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Eurovision, Diodato rappresenta l'Italia con la sua "Fai rumore": l'esibizione

In quella che avrebbe dovuto essere la grande notte dell’Eurovision, annullata per la prima volta nei suoi 65 anni di storia, l’Europa si è raccolta con le spirito di tenere, nonostante la pandemia, unito il continente.

Il contest, confermato per l’anno prossimo a Rotterdam, è stato sostituito con uno speciale intitolato «Europe Shine A Light» ("L'Europa accende una luce"), in un formato con alcune esibizioni dei concorrenti registrati senza la magia del live che caratterizzano il normale appuntamento. Ovviamente non c'è stato nessun grido di «Let The Show Begin!», niente televoto e tanto meno un microfono a cristallo per il vincitore.

Lo speciale non è stato trasmesso da Rotterdam, la città originariamente scelta per ospitare l’Eurovision 2020, ma da uno studio più tranquillo in un’altra città olandese, Hilversum, che ospitò il festival nel lontano 1958, quando Domenico Modugno vinse con le celeberrima «Volare».

A onorare Volare e rappresentare l’Italia è stato Diodato che si è esibito anche con la sua «Fai Rumore» dal centro deserto dell’Arena di Verona.  Altre esibizioni della serata sono state date dallo svedese Mans Zelmerlow, che ha cantato il suo trionfante «Heroes» come tributo agli operatori del servizio sanitario in tutto il mondo, e dall’israeliano Gali Atari, che ha eseguito la «Halellujah» vincitrice nel 1979 con Betty Missiego.

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