Verdetti ancora lontani, ma la Serie A non perdona: nel giro di poche ore il massimo campionato caccia prima dalla panchina del Verona Eusebio Di Francesco, poi manda via anche il tecnico del Cagliari Leonardo Semplici.
Qualche punto in comune tra le due decisioni dei club: dopo tre partite Di Francesco era a quota zero, Semplici a uno. Ma ad aver indotto il presidente dei sardi Tommaso Giulini al primo cambio così veloce della sua gestione, potrebbe essere stata proprio l’esperienza con Di Francesco dello scorso campionato. In quel caso Giulini aveva tergiversato e Semplici, chiamato a febbraio, aveva dovuto compiere un vero e proprio miracolo per acciuffare una salvezza che sembrava impossibile. Ma al momento della riconferma a fine stagione - che poi era arrivata - c’era stato qualche giorno di attesa di troppo. Poi la ripartenza con il tecnico toscano. Forse Giulini non era così convinto. Ora a far precipitare improvvisamente la situazione sono state le mancate vittorie in casa con Spezia e Genoa. Unite al 4-1 subito a San Siro col Milan.
Il presidente deve essersi evidentemente convinto che il crollo con il Grifone non sia stato solo un problema fisico. E ha battuto il suo personale record di cambio del tecnico: mai stato così veloce. L’allenatore che verrà sarà il decimo della sua gestione iniziata nell’estate del 2014. Il favorito per la sostituzione di Semplici sembra essere Diego Lopez, che a Cagliari ha già allenato oltre che essere stato una delle colonne da calciatore. Ma nelle ultime ore è salito alla ribalta il nome di Walter Mazzarri, mentre sembrano più lontani Ranieri, Iachini e Maran.
Giulini sette anni fa era partito con Zeman. Poi nella stagione la squadra era passata a Zola, di nuovo a Zeman e poi a Festa. L’anno successivo panchina a Rastelli, l’unico che con Giulini ha resistito due stagioni piene. Per essere poi esonerato alla terza. Poi Lopez, Maran, Zenga. E l’anno scorso Di Francesco, sostituito da Semplici.
In mattinata il tecnico ex Spal ha ricevuto la notizia dell’esonero. Sperava forse di ripartire con la rosa al completo per preparare la trasferta di domenica con la Lazio. Aveva fiducia: la speranza di avere tutti a disposizione con il mercato chiuso era la base della sua possibile ripartenza. E invece ad Assemini il tecnico è andato non per guidare l'allenamento della riscossa ma per salutare la squadra prima di andare via.
Ora è il momento dell’attesa: se Giulini ha esonerato Semplici forse ha già la soluzione a portata di mano. Due tipi di possibilità: quella dell’allenatore che conosce bene l’ambiente (Lopez) o quella del mister in cerca di rilancio (Mazzarri). Suggestiva l’ipotesi Ranieri, improbabile la pista che porta a Gattuso.
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