ROMA. Vince la Brexit al referendum. "E' ufficiale. Il Regno Unito ha votato per lasciare l'Unione europea": l'annuncio arriva dalla Bbc in un tweet ed è stato poi confermato dalla commissione elettorale. Superato il quorum di oltre 16,8 milioni di voti che attribuisce la vittoria alla Brexit con il 51,9%, Con questo voto, la Gran Bretagna si prepara ad uscire dall'Unione Europea. E lo farà con un nuovo premier che guiderà i negoziati perchè Cameron ha rassegnato le dimissioni.
Il primo ministro conservatore, sconfessato in primo luogo dall'elettorato del suo partito e sfidato in casa in particolare dal rampante ex sindaco di Londra Boris Johnson, capofila non ufficiale dello schieramento dei Leave, non ha avuto più vie d'uscita. Quel referendum che lui stesso aveva promesso e poi convocato credendo di poter dare un contentino sul fronte interno lo sta travolgendo. "Il genio dell'euroscetticismo è uscito dalla lampada", ha tuonato il tribuno Farage. E forse non solo in Gran Bretagna.
Un'alba d'incognite si apre sull'Europa dopo una notte drammatica in cui l'opinion poll che alla chiusura dei seggi del referendum concesso dal premier David Cameron dava il fronte filo-Ue in vantaggio è stato ribaltato. Fino a portare i Leave, sostenitori del divorzio, a quasi un milione di voti in più.
Il leader storico degli euroscettici dell'Ukip, Nigel Farage, l'unico a sbilanciarsi in una raffica di dichiarazioni durante lo spoglio, canta apertamente vittoria: "Questa è l'alba di un Regno Unito indipendente, oggi è il nostro Independence Day, è arrivato il momento di liberarci da Bruxelles".
Per la proclamazione formale ci sarà d'attendere qualche ora, ma in effetti i giochi sono fatti, come conferma la Bbc. Londra e la Scozia non sono riuscite a compensare la valanga dell'Inghilterra profonda, ma anche del Galles. Forse un ruolo lo ha giocato anche il maltempo, con l'impatto che la pioggia torrenziale di ieri ha avuto sull'affluenza alle urne nella capitale. In ogni modo la partita appare chiusa.
Terremoti finanziari a parte, è la stessa Unione Europea a dover affrontare ora un contraccolpo pesantissimo, che le cancellerie occidentali - rimaste tutta la notte con il fiato sospeso - ancora ieri sera speravano di evitare.
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