La guerra in Ucraina: ecco gli avvenimenti di oggi.
22.46 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha avuto una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha ringraziato per l’importanza e la tempestività del nuovo pacchetto di aiuti da 1 miliardo di dollari. «Il sostegno alla sicurezza da parte degli Stati Uniti non ha precedenti. Ci avvicina a una vittoria comune sull'aggressore russo», ha sottolineato Zelensky, che ha ringraziato Biden anche per la sua leadership nella mobilitazione di una politica internazionale di sostegno all’Ucraina.
21.32 «Draghi, Macron e Scholz porteranno un forte messaggio di solidarietà al presidente Zelensky e al popolo ucraino. Un messaggio all’insegna dell’unità e della piena coesione dei Paesi europei nel condannare l’invasione dell’Ucraina, nel sanzionare la Russia e nell’aiutare Kiev». Lo fanno sapere fonti di palazzo Chigi mentre il presidente del Consiglio, Mario Draghi è in viaggio verso Kiev dove domani incontrà il presidente ucraino assieme al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
20.30 Il gruppo di contatto sull'Ucraina fornirà aiuti militari a Kiev «finchè sarà necessario». Lo ha ribadito il segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin, in conferenza stampa al termine della riunione del Gruppo di Contatto sull'Ucraina a Bruxelles. Austin ha affermato di aver potuto constatare, su questo fronte, «la determinazione di tutti i ministri nella stanza».
19.30 «Avrei avvisato tutti, se fossi partito per Mosca. Il solo annuncio ha aperto un pandemonio, come se andassi ad armare una guerra. Vado avanti con trasparenza e a testa alta, ma ci sono rimasto male. Umanamente, non politicamente». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.
18.45 Alla riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina a Bruxelles si sono aggiunti nuovi Paesi, tra cui Ecuador, Georgia e Moldavia. Lo ha annunciato il segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin, in conferenza stampa al termine del vertice. La partecipazione dei ministri della Difesa di cinquanta Paesi per Austin è il segnale che «la guerra non provocata della Russia ha orripilato e galvanizzato il mondo».
17.58 Gli Usa chiedono alla Cina di smettere di sostenere la Russia relativamente all’invasione dell’Ucraina per evitare di collocarsi «dal lato sbagliato della Storia».
«Siamo preoccupati per l’allineamento della Cina alla Russia», ha dichiarato un portavoce della diplomazia Usa in seguito alla telefonata fra il presidente russo, Vladimir Putin, e quello cinese, xi Jinping, nel corso della quale Pechino ha assicurato a Mosca il proprio sostegno per quanto riguarda la «sovranità» e la «sicurezza».
16.39 Il gigante russo del gas Gazprom ha annunciato che interromperà il funzionamento di un’altra turbina lungo il gasdotto Nord Stream, riducendo il volume delle forniture di gas a 67 milioni di metri cubi al giorno, tagliando un altro 33% dopo la riduzione annunciata ieri. Lo riporta l'agenzia russa Tass, secondo cui Gazprom afferma di dover interrompere il funzionamento della turbina a causa della fine del periodo di revisione prima della manutenzione completa.
15.17 Il Regno Unito consegnerà presto all’Ucraina sistemi di lanciarazzi multipli per difendersi dai russi. Lo ha confermato il segretario alla Difesa britannico, Ben Wallace, a margine di una riunione della Joint Expeditionary Force, gruppo di 10 Paesi del Nord Europa a guida britannica. «Penso che questa consegna sia imminente e che comprenderà le munizioni», ha precisato Wallace.
14.00 «Non c'è praticamente più spazio per il dialogo tra la Russia e l’Unione Europea». Lo ha detto il rappresentante permanente della Federazione russa presso l’Unione europea, Vladimir Chizov. Lo riporta Ria Novosti.
