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Biden: «Faremo uscire il grano dall'Ucraina con i treni»

La guerra in Ucraina: ecco gli avvenimenti di oggi.

22.29  «Non diremo agli ucraini come negoziare, cosa o quando: saranno loro a fissare questi parametri": lo ha sottolineato il sottosegretario alla Difesa Colin Kahl, citato dal New York Times.

21.30  Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito l’importanza «vitale» di difendere il Donbass dall’aggressione russa, sottolineando che l’esito di questa battaglia darà indicazioni sul corso della guerra. «Resistere nel Donbass è fondamentale. E’ la chiave per decidere chi dominerà nelle prossime settimane», ha affermato nel suo discorso serale su Telegram.

19.36 Mosca limiterà l’accesso pubblico ad alcuni dati di bilancio governativi per proteggere il Paese da ulteriori sanzioni. Lo ha annunciato il ministero della Finanze russo, facendo riferimento alle «conseguenze negative» sull'economia russa delle misure restrittive adottate dall’Occidente in risposta all’invasione russa dell’Ucraina

17,31 «Stiamo lavorando a un piano per far uscire il grano dall’Ucraina via ferroviaria». Lo afferma il presidente degli Usa Joe Biden.

17.17 Le trattative tra Russia e Ucraina restano «in stallo». Lo afferma il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, citato dalle agenzie di Mosca, sottolineando che non c'è stato alcuno sviluppo dalla presentazione delle bozze di accordo dopo i colloqui di Istanbul. Al momento, ha ribadito, non c'è in programma alcun incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, anche se l’ipotesi non può essere esclusa per il futuro.

17.05 Anche dopo la fine della guerra, l'Ucraina dovrà essere pronta ad affrontare in qualsiasi momento una possibile invasione russa. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, parlando ai media danesi. «Ecco perché costruiremo il nostro Stato e ricostruiremo la parte di sicurezza del nostro Stato su tali principi. Saremo sempre pronti al rischio di un’invasione da parte russa», ha sottolineato il leader di Kiev, citato da Unian. Quanto ai colloqui, Zelensky ha ribadito che sono legati alla reale volontà di Mosca di arrivare a una tregua. «Dobbiamo sfruttare ogni opportunità per porre fine alla guerra, non importa quanto sia difficile», ha spiegato. Ma, ha aggiunto, «dipende dalla parte russa. se vedono uno sviluppo civile nel futuro o vogliono semplicemente essere un piccolo stato separato... senza una connessione con il mondo aperto, il mondo libero. Questa è una loro decisione»..

16.57 «Crediamo che Putin non abbia modificato i suoi obiettivi» in Ucraina e, quindi, «è probabile che abbia ancora gli occhi su una parte significativa del Paese, se non su tutto il Paese": lo ha detto il sottosegretario americano alla Difesa, Colin Kahl.

16.34 L’atteso meeting tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Joe Biden «non è ancora stato pianificato». Lo ha affermato il consigliere di Putin Yury Ushakov nel corso di un briefing a Mosca. «Nessuno nega che sia possibile - ha aggiunto - ma richiede delle condizioni appropriate e, cosa molto importante, una preparazione molto, molto meticolosa».

14.26 La produzione petrolifera sarà parte delle discussioni del viaggio di Joe Biden in Arabia Saudita: lo ha detto alla tv Msnbc John Kirby, nella sua nuova veste di dirigente alla Casa Bianca. Come anticipato nei giorni scorsi dai media, il presidente americano mira a convincere Riad ad aumentare la produzione di greggio per sostituire quello russo - sotto embargo occidentale - ridurne il prezzo della benzina e contenere l’inflazione.

13.54 Il Papa ha auspicato d’incontrare il patriarca di Mosca, Kirill, a settembre in Kazakistan in occasione del Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali, che si terrà a Nur-Sultan. «Spero d’incontrarlo in occasione di un’assemblea generale in Kazakistan, a settembre», ha dichiarato il Pontefice in un’intervista con i direttori delle riviste dei Gesuiti, che verrà pubblicata su La Civiltà Cattolica e anticipata da La Stampa.

