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Vaccino anti-Covid: a Palermo verrà somministrato al Civico. Un'infermiera la prima in Italia

Ospedale Civico di Palermo

L’ospedale Civico di Palermo domenica 27 dicembre, sarà teatro della prima somministrazione del vaccino anti-Covid in Sicilia. I primi a vaccinarsi, nella nostra regione, saranno cinque medici dei reparti Covid. Una somministrazione simbolica, alla quale sarà presente anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza. Poi si dovrà attendere l'anno nuovo quando scatterà la campagna vaccinale di massa, con l’arrivo delle prime 129mila dosi della Pfizer.

L'ospedale Civico di Palermo è stato scelto, dunque, tra i centri individuati in questa prima anche perchè ha a disposizione tre frigoriferi a meno 80 gradi per la conservazione del farmaco Pfizer. L’azienda produttrice ha inviato un manuale di istruzioni che prevede sette passaggi da eseguirsi in poco tempo prima della somministrazione.

Domenica saranno 9750 gli italiani che riceveranno la prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech. La prima persona a ricevere il vaccino anti Covid in Italia, secondo quanto si apprende, sarà una donna, precisamente una infermiera dello Spallanzani.

"Su richiesta del commissario Domenico Arcuri abbiamo dovuto pianificare con urgenza la distribuzione del vaccino Pfizer (che in un primo momento avrebbe dovuto distribuirlo in proprio alle singole strutture - ndr) che giungerà in Italia il 24, sarà custodito in una prima fase nell’hub centrale dello Spallanzani e, a cura della Difesa, sarà distribuito e somministrato su 21 siti nazionali". Lo ha detto il generale Luciano Portolano, rivolgendosi al Presidente della Repubblica durante l’incontro al Coi.

“Gli infermieri hanno il dovere morale e professionale di vaccinarsi per la lotta al Coronavirus. È un vincolo etico al quale non ci si può sottrarre”. Lo afferma il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Nino Amato. “Noi infermieri siamo da mesi in prima linea nella lotta contro questo mostro - continua Amato - molti di noi si sono contagiati e purtroppo qualcuno ha anche perso la vita a causa del Coronavirus. Siamo rimasti al nostro posto in trincea con sacrificio e abnegazione perché questo lavoro è una missione di vita. E con il consueto senso di responsabilità effettueremo le vaccinazioni per debellare questo nemico invisibile e crudele”. Nei giorni scorsi il presidente Amato ha inviato una nota ufficiale all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ai vertici dell’assessorato e al commissario straordinario, Renato Costa, esprimendo la piena disponibilità dell’Ordine degli Infermieri di Palermo a collaborare attivamente per gli aspetti gestionali e organizzativi della prevenzione e della campagna vaccinale. “Rappresentiamo migliaia di operatori della sanità a Palermo e provincia - aggiunge Amato - ognuno con un importante bagaglio di esperienze e know how conseguito sul campo. Siamo certi di potere dare un autorevole e concreto contributo alla politica sanitaria siciliana, soprattutto in questa difficile fase storica”.

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