Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

In piazza i regionali categoria A e B: «Stessi stipendi da 20 anni, il nostro contratto va rinnovato»

«Siamo l’unico comparto pubblico in tutta Italia ancora senza rinnovo». E denunciano buste paga pari alla soglia di povertà e cifre da reddito di cittadinanza: i dipendenti regionali di categoria A e B sono sul piede di guerra ed oggi in piazza del Parlamento a Palermo hanno manifestato contro il mancato rinnovo contrattuale 2019-2021 e la condizione di sfruttamento che dicono di vivere da decenni.

Un dipendente di categoria A percepisce poco più di mille euro al mese, 1.100 per l’esattezza. Le mansioni? «Facciamo lavoro di categoria superiore - spiega Filippo Ventura, impiegato alla Motorizzazione di Catania -, un giorno siamo funzionari, portiamo avanti gli uffici, facciamo revisioni come operatori, diamo manforte a operatori tecnici e funzionari».

Un bacino di circa 5000 mila lavoratori in tutta la Sicilia, che ora chiede rinnovi e riclassificazione contrattuale: «I nostri stipendi sono fermi da vent’anni - sottolinea Cettina Tripi, lavoratrice - abbiamo un contratto scaduto dal 2018, ogni governo regionale promette la riclassificazione e poi spariscono tutti magicamente. Io ho 55 anni - prosegue - e percepisco 1200 euro e non tutti gli uffici permettono di fare lo straordinario quindi si campa e si muore con la stessa cifra con i costi della vita quadruplicati. È una platea di persone che ha sempre lavorato e per noi non ci sono mai soldi».

Ma non è tutto. «Vengono chiamati lavoratori in pensione - racconta Filippo Ventura -, pagati a progetto, che lavorano circa 3-4 volte a settimana a 250 euro, per coprire i nostri vuoti. Noi siamo pagati una miseria per svolgere compiti che non ci competono, per i quali dovremmo ricevere un adeguamento, e chi alla fine ci sostituisce percepisce di più».

«Pur di pagare a basso costo la mano d’opera, la Sicilia è ancora l’unica Regione a tenere relegati nelle categoria A e B i propri dipendenti - attacca Ignazio Martines, rappresentante dei lavoratori -. Oggi fanno passare davanti tante figure, scordandosi di chi ha servito dall’interno per vent’anni ed ora non ha né un giusto stupendo né il riconoscimento della mansione ed una pensione misera di 600-700 euro dopo trent’anni di contributi».

Nel video Cettina Tripi, Ignazio Martines, Filippo Ventura, Elena Urso.

Caricamento commenti

Commenta la notizia