Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina
21.56 Il presidente russo, Vladimir Putin, è gravemente malato di cancro e in Russia è già in corso un golpe per sostituirlo. Lo ha detto in una intervista a Sky News il capo dell’intelligence militare ucraina, generale Kyrylo Budanov. Quanto alla guerra, «ci sarà una svolta entro metà agosto e sarà finita entro la fine dell’anno», ha aggiunto Budanov.
20.52 Il governo ucraino intende armare un milione di concittadini per affrontare l’invasore russo. Lo ha scritto in un post su Facebook il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, precisando che il Paese sta entrando in una «nuova, lunga fase della guerra».
19.33 L’Ucraina ha firmato contratti per importare 420mila tonnellate di carburante che serviranno a coprire il fabbisogno del mese di maggio: lo ha annunciato la vice premier ucraina, Yulia Svyrydenko. Si tratta di due contratti: il primo prevede l’importazione di 300mila tonnellate di diesel, il secondo l’importazione di 120mila tonnellate di benzina.
18.45 Le autorità tedesche hanno sequestrato oggi nel porto di Amburgo uno yacht di lusso di Farkhad Akhmedov, imprenditore russo preso di mira dalle sanzioni europee. Lo riporta la Dpa.
Il «Luna» è il secondo yacht ad essere bloccato ad Amburgo, dopo il «Dilbar» un mese fa.
17.41 La Russia da domani sospenderà le forniture di elettricità alla Finlandia. Lo ha annunciato la compagnia che eroga il servizio.
16.46 L’Italia sostiene con forza l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Siamo ben lieti di accoglierli nell’Alleanza, un’Alleanza che ha garantito la pace per decenni», ha aggiunto il titolare della Farnesina parlando a margine del G7 in Germania.
14.59 «Il terzo decreto è pronto, credo che tra oggi e domani sarà in Gazzetta Ufficiale». Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario alla Difesa ed esponente di Forza Italia Giorgio Mulè. Ci saranno armi diverse da quelle inviate in passato? «C'è qualcosa di diverso ma assolutamente nulla che vada nella direzione di armi tremende come i carri armati». C'è chi ha scritto che vengono mandate mitragliatrici della seconda guerra mondiale. «No - ha detto Mulè a Rai Radio1 - posso assicurare che non mandiamo ciofeche né materiale obsoleto».
14.35 Le autorità russe raccomandano ai propri cittadini di non recarsi nel Regno Unito e annunciano che inaspriranno le condizioni per i cittadini britannici di ottenere un visto russo. L’iniziativa è stata presentata come una risposta alle azioni «ostili» di Londra. «A causa dell’evoluzione estremamente ostile del Regno Unito nei confronti del nostro Paese, consigliamo ai cittadini russi di evitare di recarsi in Gran Bretagna», ha indicato il ministero degli Esteri russo, in un comunicato denunciando le difficoltà per i russi di ottenere un Visto britannico.
14.22 «Alla ministeriale del G7 in Germania ho incontrato il collega ucraino Dmytro Kuleba». Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter, sottolineando che «l'Italia supporta l’Ucraina e continua a impegnarsi per dare linfa a un percorso diplomatico per raggiungere una pace duratura. L’Italia - ha ribadito - sostiene l’ingresso dell’Ucraina in Ue».
13.52 Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha esortato il presidente russo, Vladimir Putin, a un cessate il fuoco «quanto prima» in Ucraina, respingendo le accuse del leader del Cremlino sulla «diffusione del nazismo» nel Paese. Il cancelliere tedesco, si legge nel comunicato da Berlino al termine dei 75 minuti di colloquio tra i due leader, ha anche ricordato al presidente russo la «responsabilità speciale» di Mosca per l’approvvigionamento alimentare mondiale, «particolarmente sotto pressione a causa della guerra» in Ucraina.
13.15 «Se non possiamo esportare i prodotti agricoli che sono nei magazzini non avremo spazio per accogliere i nuovi raccolti e la crisi diventerà sistemica, un blocco totale della filiera ucraina. Non ce lo possiamo permettere e chiedo ai Paesi africani e asiatici di fare pressioni sulla Russia perché fermi la guerra e rimuova il blocco ai nostri porti». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a margine del G7.
