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Nuovo raid aereo a Kharkiv con morti e feriti, l'Onu: «In Ucraina oltre 6 milioni di sfollati»

Gli aggiornamenti sulla guerra in  Ucraina.

22.34.  A Kiev, sono morte 228 persone, tra cui 4 bambini, dall’inizio dell’invasione russa: i dati sono dell’amministrazione cittadina, secondo cui i feriti sono oltre 900, tra i quali 16 bambini. Lo riferisce la stampa ucraina, aggiungendo che nella capitale sono state danneggiate 40 case, sei scuole e quattro asili dagli attacchi delle truppe russe.

22.22. Oltre 6.600 persone sono state evacuate dalle zone più a rischio dell’Ucraina nella giornata di oggi. Lo riporta il Kyiv Independent. Circa 4.128 persone, tra cui più di 1.100 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Zaporizhia. Quasi 1.820 sono state evacuate dall’Oblast di Kiev. In totale, otto dei 10 corridoi umanitari previsti hanno funzionato.

21.58. Un gruppo di 19 bambini, per lo più orfani, sono «in grave pericolo», bloccati in un sanatorio a Mariupol, la città ucraina assediata dalle forze russe. Lo hanno raccontato parenti e testimoni. Si tratta di bambini e adolescenti, tra i 4 e i 17 anni, che erano stati inviati nella clinica specializzata nel trattamento delle malattie polmonari dei minori prima dello scoppio dell’offensiva russa il 24 febbraio. Ora sono «in grave pericolo», i loro tutori non sono riusciti a riprenderli a causa dei combattimenti, ha raccontato un testimone che a sua volta si è rifugiato per un breve periodo nel sanatorio. I bambini vivono in scantinati ghiacciati perché i missili russi sono caduti non lontano dalla clinica negli ultimi giorni. «Non c’è riscaldamento, fa freddo. Una delle bambine, di circa otto anni, mi ha mostrato una lacerazione sul viso causata dal freddo», ha raccontato il testimone. Secondo lui, un pneumologo «eroico», un cuoco e due infermiere si prendono cura dei bambini, mentre la polizia locale porta loro del cibo, che viene cotto fuori sul fuoco vicino all’edificio del sanatorio. Ma il cibo potrebbe esaurirsi rapidamente.

21.32. I media ucraini riferiscono di bombardamenti su Kharkiv, con morti e feriti. Secondo l’Ukrainska Prava, che cita testimoni oculari, l’attacco avrebbe colpito alcuni edifici residenziali causando anche degli incendi. Secondo le informazioni del Centro medico di emergenza ci sarebbe anche un bambino tra le vittime.

21.11.  Boris Johnson è inciampato in una gaffe sulla guerra in Ucraina, ricevendo un’ondata di critiche, anche all’interno del suo partito. Il premier britannico, nel suo intervento alla conferenza di primavera dei Tory a Blackpool, ha affermato che è «l’istinto del nostro popolo, come quello del popolo ucraino, è scegliere la libertà», ed il voto sulla Brexit ne è stato «celebre esempio recente». Un esponente di rilievo del partito, Lord Barwell, non ha gradito, ed ha ricordato a Bojo che l’Ucraina sta cercando di entrare nell’Ue. «A parte il fatto che votare in un referendum libero ed equo non è in alcun modo paragonabile a rischiare la vita per difendere il proprio Paese dall’invasione, il fatto imbarazzante è che gli ucraini stanno combattendo per la libertà di aderire l’UE», ha scritto su Twitter.

20.34. Vladimir Putin è sano di mente, sta bene fisicamente, anzi «in forma più che mai», almeno a sentire il suo più stretto alleato europeo, il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko. Lukashenko ne ha parlato in un’intervista a un’emittente giapponese, il giorno dopo quello in cui Putin è apparso allo stadio di Mosca: il capo del Cremlino tornava in pubblico per la prima volta dopo tantissimo tempo ed è sembrato zoppicare leggermente mentre si allontanava lentamente dal palco alla fine del suo discorso.

20.14. Dall’inizio della invasione russa, lo scorso 24 febbraio, nella capitale Kiev sono stati uccisi 228 civili, fra i quali anche 4 bambini. Lo hanno comunicato le autorità della città di 3 milioni di abitanti. Secondo il consiglio cittadino, oltre 900 cittadini sono stati feriti, fra i quali 16 bambini. Quanto agli edifici danneggiati dai bombardamenti, sono circa 40 di abitazioni, sei scuole e 4 asili.