13.13 Il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Oleskjy Arestovych, ha espresso il timore che nella loro imminente visita a Kiev Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron premano perché il Paese accetti un cessate il fuoco. «Temo che cercheranno di raggiungere una sorta di Minsk 3», ha detto il consigliere come riportano i media tedeschi, «diranno che dobbiamo porre fine alla guerra che sta causando problemi alimentari e problemi economici». «Diranno che russi e ucraini stanno morendo, che dobbiamo salvare la faccia a Putin, che i russi hanno commesso errori, che dobbiamo perdonarli e dare loro la possibilità di tornare nella comunità internazionale», ha dichiarato Arestovych.
12.55 «Tutte le parti dovrebbero spingere per una soluzione adeguata della crisi ucraina in modo responsabile». Lo ha detto il presidente cinese, Xi Jinping, nel corso della telefonata con l’omologo russo, Vladimir Putin, secondo quanto riportato dalla tv cinese Cctv.
12.30 Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov è arrivato al quartier generale della Nato a Bruxelles per prendere parte al gruppo di contatto e alla ministeriale difesa dell’alleanza e lo fa citando il Signore degli Anelli di Tolkien. Il profilo Twitter del ministero della Difesa ucraino ha infatti scritto: «Anno 9 della Nuova Era. Il Consiglio di Elrond riunisce le nazioni libere della Terra di Mezzo per discutere come prevalere sul Male di Mordor. La delegazione è guidata da Oleksii Reznikov». Il post è corredato da una foto dell’arrivo.
12.18 Il governo ucraino ha lanciato un nuovo appello agli alleati occidentali, chiedendo loro un maggiore aiuto militare mentre a Bruxelles si riuniscono i ministri della Difesa della Nato. «Bruxelles, stiamo aspettando una decisione», ha scritto sui social media il consigliere presidenziale, Mykhaylo Podolyak, sottolineando che il rapporto tra l’artiglieria russa e ucraina lungo la linea del fronte in alcune aree è di 10 a 1. «Ogni giorno ricevo messaggi dal fronte che dicono "stiamo tenendo duro, quando arrivano le armi?"», ha affermato.
12.17 «L'Ucraina, che era il granaio del mondo prima della guerra ora è in una situazione molto difficile. Al momento 20 milioni tonnellate grano bloccate e l'80% delle vostre importazioni di grano arrivava da Ucraina e Russia quindi questo problema è reale. Dobbiamo fare tutto il possibile per fare uscire il grano dall’Ucraina e sbloccare la rotta del Mar Nero». Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa al Cairo con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi.
11.55 «La politica di allargamento, per il requisito delle riforme necessarie per l’adesione all’Ue e la durata che ne deriva, non offre il quadro politico necessario per rispondere all’urgenza della necessità storiche e geopolitiche derivanti dalla guerra contro l’Ucraina. Per questo motivo si propone di creare quest’anno una Comunità politica europea tra tutti gli stati europei che desiderano contribuire alla sicurezza, stabilità e prosperità del nostro continente». È quanto si leggere in una proposta (nella forma del non-paper) avanzata dalla Francia in vista del vertice europeo di fine giugno.
11.53 «Gli obiettivi di Putin vanno oltre l’Ucraina. Lo ha dichiarato nelle sue proposte avanzate agli Stati Uniti e agli alleati lo scorso dicembre in cui vietava l’allargamento della Nato e il ritiro della presenza delle nostre truppe e nelle nostre infrastrutture dai Paesi che si sono uniti alla Nato dal 1997». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa. «Se avessimo accettato quelle condizioni avremmo violato il principio fondativo secondo cui ogni Paese sceglie il proprio percorso, e quindi avremmo chiuso le porte ad esempio a Finlandia e Svezia», ha spiegato.
11.46 «Il dialogo tra Russia e Stati Uniti è necessario e ci sarà, ma deve svolgersi secondo i principi di rispetto e dell’indivisibilità della sicurezza e sul base di vantaggi reciproci». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, come riporta Ria Novosti.
