Mercoledì 18 Dicembre 2024

Back-End Developer: chi è e cosa fa una tra le figure più ricercate (e ben pagate) dalle aziende

Questo contenuto è stato realizzato in collaborazione con Edgemony Se siete appassionati di informatica, vi farà piacere sapere che è arrivato il momento giusto per trasformare questa semplice vocazione in una vera e propria professione (anche ben retribuita!) Tra le varie professioni digitali - in questo articolo abbiamo già parlato del Front-End - quella del Back-End Developer in particolare, è una tra le figure più ricercate dalle aziende di oggi. Si conta che in Italia e nel mondo ci siano circa 1 milione di posti di lavoro “scoperti” nell’ambito IT e Tech. Il motivo è semplice: di sviluppatori web formati e pronti per il mondo del lavoro ce ne sono davvero pochi, dunque, ci troviamo di fronte a un caso quasi paradossale (soprattutto di questi tempi) in cui la domanda da parte delle aziende supera l’offerta disponibile.  E’ importante sapere che per diventare sviluppatore web e, in particolare, Back-End Developer, non è necessaria e\\o obbligatoria alcuna laurea e - soprattutto - non è mai tardi per cominciare a studiare e a cimentarsi nella scrittura in codice di programmazione. E’ chiaro: per diventarlo, bisognerà possedere tutte le competenze necessarie, saper utilizzare strumenti e conoscere i linguaggi di programmazione. Ma andiamo per gradi: chi è il Back-End e di cosa si occupa?   Chi è il Back-End Developer e di cosa si occupa Se il Front-End ha il compito di rendere un sito utilizzabile, fluido, intuitivo e bello da vedere da qualsiasi device utilizzato (smartphone, tablet, pc), il Back-End Developer è colui che invece sta “dietro le quinte”, costruendo e sviluppando applicativi lato server, servendosi di servizi esterni come i database. Il programmatore Back-End costruisce un sito web o un'App partendo completamente da zero, è un abile buon problem solver e ha grande dimestichezza con l’uso dei linguaggi di programmazione; così tanto, da diventare quasi una seconda lingua per lui! Nel suo lavoro, un Back-End Developer deve fare in modo che il sito risulti veloce, affidabile e soprattutto sicuro: è importante che tutti i dati contenuti nel database lato server siano sempre protetti da attacchi esterni. Per fare tutto ciò, si serve della scrittura in codice, cioè la programmazione. Attraverso linguaggi come PHP, PHYTON, NODE.JS (per citare i più comuni e conosciuti), crea e agisce su siti dinamici e in costante cambiamento, risolvendo problemi complessi e imprevisti, controllando, monitorando e sorvegliando macchine e qualità di tutti i programmi. Inoltre, un Back-End Developer si occupa di: - Progettare, sviluppare e testare software in base alle diverse esigenze applicative; - Individuare e sviluppare soluzioni e procedure; - Selezionare strumenti per il controllo qualità, manutenzione e progettazione tecnologica. I requisiti necessari per diventare un Back-End Developer Va da sé che la figura del “Backendista” (chiamato così nel gergo degli sviluppatori) è indubbiamente, una tra le figure fondamentali nei processi informatici di qualsiasi azienda. Lavora fianco a fianco con il cosiddetto “Frontendista” (anche questo termine fa parte del gergo, ndr), è - come abbiamo già accennato - specializzato nella risoluzione di problemi e collabora spesso con altri reparti in azienda, tra cui marketing e management. Ma quali requisiti e “Hard Skill” (competenze e abilità tecniche) deve possedere un Back-End per definirsi tale? - Capire e conoscere le tecnologie di comunicazione tramite internet: dietro a un semplice “http” c’è un mondo che aspetta solo di essere conosciuto. Il Back-End deve studiarlo, scrivere applicazioni e assicurarsi che funzioni bene; - Specializzarsi nella sicurezza informatica: è un requisito a cui gli esperti Backendisti tengono particolarmente. Quando un’App viene costruita male, i dati rischiano di essere rubati da un’entità esterna che può penetrare il database e il server . E’ importante, dunque, che