19.46.  Secondo l’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dovrebbe visitare l’Ucraina quando il 24 marzo verrà in Europa per il vertice della Nato a Bruxelles e per partecipare a una riunione del Consiglio europeo. «Perché no, mio caro amico, ottimo amico dell’Ucraina, Joe Biden, il leader mondiale, che ora dimostra la sua leadership, perché non viene a trovarci qui la prossima settimana in segno di solidarietà?» ha detto Poroshenko, parlando con la Cnn a Kiev con indosso un giubbotto militare e affiancato da soldati. «Sarebbe un passo estremamente importante, una dimostrazione, il mondo intero è insieme a noi contro la Russia», ha aggiunto Poroshenko, che ha anche definito il presidente russo Vladimir Putin, come riferisce Cnn online, un «pazzo maniaco» e ha detto che gli ucraini hanno «un’unità a prova di proiettile».

19.22. Sono 3,3 milioni i profughi che hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio scorso. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’agenzia Onu per i rifugiati, che cita il Global Protection Cluster, si stima inoltre che 6,48 milioni di persone siano sfollate all’interno del Paese e che oltre 12 milioni di persone siano bloccate nelle aree colpite. Per quanto riguarda l’Italia, dove prima della crisi vivevano circa 23 mila ucraini, finora sono arrivati 53.669 rifugiati, soprattutto in bus, furgoni e auto private.

18.47. Dall’inizio di quella che Mosca chiama «operazione militare speciale» in Ucraina, l’esercito russo ha già distrutto 201 droni e 1.443 tanks ucraini, oltrea ad altri veicoli militari. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo.

18.13. Sono 190 mila i civili che sono riusciti a fuggire dalle zone dei combattimenti in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo ha reso noto la vice primo ministro, Iryna Vereshchuk, la quale in mattinata aveva detto che, per la giornata odierna, erano che stati concordati con i russi 10 corridoi umanitari: uno dalla città portuale assediata di Mariupol, alcuni nella regione di Kiev ed altri nella regione di Luhansk. Nel pomeriggio, riferisce l’agenzia Reuters, Vereshchuk ha spiegato che i corridoi sono tutti operativi tranne quello da Mariupol, dove i russi non consentono ai pullman di passare.

17.44. «Le continue e ripetute provocazioni delle autorità russe al governo italiano, compresa quella a Lorenzo Guerini, non ci meravigliano più». Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter.
«Il governo russo, invece di trascorrere le giornate minacciando, fermi la guerra in Ucraina che sta causando la morte di civili innocenti», aggiunge.

17.12. Maxim Bondarenko, presidente della regione ucraina di Primorsko-Akhtarsk, ha annunciato sul suo canale Telegram l’uccisione del maggiore Sergei Volynets, il comandante dell’unità dell’aviazione russa responsabile dei bombardamenti aerei sull'Ucraina. Secondo Bondarenko, Volynets, che aveva già combattuto in Georgia e in Siria, è stato eliminato lo scorso 17 marzo. Non ci sono conferme indipendenti dell’informazione.

16.52. Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo». Lo dichiara il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

16.32. Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, criticando la linea dell’Italia nella guerra in Ucraina in un’intervista all’agenzia Ria Novosti, definisce il ministro della Difesa Lorenzo Guerini «Uno dei principali falchi e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano».

16.19. La guerra della Russia in Ucraina è guidata da una «follia devastante» e la Svizzera è pronta a pagare il prezzo per la difesa della libertà e della democrazia, ha affermato sabato il presidente svizzero Ignazio Cassis.
La Svizzera ha deciso di imporre alla Russia le stesse sanzioni dell’Unione Europea, ma Cassis ha precisato che la neutralità del suo Paese non è in discussione. Ma - ha detto, secondo quanto riportano i media internazionali - il Paese non poteva semplicemente restare a guardare un «confronto tra democrazia e barbarie» ed era pronta a subire un duro colpo economico. «Il 24 febbraio il volto del mondo è cambiato, e non in senso positivo. Dobbiamo difendere valorosamente e instancabilmente la libertà e la democrazia. Questo ha un prezzo. Un prezzo che la Svizzera è pronta ad assumersi», ha aggiunto secondo quanto riporta il quotidiano Le Temps: «Questa guerra è guidata da una follia devastante che frantuma tutti i principi e i valori della nostra civiltà».