11.42 Mosca ha rivendicato la distruzione di un deposito nell’Ovest dell’Ucraina contenente armi fornite a Kiev dai Paesi Nato. «Vicino alla città di Zolochiv, nella regione di Leopoli, missili a lungo raggio Kalibr ad alta precisione hanno distrutto un deposito di armi straniere trasferite in Ucraina dai Paesi della Nato, inclusi obici M777 da 155 mm», ha annunciato il ministero della Difesa in una nota.
11.33 «Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è invitato al vertice della Nato a Madrid, interverrà virtualmente se non potrà farlo fisicamente». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa. Al summit è invitato anche il premier georgiano, Irakli Garibashvili.
11,32 Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha ribadito la necessità di negoziati tra Kiev e Mosca per porre fine al conflitto in Ucraina e ha promesso garanzie europee alla ex repubblica sovietica sotto attaccato, definendo la Russia «una potenza temibile» con cui gli europei «non vogliono la guerra». «Il presidente ucraino (Volodymyr Zelenski) dovrà negoziare con la Russia e noi europei saremo presenti a quel tavolo per offrire garanzie di sicurezza», ha detto Macron alle truppe francesi schierate sotto l’ombrello della Nato alla base militare di Mihail Kogalniceanu, in Romania, vicino al Mar Nero.
11.29 «Non è vero che l’aumento dei prezzi sia causato dalla Nato ma è causato dalla guerra. Il miglior modo per esportare il grano fuori dal Paese è fermare la guerra». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa.
11.17 «L'Ucraina ha bisogno di armi pesanti e di equipaggiamenti di ricognizione». «Mi aspetto che al summit gli alleati accorderanno un pacchetto completo di assistenza all’Ucraina per passare dall’equipaggiamento dell’era sovietica all’era atlantica». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa. «Stasera incontreremo il ministro della Difesa ucraina per discutere proprio del tipo di armi che servono e come consegnarle», ha aggiunto.
11.12 Nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno aperto il fuoco per tredici volte su undici località nella regione di Donetsk, ci sono vittime tra i civili: riferisce la Polizia nazionale ucraina, citata da Ukrinform. In particolare, sono stati bombardati Ocheretyne, Berdychi, Avdiivka, Zhelanne, Dobropillia, Virivka, Bakhmut, Zaitseve, Krasnohorivka e Pokrovsk.
9.42 «Chi ha detto che tra due anni l’Ucraina esista ancora sulle mappe mondiali?». È il dubbio insinuato dal vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev che ha commentato così la notizia che Kiev sta cercando di assicurarsi forniture di Gnl per il prossimo inverno con un possibile accordo sul modello «Lend-Lease» con gli Usa, a cui Kiev pagherebbe le consegne in due anni, una volta che la produzione interna di gas verrà aumentata. «Solo una domanda - ha scritto su Telegram l’ex capo del Cremlino -: chi ha detto che tra due anni l’Ucraina esisterà ancora sulle mappe mondiali?». «Questo», ha concluso, «nonostante gli americani abbiano investito così tanto nel loro progetto anti-Russia».
9.15 «I soldati ucraini stanno respingendo con successo i tentativi di attacco del nemico a Severodonetsk e Toshkivka, i combattimenti continuano». È quanto riferisce lo Stato maggiore ucraino nel suo aggiornamento della situazione sul campo. «Nella direzione di Severodonetsk, il nemico ha sparato contro le nostre postazioni con mortai, artiglieria e lanciarazzi multipli. Ha sparato contro le infrastrutture civili negli insediamenti di Severodonetsk, Lysychansk, Toshkivka, Ustynivka, Borivske e Metelkino», prosegue Kiev aggiungendo che «un aereo dell’esercito nemico è stato colpito vicino a Belaya Gora». L’aggiornamento dallo Stato maggiore ucraino arriva mentre i russi hanno aperto il primo corridoio umanitario dalla fabbrica Azot di Severodonetsk: Mosca ha assicurato l’uscita dei civili verso il territorio di Lungansk controllato dai separatisti filorussi e ha dato alle truppe ucraine asserragliate nei sotterranei dell’impianto chimico la possibilità di arrendersi.