uno sviluppatore Back-End approfondisca le tematiche di sicurezza informatica studiando e aggiornandosi costantemente; non basterà di certe leggere qualche esempio che troverà su Google! - Conoscere i database: non è necessario conoscerli in maniera super approfondita, anche perché esiste una figura (il Database Administrator) che se occupa già: il Back-End, però, dovrà saperne parlare, soprattutto per la fase di costruzione dell’App. Gli tornerà utile conoscerli perché saprà come conservare i dati dell’utente sul database. - Conoscere i linguaggi di programmazione: PHP, PHYTON, NODE.JS sono i più comuni e conosciuti. NODE.JS, in particolare, è la versione Back-End di Javascript (quello utilizzato dal Front-End, per intenderci), adattata alle tecnologie server utili allo sviluppatore Back-End. Tra gli altri, potrebbe essere utile conoscere anche J Sharp. - Aggiornarsi, aggiornarsi e aggiornarsi: uno sviluppatore non aggiornato, che sia Front-End o Back-End, rischia di distruggere il software e di fare anche danni irreparabili. Molte aziende in Italia (per fortuna) investono tempo e denaro sulla formazione professionale dei propri dipendenti; stesso discorso vale anche per i freelance: per fare un lavoro di qualità, è necessario tenersi aggiornati. Come? Attraverso corsi di formazione (link: https://edgemony.com/coding-bootcamp/?utm_source=gds&utm_medium=blog&utm_campaign=Back_end_developer )sia in sede che online, oppure attraverso  testi adeguati per specializzarsi su altri codici o per aggiornarsi sulla sicurezza informatica.   Come muovere i primi passi nel mondo dello sviluppo web: Soft Skill &Co Come per tutte le professioni - digitali e non - è necessario che ogni figura possegga sia le cosiddette “hard skill” (come quelle appena viste), ma anche delle specifiche “soft skill”, cioè quelle competenze legate alla comunicazione, al carattere, alla personalità, così come all’empatia e alla capacità di collaborare con gli altri colleghi. Dunque, le soft skill che un Back-End dovrebbe possedere sono: - La pazienza e la perseveranza: non è semplice imparare da subito determinati passaggi e procedure informatiche. Corsi di formazione e testi corretti vi aiuteranno a fare del “buon codice”, cioè un’App scritta bene e mantenibile nel tempo. Ma non solo: sarà importante - soprattutto all’inizio - studiare i codici, fare tanto esercizio, apportare modifiche e, una volta superati i primi ostacoli, aggiungere sempre nuovi tasselli complicati. Non gettate la spugna ai primi errori e\\o fallimenti: siate perseveranti. Ne varrà la pena; - La comunicazione: è necessario che il Back-End, come il Front-End sappia comunicare bene con i colleghi di ogni settore. Dal DevOps (che si occupa di fare da collante tra Sistemista e Back-End), fino al Tech e a tutte le figure ad esso collegato. L’arte di scrivere in codice di programmazione Gli esperti sviluppatori web consigliano sempre di cominciare da codici semplici (o anche detti “di alto livello”), per evolversi e aprirsi poi, gradualmente, a quelli più complicati. Un corso di formazione adatto potrebbe essere ideale per prepararsi al mondo del lavoro e alle richieste delle aziende. Il segreto sta tutto nel fare del buon codice, un vero e proprio codice di qualità. Quali sono le opportunità lavorative e quanto guadagna un Back-End? Ogni giorno, da qualche parte nel mondo, qualcuno inventa un nuovo servizio, una nuova App. Non c’è azienda, multinazionale, PMI che non abbia un sito o altro legato alle professioni digitali. Ecco perché il Back-End è uno tra i profili professionali più ricercati nel mondo del lavoro nonché tra i più pagati.  La Ral annuale di un Back-End esperto, infatti, va dai 20K fino ai 45K (nel resto d’Europa si arriva anche fino a 80K!). Chiaramente, chi raggiunge quelle cifre è un professionista che arriva a gestire anche interi gruppi di persone e sviluppatori: sono coloro che, non scrivendo più in codice, si occupano di management e gestione.

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