Gli incendi continuano a mettere in ginocchio la Sicilia e si fa già la prima conta dei danni. Una catastrofe che ha distrutto boschi, pascoli, aziende agricole e fatto strage di animali: «L’intera regione è stata messa in ginocchio: le fiamme hanno distrutto i territori intorno a Palermo, Enna, Ragusa e Siracusa - spiega Francesco Ferreri, presidente di Coldiretti Sicilia -. Stiamo lavorando alla valutazione dei danni, anche se al momento il nostro unico obiettivo è aiutare le imprese agricole danneggiate».
Sono le aziende agricole a pagare il prezzo più caro: «Le fiamme hanno fatto strage di animali e colture, devastando migliaia di ettari nelle Madonie e nelle aree delle province di Palermo, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa e nei comuni di Polizzi Generosa, Castellana, Valguarnera, Gangi, Castel di Lucio, San Mauro Castelverde, Sperlinga, Geraci, Nicosia e Grammichele. C’è persino chi ha perso oltre cento ettari di pascolo e chi ha dovuto abbattere gli animali ustionati, annullando così i sacrifici di un’intera vita».
La Regione ha stanziato i primi fondi a favore delle aziende colpite dalla catastrofe: «Sono i primi sostegni economici da impiegare subito per l’acquisto di cibo per sfamare gli animali e per ripristinare, con paletti e reti, le recinzioni dei pascoli danneggiati. È senz’altro un primo apprezzabile passo, ma è necessario che questo intervento non rimanga isolato. È chiaro che occorreranno altri e più consistenti fondi per far fronte a questo disastro e consentire alle aziende, specie quelle maggiormente danneggiate dagli incendi, di rimettersi in piedi e ripartire» .
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