9.08 Energoatom, l’azienda statale che supervisiona gli impianti nucleari in Ucraina, ha comunicato questa mattina che la centrale nucleare di Zaporizhzhia funziona normalmente, riporta il Guardian. La centrale si trova in un’area attualmente occupata dalle forze russe ed è stata fonte di controversie tra l’Ucraina e l'Agenzia internazionale per l’energia atomica, che voleva visitarla e ispezionarla ricevendo un divieto dall’Ucraina.
8.24 Sono 313 i bambini morti in Ucraina in seguito all’invasione della Russia (due giorni fa erano 288), 579 sono rimasti feriti. Lo ha comunicato l’Ufficio del procuratore generale di Kiev, riportato da Unian, specificando che i numeri forniti non sono definitivi.
8.17 Le forze russe sono all’interno e intorno all’impianto chimico Azot di Severodonetsk, con i combattenti ucraini asserragliati, invece, nei «bunker sotterranei con diverse centinaia di civili». Lo scrive nel suo ultimo bollettino l’intelligence militare britannica, sottolineando che «questo probabilmente impedirà temporaneamente alla Russia di riassegnare le sue unità per operazioni militari in altre zone». Nell’aggiornamento della situazione pubblicato dal ministero della Difesa di Londra si legge che «dopo più di un mese di pesanti combattimenti, le Forze russe ora controllano la maggior parte di Severodonetsk».
8.12 «Stiamo parlando del futuro del mondo intero. Se Putin pensa di vetrificare Leopoli, può pensarlo di tutte le città europee. Se voi volete vivere in un campo di concentramento con Putin alla testa fate pure, io non ci sto». Lo spiega il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, parlando dell’andamento del conflitto in un’intervista al Corriere della Sera. «Fatevi un giro a Bucha, a Hostomel per vedere cos'è successo. È anche peggio di quel che hanno fatto le armate di Hitler».
7.55 È aperto il corridoio umanitario stabilito dalle forze russe e dai separatisti dell’Est ucraino per evacuare i civili asserragliati nell’impianto chimico Azot a Severodonetsk. Lo ha annunciato il rappresentante ufficiale delle milizie dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, Andrei Marochko, come riporta l’emittente russa Russia Today.
7.49 Il presidente della Duma di Stato - la Camera bassa del Parlamento russo - Vyacheslav Volodin, si è espresso a favore del mantenimento della pena di morte per i combattenti stranieri, due britannici e un marocchino, condannati dalla giustizia dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, nel Donbass. «La pena di morte è la punizione che meritano questi fascisti», ha dichiarato sul suo canale Telegram. Volodin ha riferito che, la scorsa settimana, una delegazione del «Parlamento» di Donetsk è stata in visita ufficiale alla Duma di Stato dove è stata discussa l’armonizzazione delle legislazioni dei due Stati (Mosca ha riconosciuto le due Repubbliche separatiste dell’Est ucraina, a febbraio, pochi giorni prima dell’invasione). Secondo Volodin, c'è una norma nella Repubblica di Donetsk che «sarebbe giusto mantenere» e particolarmente importante in tempi di guerra: la pena capitale. «Ogni giorno assistiamo ai crimini contro l’umanità commessi dal regime neonazista di Kiev, bombardando aree residenziali, ospedali, reparti maternità, asili, scuole», ha scritto Volodin, «muoiono anziani, donne, bambini». «Chi dà l’ordine di sparare sui civili e di giustiziarli deve capire che sta commettendo un crimine e che la pena sarà la più severa. La pena di morte è la punizione che meritano questi fascisti», ha concluso il numero uno della Duma.
7.11 Quattro civili sono morti nei bombardamenti russi che hanno colpito nella notte la città di Apostolove, nella regione dell’Ucraina orientale di Dnipropetrovsk. «Apostolove è stata colpita dal fuoco nemico. Quattro persone sono state uccise», ha scritto il sindaco Andriy Osa su Telegram, riportato da Ukrinform, avvisando gli abitanti di non toccare oggetti metallici rimasti a terra dopo le esplosioni In nottata gli attacchi russi hanno colpito nella stessa regione anche i distretti di Kryvyi Rih e Synelnykove.