13.48 L’Ucraina ha abbastanza munizioni ma ha bisogno di armi a lungo raggio: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un incontro stampa on-line organizzato dalla casa editrice danese Berlingske Media. «Abbiamo armi a sufficienza. Ciò che non abbiamo a sufficienza sono le armi che hanno una gittata per ridurre il vantaggio dell’equipaggiamento bellico della Federazione Russa».

13.39 I militari russi e le milizie della Repubblica popolare di Lugansk sono pronti ad effettuare l’evacuazione dei civili rifugiati nello stabilimento Azot a Severodonetsk, a partire da dalle 7 alle 19 (ora italiana) di domani. Lo ha annunciato Mikhail Mizintsev, capo del Centro nazionale per il controllo della difesa della Federazione Russa, il quale ha specificato che a chiedere l’apertura di un corridoio umanitario è stata Kiev che però vorrebbe l’evacuazione dei civili verso il territorio controllato dagli ucraini nella vicina Lysychansk. Lo riporta Ria Novosti. Il corridoio studiato da Mosca, invece, prevede il trasferimento in direzione Nord, verso la città di Svatovo nell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. «È impossibile organizzare un’uscita sicura dei civili verso Lysychansk perchè ieri i militari ucraini hanno fatto saltare in aria l’unico ponte sul fiume Seversky Donets verso Lysychansk», ha spiegato Mizintsev. Il rappresentante del ministero della Difesa ha, infine, invitato le «truppe ucraine e i mercenari stranieri» che si trovano nello stabilimento Azot a «fermare ogni ostilità e liberare i civili che stanno trattenendo», come anche a «fermare l’insensata resistenza e deporre le armi».

13.20 Nuovo scambio tra Mosca e Kiev di salme di soldati morti in guerra. Il governo ucraino ha fatto sapere di aver ricevuto i cadaveri di 64 soldati morti a difesa delle acciaierie di Mariupol in cambio dei resti di militari russi. Lo riferisce l’agenzia Ukrinform. «L'Ucraina ha recuperato le salme di 64 valorosi difensori di Azovstal», ha fatto sapere il governo. Azovstal, l’acciaieria rimasta assediata per mesi dalle truppe russe, fu l’ultimo punto della resistenza ucraina a Mariupol. Lo scambio, ha aggiunto il governo, ha avuto luogo nella regione di Zaporizhzhia, ma non è chiaro dove o quando. Per quel che si sa, ci sono già stati altri due scambi tra Kiev e Mosca, che hanno riguardato almeno 210 soldati ucraini morti.

13.12 Trentadue militari ucraini che si erano arresi alle truppe russe e si accingevano a raggiungerle portando bandiere bianche sono stati uccisi dai combattenti nazionalisti ucraini. Lo rende noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. Dopo aver condotto i preparativi antincendio per l’offensiva delle truppe russe nell’area dell’insediamento di Novomikhailovka, nella Repubblica popolare di Donetsk, più di 30 militari del 25esimo battaglione della 54esima brigata meccanizzata delle forze armate dell’Ucraina hanno deciso di deporre le armi e di arrendersi, ha spiegato il generale russo Igor Konashenkov. «Verso le 22 - ha precisato Konashenkov - i militari delle forze armate ucraine hanno iniziato ad avanzare con bandiere bianche verso le posizioni russe. In quel momento, un’unità del distaccamento nazionalista ucraina, arrivata al punto forte su veicoli blindati, ha aperto il fuoco incrociato contro i militari della 54esima brigata delle forze armate ucraine nella parte posteriore. Di conseguenza, sono stati feriti a morte e 32 militari ucraini sono stati uccisi».

12.46 «Il parere della Commissione europea sulla candidatura dell’Ucraina all’Ue non è stato ancora definito. Ieri c'è stata solo una riunione di confronto tra i commissari e il parere sarà espresso nella riunione del Collegio che si terrà venerdì». Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer.

 

 

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