12.48 «In stridente contrasto» con la prospettiva di essere «al servizio dell’incontro e della fratellanza» sono «i casi in cui l'aviazione viene usata come strumento di offesa, di distruzione, di morte». Così il Papa all’'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile. «Lo stiamo vedendo purtroppo anche in questa terribile guerra in Ucraina, segnata quotidianamente da bombardamenti aerei. Di fronte a questo desolante scenario, preme più forte al nostro cuore la speranza che i cieli siano sempre e soltanto cieli di pace, che si possa volare in pace per stringere e consolidare rapporti di amicizia e di pace. L'aviazione è amicizia, è incontro!».
12.44 Le sanzioni senza l’embargo al petrolio russo sarebbero una rottura nell’unità dell’Ue. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, parlando di un «momento critico». «Se questo pacchetto viene adottato senza un embargo petrolifero, credo che il presidente Putin possa festeggiare perché sarà il primo caso in cui l’unità dell’Unione europea sarà rotta a causa della posizione di un paese, l’Ungheria», ha sottolineato.
12.42 Kiev chiede al G7 di sequestrare gli asset russi e di utilizzarli per la ricostruzione dell’Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
12.41 Colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Scholz. Lo riferisce il Cremlino, secondo cui i due hanno parlato dell’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Putin - secondo quanto riporta il Cremlino citato dalla Tass - ha affermato che le discussioni tra Russia e Ucraina sono state «bloccate» da Kiev e ha denunciato «le pesanti violazioni del diritto internazionale da parte dei neo-nazisti ucraini». Il leader russo e quello tedesco avrebbero inoltre concordato di continuare le discussioni sull'Ucraina «attraverso vari canali».
11.58 Esplosioni sono state udite a Kiev. Lo riporta Ukraina 24 su Telegram.
11.40 Non c'è alcun piano per interrompere le forniture di gas alla Finlandia a partire da oggi: le notizie circolate sui media finlandesi sono «un’altra bufala»: lo ha reso noto oggi il Cremlino, secondo quanto riporta la Tass. Il giornale finlandese Iltalehti scriveva ieri che Mosca avrebbe potuto tagliare da oggi le forniture di gas alla Finlandia in seguito all’annunciata intenzione del Paese scandinavo di entrare nella Nato.
11.39 «Non c'è alcun progresso nella stesura di un possibile documento che Putin e Zelensky possano firmare. La Russia non è contraria ad un incontro tra i due presidenti ma è impossibile tenerlo senza adeguata preparazione». Lo dice il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalla Tass.
11.27 L’adesione della Svezia alla Nato ridurrebbe il rischio di un conflitto nell’Europa settentrionale: è quanto emerge dall’atteso rapporto del Parlamento di Stoccolma sul possibile ingresso del Paese nell’Alleanza.
11.15 La Russia ha attaccato una raffineria ucraina a Kemenchuk, nel centro del Paese, che secondo Mosca riforniva le truppe ucraine. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. Secondo il portavoce militare, la fabbrica, situata nella regione di Poltava, è stata colpita con armi di alta precisione. «Le strutture della fabbrica e i serbatoi di benzina e gasolio, destinati a rifornire l’esercito ucraino, sono stati distrutti».
10.29 «Questa è una questione di relazioni tra Kiev e l’Ue. Però ci sono forti dubbi sul fatto che questo desiderio da parte di Kiev sia innocuo». Lo ha detto il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, secondo quanto riporta Interfax, parlando a Dushanbe, in Tagikistan, in merito alle aspirazioni dell’Ucraina di entrare nell’Ue. «L'Ue - ha aggiunto - si è trasformata da una piattaforma economica costruttiva in un attore aggressivo e militante che ha dichiarato le proprie ambizioni ben oltre il continente europeo».
10.23 «Sull'invio delle armi» in Ucraina «ripeto quello che ho detto dall’inizio: c'è un diritto alla difesa armata in caso di aggressione, questo lo afferma anche il Catechismo, a determinate condizioni. Soprattutto quella della proporzionalità, poi il fatto che la risposta non produca maggiori danni di quelli dell’aggressione. In questo contesto si parla di 'guerra giustà». Così il cardinale Pietro Parolin. «Il problema dell’invio di armi si colloca all’interno di questo quadro. Capisco che nel concreto sia più difficile determinarlo, però bisogna avere alcuni parametri chiari per affrontarlo nella maniera più giusta e moderata possibile».