1.05 La guerra in Ucraina è giunta a una fase cruciale che potrebbe determinare l’esito a lungo termine del conflitto. È quanto hanno riferito più fonti vicine all’intelligence statunitense e occidentale, secondo quanto riporta la Cnn che sottolinea anche come questo momento cruciale potrebbe costringere a prendere una decisione difficile anche i governi occidentali, che finora hanno offerto sostegno all’Ucraina a un costo sempre maggiore per le loro economie e per le scorte nazionali di armi. Secondo un alto funzionario della difesa statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd Austin sarebbe pronto a guidare un gruppo di lavoro di quasi 50 Paesi per discutere della crisi. «Penso che si stia per arrivare al punto in cui una parte o l’altra avrà successo - ha detto un alto funzionario della Nato - O i russi raggiungeranno Slovyansk e Kramatorsk o gli ucraini li fermeranno qui. E se gli ucraini saranno in grado di tenere la linea qui, di fronte a questo numero di forze, sarà importante».
0.51 Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito che il Paese non dispone di una quantità sufficiente di moderni sistemi antimissile e che procrastinarne l’invio non può essere giustificato. In un video Zelensky ha rinnovato l’appello ai partner dell’Ucraina di fornire armi antimissile moderne e ha detto che questa settimana ci saranno molti colloqui importanti con politici non solo europei che sono in grado di fornire a Kiev un sistema antimissile moderno. «Anche se ogni giorno che passa i missili moderni in Russia sono sempre meno, l’Ucraina ha bisogno di tali sistemi. Perchè la Russia ha ancora abbastanza missili di tipo sovietico, che sono ancora più pericolosi. Sono molto meno precisi e quindi molto più pericolosi per gli obiettivi civili e i normali edifici residenziali», ha detto Zelensky.
0.02 L’Ucraina ha bisogno di «più armi pesanti». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in visita nei Paesi Bassi. Stasera Stoltenberg ha partecipato ad una cena di lavoro ospitata dal primo ministro olandese, Mark Rutte, e dal premier della Danimarca, Mette Frederiksen, presso il Catshuis, all’Aia. Stoltenberg ha parlato in una conferenza stampa all’Aia dopo aver incontrato i leader di sette membri europei dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico alla vigilia di un importante vertice. La Nato ha iniziato a «intensificare» le forniture di armi a Kiev, ha aggiunto, osservando che gli ucraini «dipendono assolutamente da (queste forniture) per affrontare la brutale aggressione della Russia». Il Gruppo di contatto sull'Ucraina si riunirà mercoledì a Bruxelles con il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin per discutere se accelerare le consegne di armi, a margine di una riunione ministeriale della Nato nella capitale belga. L’Ucraina ha ripetutamente chiesto all’Occidente di fornire armi ed equipaggiamenti militari più avanzati per far fronte all’invasione russa e ha criticato alcuni Paesi europei per il loro ritardo. Alla vigilia del vertice, il primo ministro olandese Mark Rutte e la sua omologa danese Mette Frederiksen hanno ricevuto Stoltenberg e diversi leader europei, tra cui il capo del governo polacco Mateusz Morawiecki, il cui Paese confina con l’Ucraina. «Non abbiamo fatto abbastanza per difendere l’Ucraina, per sostenere il popolo ucraino, la sua libertà e la sua sovranità», ha detto Morawiecki nella stessa conferenza stampa di Stoltenberg. «Per questo vi esorto a fare molto di più per consegnare armi e artiglieria all’Ucraina. Ne hanno bisogno per difendere il loro Paese», ha detto, affermando che i Paesi occidentali rovinerebbero la loro «credibilità» se l'Ucraina perdesse contro la Russia. «Sarebbe un fallimento totale e un disastro per l’Unione Europea, per i nostri valori e per la Nato», ha dichiarato.
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