un turbinio di emozioni e nervi tesi: viene annullato un gol alla Lazio per fallo di mano di Patric, poi Immobile ha la chance per pareggiare dal dischetto, ma si lascia ipnotizzare da un super Vicario. Sembra fatta per i toscani, ma in pieno recupero ci pensa Milinkovic a firmare la doppietta personale che vale il definitivo 3-3 con un colpo di testa.

Il Verona passa a La Spezia

Il Verona batte in trasferta lo Spezia e torna a sorridere dopo tre turni di astinenza, iniziando nel miglior modo possibile il proprio 2022. Al Picco finisce 2-1 grazie alla doppietta di Gianluca Caprari, inutile invece il gol di Erlic nel finale (espulso anche Agudelo per il liguri): la squadra di Tudor sale a quota 27 punti in classifica, mentre i bianconeri di Motta restano quartultimi ma vedono avvicinarsi il Cagliari a -3, in attesa anche della gara del Genoa. Partita godibile nonostante i ritmi non altissimi, con gli ospiti che sfiorano il vantaggio al quarto d’ora con un diagonale di Lasagna terminato a lato di poco. Al 23' invece sono i padroni di casa a rendersi molto pericolosi con Reca, che scappa sul lancio di Bastoni e trova la parata provvidenziale di Pandur. Una decina di minuti più tardi è il Verona che torna a farsi vedere in avanti, colpendo una clamorosa traversa con un mancino in mischia di Lazovic. Nella ripresa però è proprio la squadra di Tudor a sbloccare le marcature al 60', grazie al tocco sotto porta di Caprari dopo un assist fortunoso di rimpallo da parte di Simeone. Passano dieci minuti e il numero 10 gialloblu realizza la sua doppietta personale con un mancino da fuori che vale il 2-0 veronese. Nel finale lo Spezia riesce ad accorciare le distanze con il colpo di testa di Erlic, ma subito dopo viene espulso Agudelo e i padroni di casa restano in inferiorità numerica, perdendo così le ultime speranze di rimonta.

Ossigeno per il Cagliari alla Samp non basta Gabbiadini

Il Cagliari ribalta la Sampdoria per 2-1 e torna a respirare con tre punti vitali in ottica salvezza. Seconda vittoria stagionale per la squadra di Mazzarri (ora a quota 13 punti) che nel secondo tempo beffa D’Aversa con Deiola e Pavoletti. Inutile ai fini del risultato l’ennesimo gol di Gabbiadini. Nella prima frazione il pallino del gioco è quasi sempre nei piedi dei giocatori di casa, ma sono i sardi a partire con il piede sull’acceleratore. A partire dall’occasione di Joao Pedro, che all’11’ calcia da posizione favorevole ma viene murato provvidenzialmente da un monumentale Yoshida. Proprio il giapponese, dall’altro lato del campo, risulta decisivo per il vantaggio della Samp: appoggio col petto dell’ex Southampton che va a liberare Gabbiadini, bravo a freddare Cragno al 18’ per la sesta rete consecutiva. Il Cagliari si nasconde dopo l’1-0, mentre Gabbiadini tenta il raddoppio al 31’ con un tiro fuori misura. L’unico che sembra poter garantire il guizzo tra gli ospiti è il solito Joao Pedro, che inventa a più riprese ma viene tradito spesso e volentieri dai propri compagni. Nella ripresa i rossoblu restano in partita e, complice l’uscita per infortunio di Yoshida, trovano in maniera inaspettata l’1-1 al 55’: ripartenza fulminea di Marin, palla per Deiola, il quale mette nel sacco il suo secondo sigillo stagionale (il primo al Milan a fine agosto) dopo il riflesso di Cragno. Lentamente la trama della gara si capovolge e gli uomini di Mazzarri ribaltano anche il risultato: Lykogiannis strozza il tiro che diventa un assist perfetto per Pavoletti, cinico a mettere in porta da pochi passi al 71’. La reazione finale blucerchiata va ad intermittenza e risulta insufficiente. Quagliarella entra nel finale ma non incide, mentre Caputo risulta quasi impalpabile. Come se non bastasse Candreva si fa espellere per un colpo a gioco fermo nei confronti di Carboni e salterà il Napoli. Si ferma la squadra di D’Aversa dopo quattro risultati utili consecutivi tra campionato e Coppa Italia.

Il Genoa scappa, il Sassuolo lo riprende

Finisce 1-1 la sfida tra Sassuolo e Genoa. Decidono le reti messe a segno nel primo tempo da Destro e nella ripresa da Berardi. Punto prezioso per la classifica dei liguri, mentre il Sassuolo recrimina per le numerose occasioni da rete create ma non concretizzate. Inizio di gara intraprendente dei padroni di casa che, al 4', provano a far male agli avversari con Raspadori che, dal limite dell’area, tenta la conclusione col destro ma il pallone, seppur di poco, finisce a lato. Il Genoa, con Shevchenko in panchina, non si lascia intimorire e, al 6', i liguri possono festeggiare la rete dello 0-1: dalla destra, Ekuban serve un pallone sul primo palo a Destro che, di tacco, spedisce il pallone alle spalle di Consigli. Incassata la rete dello svantaggio, il Sassuolo prova a riordinare le idee nel tentativo di riportare il risultato in parità. Gli emiliani si riversano nella metà campo avversaria, ma Sirigu e la catena difensiva reggono l’onda d’urto offensiva guidata da Berardi e il primo tempo si chiude con il grifone in vantaggio.  Al ritorno in campo dagli spogliatoi, il Sassuolo riprende a macinare gioco e, al 51', Berardi manda a rete Defrel con un filtrante; l’attaccante calcia di prima intenzione ma Sirigu è reattivo e respinge il pallone. La pressione dei padroni di casa non diminuisce e, al 55', Raspadori perde un pallone in area genoana dopo uno scontro con un avversario. Sul rimpallo si fa trovare pronto Berardi col mancino segna l’1-1. Il Genoa accusa il colpo e il Sassuolo, al 67', prova ad approfittarne ancora con Berardi che dalla distanza deve arrendersi alla grande parata in tuffo di un Sirigu in stato di grazia. Il forcing offensivo della squadra di Dionisi mette in crisi gli ospiti che, al 76', rischiano grossissimo sul tentativo al volo da fuori area del solito Berardi che, con Sirigu battuto, manda il pallone alto sopra la traversa nell’ultima occasione da gol della gara.

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