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Coronavirus, Musumeci: "In Sicilia tutti vaccinati entro l'estate"

"Credo nella campagna per il vaccino, iniziamo dal personale sanitario che è quello in trincea, dai soggetti fragili, poi gli anziani e infine ai giovani ai quali il mondo della sanità consiglia il vaccino". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine della presentazione del brano di solidarietà in favore delle famiglie di sanitari vittime del Covid realizzato da una trentina di artisti siciliani su impulso della Fondazione Giglio di Cefalù, nel palermitano.

"Pensiamo, lavorando in collaborazione con le strutture centrali dello Stato, di poter completare, speriamo con l'arrivo dell'estate, la campagna di vaccinazione".

Musumeci ha poi voluto sottolineare come "stia procedendo bene la campagna "Rientro sicuro" e siamo contenti di averla voluta e promossa", ha sottolineato.

"Con il governo nazionale si è lavorato tanto per avere le prime vaccinazioni, seppur simboliche, già a dicembre - ha detto l'assessore alla Salute, Ruggero Razza -. Il 2021 sarà l'anno delle vaccinazioni, un momento molto atteso dai cittadini che vogliono tornare alla normalità. Adesso dobbiamo spiegare quanto sia importante e indispensabile partecipare alla campagna vaccinale".

"Nella fase 1, a gennaio, per primi verranno vaccinati i sanitari che sono più a contatto con i pazienti positivi e quindi sono più a rischio. Il 27 mattina, invece, ci sarà il V-Day e le prime vaccinazioni in Sicilia avverranno all'ospedale Civico di Palermo, un modo per rendere omaggio ad una città che - dichiara - ha visto tanti operatori impegnati nell'emergenza e un pronto soccorso molto esposto ma anche all'altezza del ruolo".

Relativamente alle preoccupazioni legate alla diffusione della variante inglese del virus, Razza ha sottolineato: “È uno sforzo organizzativo che si aggiunge agli sforzi fatti negli ultimi giorni. Giungono messaggi molto positivi dalla esecuzione dell’ordinanza sui tamponi che ha voluto il presidente della Regione e ha dimostrato quanto sia stato importante anche alla luce della vicenda britannica. La Sicilia è stata l’unica regione in poche ore ad avere un quadro completo di tutti i cittadini rientrati dal Regno Unito nelle ultime settimane. Il 70% di loro aveva già fatto il tampone molecolare prima di arrivare in Sicilia. Tutti gli altri sono stati sottoposti a controllo”.

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