9.32 «Sono certo che raggiungeremo un accordo sull'embargo al petrolio russo». Lo ha detto l’Alto commissario per la politica estera Ue Josep Borrell al G7. «Dobbiamo rinunciare al dipendenza dal greggio di Mosca, se non ci sarà accordo al livello degli ambasciatori i ministri degli Esteri, lunedì prossimo, dovranno dare un nuovo impeto politico e io farò la mia parte», ha precisato.
9.31 «L’Ue darà un contributo ulteriore di 500 milioni di euro all’Ucraina per finanziare l’acquisto di armi». Lo ha detto l’Alto commissario per la politica estera Ue Josep Borrell al G7. «In tutto l’Ue contribuirà così con 2 miliardi di euro», ha aggiunto precisando che il denaro servirà per comprare «tank, munizioni, blindati, artiglieria pesante, tutto quello che serve per combattere questa guerra».
9.16 Mosca sta ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, dove sta perdendo terreno. Lo scrive il New York Times, citando funzionari ucraini e occidentali, evidenziando come si tratti della seconda maggior battuta d’arresto russa dal ritiro da Kiev del mese scorso. Secondo i funzionari, il Cremlino dovrebbe probabilmente reindirizzare le truppe verso sud-est, dove starebbe rafforzando la propria presenza a Izium, città a due ore da Kiev, catturata un mese fa, alle porte del Donbass.
8.53 Cosa accadrebbe se M5s e Lega dovessero votare no all’ingresso di Svezia e Finlandia? «Il percorso di allargamento della Nato è qualificante della politica estera di un Paese». Lo dice il responsabile Sicurezza del Pd, Enrico Borghi, a Radio Anch’io, su Rai Radio1.
7.56 Le forze ucraine continuano a respingere l’avanzata russa attraverso il fiume Siverskyi Donets, vicino a Bilohorivka, a est di Severodonetsk, nella regione orientale di Lugansk. Lo riferisce la Cnn citando immagini satellitari. Secondo l’intelligence britannica, i russi non sono riusciti a compiere progressi significativi.
7.53 «Il decreto interministeriale» sull'invio di armi all’Ucraina «è valido fino al 31 dicembre ed è sottoscritto, non solo dal ministro Guerini, ma anche dai ministri Franco e Di Maio. C'è una coralità in Consiglio dei ministri che porta a una condivisione delle scelte. Altra cosa è un percorso di confronto, di informative e dialettica nelle aule del Parlamento». Lo ha detto il responsabile Sicurezza del Pd, Enrico Borghi, a Radio Anch’io, su Rai Radio 1.
7.30 «Enrico Letta per Gazeta Wyborcza sull'idea di una Confederazione europea per l’Ucraina: non è una Unione Europea di seconda classe». Lo scrive su Twitter il corrispondente da Berlino del quotidiano polacco, Bartosz T. Wieliski, rilanciando l’intervista a Letta. Un tweet che il segretario del Pd ha condiviso sul suo profilo.
7.24 Le forze russe stanno intensificando le offensive su Izyum, nella regione orientale ucraina di Kharkiv, e a Severodonetsk, nella regione orientale di Luhansk, nel tentativo di spingersi verso Sloviansk e Kramatorsk, entrambe nella regione di Donetsk. Lo riferisce l’intelligence britannica, spiegando che l’obiettivo principale su questo asse è quello di circondare le forze ucraine isolandole dai rinforzi provenienti da Ovest.
3.10 «Nel loro desiderio di strangolare la Russia - afferma la Missione permanente della Federazione Russa presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra - le potenze occidentali sono pronte a tutto, compreso il risveglio del nazismo». La dichiarazione prende le mosse dalla decisione adottata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di aprire un’indagine su una serie di presunte violazioni da parte delle forze armate russe a Kiev, Chernigov, Kharkov e Sumy quando quelle aree erano controllate dall’esercito di Mosca tra la fine di febbraio e marzo. I diplomatici russi parlano di «isteria anti-russa, scatenata dagli occidentali» che «non ha nulla a che fare con una genuina preoccupazione per il destino dell’Ucraina stessa e del suo popolo».
0.29 La Russia ha distrutto 570 strutture sanitarie e 101 ospedali dall’inizio dell’attacco all’Ucraina. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, nel suo messaggio alla nazione in serata. Zelenzky ha aggiunto che nella giornata di ieri le forze russe hanno colpito anche alcune scuole.
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