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Trapani, in Sicilia 63 bambini orfani ucraini fuggiti dall'orrore della guerra

È atterrato alle 15,40 all’aeroporto «Vincenzo Florio» di Trapani-Birgi il volo speciale ITA AZ 8957 proveniente da Cracovia con a bordo 63 bambini ucraini, evacuati da orfanotrofi di Mariupol e Kramators’k, nell’Oblast di Doneck, accompagnati da 21 adulti, compresi i tutori dei ragazzini ed alcuni educatori con i figli. Ad accoglierli nell’aerostazione, tra gli altri, il prefetto di Trapani Filippa Cocuzza, il presidente dell’Airgest Salvatore Ombra, il vescovo di Trapani monsignor Pietro Maria Fragnelli e il direttore della Caritas diocesana Girolamo Marcantonio. Le 84 persone verranno sottoposti a tampone rapido mentre personale della Questura di Trapani ha già predisposto la procedura per i consueti controlli di rito per i flussi migratori.

«Ci sono giornate in cui è più bello fare il nostro lavoro - ha detto il segretario generale della Cgil Alfio Mannino - Oggi siamo qui ad accogliere i bambini dell’Ucraina che hanno perso i loro genitori. Li accompagneremo nei posti dove verranno accolti, questo è l’aiuto concreto che dà la Cgil al popolo ucraino». Saranno ospitati in 4 strutture sicialiane.

«È la prima volta di un volo umanitario con bambini ucraini che arriva a Trapani - ha detto il prefetto Cocuzza -. È’ un’occasione bella da un lato perché i bambini troveranno un’accoglienza straordinaria percepita dal fermento che vedo qui in aeroporto; dall’altro è un momento anche triste perché parliamo di bambini che sono orfani e che scappano da una condizione terribile».

«Il volo charter Ita partito da Cracovia e atterrato a Trapani è stato finanziato dal M5S con le restituzioni dei parlamentari». Lo ha detto il senatore trapanese Vincenzo Santangelo. L’iniziativa umanitaria Stop the war now è stata organizzata da una rete di associazioni, coordinata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, con la collaborazione della Cgil che ha curato la logistica via terra dall’Ucraina all’Italia e con la collaborazione del sindacato polacco Solidarnosc.

Nel video il segretario generale della Cgil Alfio Mannino.

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