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Il Giornale di Sicilia a "Una Marina di libri": dibattito sulla cultura e spettacolo con La Rosa e Lollo Franco

Cosa resta di Palermo capitale della cultura? "Una visione", come dice Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro Massimo, oppure "una città perfetta per i selfie souvenir, ma con cinema e librerie che chiudono", come dice lo storico Gaetano Basile?  Se ne è parlato all'interno della "Marina di libri", in un dibattito creato dal Giornale di Sicilia, media partner della manifestazione, presente all'evento con uno stand.

Dopo l'appuntamento di ieri dedicato all'integrazione, oggi il secondo dei tre appuntamenti, trasmesso in diretta da Tgs, su "Cosa resta di Palermo Capitale della cultura?". A sei mesi dalla fine delle celebrazioni quale eredità ha lasciato questo riconoscimento? Come ospiti, insieme a Francesco Giambrone e Gaetano Basile, c'era anche Pamela Villoresi, direttrice del teatro Biondo, in un dibattito moderato dal vicedirettore responsabile del Giornale di Sicilia Marco Romano e l'editorialista di cultura, spettacoli e costume  Salvatore Rizzo.

"A Palermo è rimasta una visione, ci sono stati temi molto importanti che ancora oggi stiamo portando avanti, durante quell'anno come capitale della Cultura, e questa è una cosa molto importante, è sempre una responsabilità. Ci ha lasciato una città che ha finalmente una vocazione turistica", ha detto Giambrone.  "Io sono mancata da questa città proprio in questi anni, dove c'è stata Palermo capitale della cultura, ma questo è un posto che ho nel cuore - ha detto la Villoresi -. Prima vedevo una città affranta, c’erano le stragi ma c’era anche una strage culturale in strada, quartieri dove non si poteva mettere piede. Oggi la sensazione è che qui ha vinto lo Stato, c'è un risorgimento".

"Quando scema la cultura non si va più a teatro, non si va più al cinema. Palermo era una città coltissima, poi tutto, appunto, è scemato - dice Basile -. Io dico sempre turisti no grazie, noi vogliamo viaggiatori, ma questa città non vuole viaggiatori. Ci resta la bellezza inutile di Palermo, che va benissimo per i selfie souvenir. Durante l'anno della cultura si sono divertiti tutti come i pazzi, corso Vittorio Emanuele è diventato un'immensa trattoria, ma abbiamo perso librerie e cinema e non è certo un passo in avanti.  Al termine del dibattito un'altra grande serata all'insegna dell'intrattenimento condotto da Salvo La Rosa coadiuvato da Lollo Franco.

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