Il Parlamento torna protagonista dopo due settimane di pausa, anche se non totale, per l'emergenza Coronavirus. Il premier Giuseppe Conte riferisce in Aula alla Camera dei Deputati sull'emergenza Covid-19, mentre domattina alle 10 sarà in Senato. E non solo si presenta oggi in Parlamento ma lo farà ogni 15 giorni.
«La diffusione» del coronavirus «ha innescato una crisi senza precedenti», c'è un impatto negativo sull'intero sistema produttivo, «sono giorni terribili. E’ un dolore che si rinnova costantemente. Non avremmo mai pensato guardare immagini con file piene di bare cariche di nostri concittadini. Ai familiari» delle vittime del virus «va la nostra vicinanza». Lo dice il premier Giuseppe Conte nell’informativa urgente nell’Aula della Camera sull'emergenza sanitaria.
«Voglio ringraziare» tutti i medici e gli infermieri che stanno lavorando in prima linea, aggiunge il presidente del Consiglio. «Non vi dimenticheremo», dice ringraziando tutto il personale sanitario in prima linea contro il coronavirus. «È una sfida sociale, economica e sanitaria», dice il premier.
«Saremo all’altezza? La storia ci giudicherà, verrà il tempo dei bilanci, tutti avranno la possibilità di sindacare. C'è un tempo per tutti: oggi è il tempo delle responsabilità. La responsabilità massima compete al governo ma è di tutti i cittadini e dei membri del Parlamento. Tutti dobbiamo contribuire al bene comune, rispettando anche le regole. Il governo ha agito con la massima determinazione e speditezza».
«La scelta degli interventi effettuati si è sempre basata sulle relazioni del Comitato tecnico-scientifico. I principi ai quali ci siamo attenuti sono stati quelli della massima precauzione ma contestualmente anche quelli della proporzionalità dell’intervento all’obiettivo. E' questa la ragione della gradualità delle misure».
«Saranno inviati nei prossimi giorni - ma mi risulta che già in queste ore un primo gruppo sia arrivato - nuovi medici negli ospedali in difficoltà, con nuova ordinanza trasferiremo 500 infermieri nelle zone con il più alto numero di malati Covid-19».
«Siamo lavorando per incrementare il sostegno alla liquidità e al credito che già, con il decreto "Cura Italia" già adottato, è in grado di mobilitare la cifra di 350 miliardi di euro. Con il nuovo intervento normativo, a cui stiamo già lavorando, confidiamo di pervenire a uno strumento complessivo altrettanto significativo rispetto a quanto sin qui operato. Interverremo anche con stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto».
Lo Stop al patto di stabilità «è stato essenziale per ulteriori stanziamenti di risorse. Tuttavia l'impatto finanziario della pandemia sarà tale da chiedere alla governance dell’eurozona un salto di qualità all’altezza della sfida. L’unione monetaria potrà uscire vincitrice solo se le sue istituzioni saranno rafforzate nel segno della solidarietà e dell’unità. E' cruciale la decisione della Bce dello scorso 18 marzo. la recessione che investirà con ogni probabilità tutto il contenimento Ue. La risposta dell’eurozona non può essere esposta al rischio di frammentazione dei mercati finanziari, soprattutto al livello dei titoli», spiega Conte.
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Procede intanto anche l'iter del decretone che racchiude il Cura Italia e alcune delle successive misure prese dal governo per affrontare l'emergenza, e sul quale sono già in corso le audizioni. Le Commissioni di merito dovranno votare il loro parere in sede consultiva e la Bilancio in referente.
Per l'esame del testo è stata messa sul piatto anche la disponibilità ad una collaborazione fattiva tra maggioranza ed opposizione: al Senato una riunione informale dei capigruppo, che precede quella ufficiale, è stata convocata con questo scopo nel primissimo pomeriggio.
L'obiettivo della maggioranza è quello di favorire la velocizzazione dell'iter legislativo per poter approvare il testo finale il prima possibile. Proprio l'aula del Senato, riunita oggi per comunicazioni della presidente Casellati, sarà chiamata a votare il calendario dei lavori.
Ieri la capogruppo della Camera ha intanto deciso che il question time che si terrà oggi a Montecitorio e che sarà "rafforzato": ogni gruppo parlamentare potrà presentare due interrogazioni al governo.
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