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Attacco di Boko Haram, sono 109 i jihadisti uccisi negli scontri con l'esercito

Il ministro della Difesa nigerino Karidjo Mahamadou ha riferito che 109 Boko Haram sono rimasti uccisi

NIAMEY. Il ministro della Difesa nigerino Karidjo Mahamadou ha riferito che 109 Boko Haram sono rimasti uccisi in seguito all'attacco lanciato ieri dai jihadisti nelle due città di Bosso e Diffa in Niger al confine con la Nigeria. I militari nigerini hanno risposto all'assalto e 4 soldati sono morti. In aiuto del Niger il contingente internazionale del Ciad.

I jihadisti nigeriani Boko Haram hanno attaccato ieri la città di Bosso nel Niger, al confine con la Nigeria, e sono stati respinti dall'esercito del Paese: lo ha detto un residente di Bosso, spiegando che i combattimenti sono durati un'ora. È la seconda volta questa settimana che i miliziani Boko Haram attaccano una città in un Paese confinante dopo il massacro di mercoledì e giovedì nella città camerunense di Fotokol, dove sono state uccise quasi 100
persone e altre 500 sono rimaste ferite.

I jihadisti Boko Haram avevano attaccato giovedì una città nel nord del Camerun uccidendo quasi 100 persone per poi ritirasi in Nigeria: lo hanno detto funzionari del Camerun. Il portavoce del governo, Issa Tchiroma Bakary, ha detto che i soldati camerunensi assistiti dalle forze del Ciad hanno cacciato centinaia di estremisti islamici dalla città di Fotokol. Proprio giovedì i Boko Haram hanno massacrato nella città 90 civili camerunensi, dando fuoco a chiese e moschee e bruciando vivi i giovani che resistevano all'attacco.

Intanto, la Nigeria ha deciso di rinviare per sei settimane le elezioni del 14 febbraio per permettere alle forze multinazionali di mettere in sicurezza la zona nordorientale del paese, sotto il controllo dei Boko Haram. Milioni di persone potrebbero infatti essere privati dei diritti civili. Lo rende noto un funzionario nigeriano.

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