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Stabilizzazione dei precari, Crocetta: scatto di dignità della Regione

PALERMO. «Ieri si è concluso in modo rapido un processo portato avanti da anni, che ha sancito uno scatto di dignità della Regione rispetto a una situazione che poteva degenerare in problemi non indifferenti: 20 mila persone si sarebbero trovate licenziate e senza una prospettiva».

Lo ha detto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, in conferenza stampa a Palazzo D'Orleans, a Palermo, parlando della norma approvata ieri dall'Ars che consente la proroga dei contratti di 20 mila precari degli enti locali.

«I contenuti di questa legge sono quelli del processo di stabilizzazione. L'accordo col governo nazionale prevedeva che loro facevano la proroga e noi la stabilizzazione. Il dato storico è che abbiamo creato gli strumenti per stabilizzare i precari.

Il senso di questa norma - ha detto - è che facciamo uscire questa platea dal precariato con la possibilità di stabilizzazione, senza spese aggiuntive per i comuni. La vecchia legge prevedeva che dopo 5 anni l'ente che stabilizzava dovesse sostenere i costi, con questa legge il lavoratore resta a carico dell'amministrazione regionale».

Baccei.  "Nessuno di noi disegnerebbe l'amministrazione così com'è oggi, l'abbiamo ereditata e l'obiettivo è farla funzionare al meglio, magari facendola dimagrire; ma se c'è un bisogno di nuove assunzioni non è che non possiamo non farle. Ad esempio, mancano 11 dirigenti alla ragioneria, non abbiamo sostituti. Quando andranno in pensione dirigenti o alti funzionari non abbiamo nessuno che li sostituisca. E' inammissibile".

L'ha detto l'assessore regionale all'Economia Alessandro Baccei, commentando nel corso di una conferenza stampa a palazzo d'Orleans la legge sui precari approvata ieri sera all'Ars. Baccei, replicando alle polemiche sulla riapertura dei concorsi nella pubblica amministrazione, ha detto: "Ci sono funzionari direttivi che possono diventare dirigenti, ben vengano i concorsi. Stiamo cercando di far dimagrire la Regione, con prepensionamenti e incentivazioni, ma questo non può avvenire facendo macelleria sociale. Dobbiamo avere il coraggio di fare assunzioni mirate dove c'è bisogno, perché servono professionalità. Al di là delle polemiche siamo convinti di queste scelte".

Immagini di Marco Gullà

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