Dicono che il 4 maggio riapriranno a qualunque costo, anche se il decreto allo studio del governo dirà che per la ripartenza di parrucchieri e centri estetici occorrerà aspettare.
L'emergenza coronavirus ha messo in ginocchio il settore del benessere e i tempi per la riapertura dei locali potrebbero non essere brevissimi, come trapela in questi giorni.
Ed ecco in questo video la rabbia dei barbieri, sono una ventina di videomessaggi di siciliani e qualche campano, uno dietro l'altro, che lanciano un grido di allarme e annunciano la loro protesta. "Siamo abbandonati, senza aiuti, abbiamo chiuso prima che ce lo imponesse il governo, ma adesso non abbiamo più le risorse per andare avanti. Il 4 maggio riapriremo, qualunque siano le misure stabilite".
A lanciare la protesta sono Cosimo Campagna, Tommaso Napoli, Andrea Pomo , Serafino Campagna, Tony Bevilacqua, Nunzio Compagnone, Carmelo Giufre', Paolo Caruso, Giosuè Neri, Fabio Bargione, Giuseppe Lo Presti, Simone Tomasello, Giuseppe Inferrera, Tommaso Lucido, Mario Della Bella, Mario Cacciatore, Giuseppe Masella, Renato D'Ancona.
12 Commenti
Domenico
22/04/2020 14:49
Massima solidarietà a tutti i barbieri ma ci siamo anche noi. Io ho chiuso il 7 marzo e non ho ricevuto 1 solo euro dal governo.
Carmen Pinto
25/04/2020 15:45
Io nn sono una parrucchiera, ma una cliente. Condivido ugualmente, poiché è inaccettabile sottovalutare anche l importanza psico fisico della persona. Concordo nell uso di sistemi protettivi, ma devono riaprere subito!!!
Mirko
22/04/2020 15:00
Finalmente gli italiani si stanno svegliando.
libero
26/04/2020 04:48
E' già tanto che si rechino alle urne.
Tommaso
22/04/2020 16:00
A loro tutta la solidarietà e la comprensione,di chi come me(pasticcere) è stato lasciato a casa senza lavoro e senza stipendio da quasi 2 mesi.
Giuliano
22/04/2020 16:36
Se riaprite e non rispettate le regole come fanno tutti per evitare I contagi, oltre alla multa, successivo ritiro di licenza. In Russia chi non rispetta le regole va dritto in galera.
welo
22/04/2020 21:25
In Russia c'è la dittatura.
Alessandro
22/04/2020 16:46
Ho 37 anni, mai visto fare una ricevuta fiscale da un barbiere, nonostante io ne abbia cambiati tanti. Immagino che in attesa della riapertura possano utilizzare i fondi che hanno incassato, esentasse, in tutti questi anni. Spero che, in vista della riapertura si riforniscano dei Pos.
ernelo
22/04/2020 21:27
Ho 38 anni ho sempre ricevuto la fattura dai barbieri.
MassimilianodiSaintJust
22/04/2020 19:52
Il mio potrebbe separare i tre posti con adeguati separeè, usare guanti e mascherina e i clienti per i capelli solo mascherina, la barba per ora a casa. D'altronde e per fortuna Palermo non è Brescia o Bergamo poverine.
Io
23/04/2020 07:56
Nn hanno capito che per il momento ci rasiamo i capelli a casa,ci vuole coraggio per il momento ad andarsi a sedare da un barbiere
Kitwil
23/04/2020 09:04
Tu non hai capito che l'intero Paese è in ginocchio e comincia ad essere stanco di vedere Decreti che non si concretizzano e non si vede un centesimo sugli aiuti promessi
Marcello
23/04/2020 10:49
Questa è anarchia pura. Queste misure sono per tutelare tutti, c'è tanta gente ferma col lavoro e non per questo viola le regole e fa come gli pare. Tagliarsi i capelli non è vitale .
Otello Celletti
23/04/2020 12:14
Possono riaprire quanto vogliono ma non è detto che ci sarà una risposta copiosa da parte della clientela.
PINUZZU
23/04/2020 15:31
Io dico che è giusto che riaprano. Serve a loro e ai clienti. Però si devono rendere conto che niente sarà più come prima. Nell'interesse di tutti devono organizzarsi in maniera diversa. Evitare affollamenti (Istituire la prenotazione) e rispettare le distanze, magari separando fisicamente le sedie di lavoro e quelle per l'attesa.
Luisa
23/04/2020 20:42
Sì dovrebbe aprire con prenotazione e uso di mascherine. Controllare se fanno ricevute, medici, barbieri e parrucchieri sono quelli che evadono di più.
Michela
27/04/2020 13:57
Sono tantissimi i parrucchieri che lavorano su appuntamento, avrebbero potuto estendere la cosa anche ai barbieri e ai centri estetici e si sarebbe sicuramente trovata una soluzione che eliminasse l'assembramento e consentisse a queste categorie di riprendere a lavorare.