Si può considerare come il trio inedito di questa estate 2021. Loro sono Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro insieme per il nuovo singolo "Mille". Un brano che promette di diventare uno dei tormentoni di questa calda stagione. La 78enne Berti dunque si rimette in gioco dopo la sua partecipazione alla scorsa edizione del Festival di Sanremo.
Reduce dalla kermesse canora anche Fedez, salito sul palco dell'Ariston insieme a Francesca Michielin con il brano "Chiamami per nome". Achille Lauro è stato invece ospite fisso con le sue stravaganti performance, una diversa ogni sera.
Il brano richiama le atmosfere anni '60, le estati italiane passate tra amori intensi, notti stellate, passi di twist e segreti sussurrati all’orecchio.
La cover del brano è stata realizzata dall’artista Francesco Vezzoli, tra gli esponenti più influenti e affermati dell’arte contemporanea italiana a livello internazionale.
"Con Achille Lauro l’idea di fare qualcosa insieme era nell’aria già da un po', Orietta è un’icona della musica italiana: la compagnia ideale per portare un po' di leggerezza. E poi c'è la speciale collaborazione con Francesco Vezzoli, un evento eccezionale avere la sua firma sulla realizzazione della cover del brano", commenta Fedez.
"Mi hanno proposto un nuovo twist. Non potevo dire di no. E Twist sia!", afferma Achille Lauro. "Tutto è nato da un collegamento su Instagram con Fedez, nel penultimo giorno del Festival - dice Orietta Berti - Federico mi aveva lanciato la proposta di fare una canzone. In seguito, mi ha inviato un provino che ho ascoltato, rimandandogli poi la mia versione cantata. L’ho registrata nel periodo in cui ero in trasmissione da Enrico Papi. Mi hanno detto che ci sarebbe stata una 'bomba' e, poco dopo, mi hanno svelato che ci sarebbe stato anche Achille Lauro. Una piacevolissima sorpresa. Il pezzo è bellissimo e a me piace tanto. Trasmette quella voglia di estate e quella leggerezza di stagione di cui abbiamo davvero bisogno. Tre generi diversi che si sono uniti perfettamente: gli opposti si attraggono. La mia voce mette in risalto la loro c,osì come la loro mette in risalto la mia. Non sarà più quella lirica sanremese ma un’inedita alchimia nata dalle nostre voci".
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