15.32. Nuovo allarme anti-aereo a Leopoli, il secondo nel giro di poche ore. Le sirene hanno suonato alle 14.15 circa, ora locale e in città è di nuovo scattata la corsa al rifugio più vicino.

14.47.  Mosca dice basta alle sanzioni e avverte l’Italia che se ci saranno altre sanzioni contro la Russia le «conseguenze potrebbero essere irreversibili».

14.30. Vladimir Putin ha commesso un «errore catastrofico» invadendo l’Ucraina. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico, Boris Johnson, alla conferenza del partito conservatore a Blackpool. «Ogni giorno in cui l’eroica resistenza dell’Ucraina continua, è chiaro che Putin ha commesso un errore catastrofico», ha detto Johnson, che ha respinto la tesi russa secondo cui l’intervento sia stato legato al timore che Kiev aderisse alla Nato. Per il premier britannico, «Putin aveva paura dell’Ucraina, perchè in Ucraina hanno una stampa libera. E in Ucraina hanno avuto elezioni libere e ogni anno l’Ucraina è progredita, non sempre facilmente, verso la libertà, la democrazia e l’apertura dei mercati, temeva l’esempio ucraino e temeva l’implicita critica a se stesso». «Nella Russia di Putin, vieni incarcerato per 15 anni solo per aver definito un’invasione un’invasione. E se ti opponi a Putin alle elezioni, vieni avvelenato o fucilato», ha proseguito Johnson, secondo il quale il presidente russo si è sentito minacciato dall’Ucraina perché i due paesi sono stati «così storicamente vicini».

14.08.  Nella regione di Kiev, un colpo di mortaio contro il villaggio di Makariv ha ucciso sette persone e ferito altre cinque. Lo ha riferito il servizio stampa della polizia della regione di Kiev citato da Unian. «Gli occupanti hanno sparato con artiglieria pesante contro insediamenti nella regione di Bucha. A seguito dei bombardamenti nemici di Makariv, sette civili sono stati uccisi. Cinque
persone sono rimaste ferite e sono in ospedale», si legge nella nota della polizia.

13.30  Il presidente russo, Vladimir Putin, ha evidenziato in un colloquio telefonico con il premier lussemburghese come sia «inaccettabile» la natura «dell’attività militare biologica degli Usa in Ucraina": lo rende noto il Cremlino.

12.50 E’ rientrato da poco a Sigonella, secondo il tracciato di Flightradar, un drone non armato Global Hawk da ieri in missione di sorveglianza nel cielo intorno all’Ucraina. Decollato al mattino, il drone ha sorvolato a lungo il Mar Nero, per poi spostarsi al confine tra Polonia e Bielorussia. I Global Hawk possono restare in volo per circa 30 ore.

11.51  Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, ha affermato che, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, le forze di Mosca hanno distrutto 196 droni ucraini; 1.438 carri armati e veicoli corazzati; 145 lanciarazzi multipli; 556 sistemi di artiglieria da campo e mortai e 1.237 veicoli militari speciali.

11.26 E’ rientrato dopo poco meno di mezz'ora l’allarme anti-aereo suonato a metà mattinata a Leopoli. Al momento non si registrano esplosioni o attacchi missilistici in città. I residenti sono usciti dai propri rifugi e le strade del centro storico cittadini sono tornate a popolarsi.

10.25 «Nell’attuale situazione le Sue accorate invocazioni contro la guerra assumono la veste di un appello - rivolto soprattutto a coloro che hanno in mano i destini di così tante vite umane - affinché si ritrovino le ragioni del dialogo e si ponga fine a una situazione gravissima e inaccettabile che mette a repentaglio la sicurezza e la stabilità globali». Così Sergio Mattarella in un messaggio a Papa Francesco in occasione de «IX anniversario della solenne inaugurazione del Pontificato», sottolineando come la “sollecitudine» del Pontefice sia «un punto di riferimento per far prevalere le ragioni della pace».

09.45 L'esercito russo ha annunciato  di essere riuscito ad entrare nel centro della città di Mariupol  insieme alle truppe della "repubblica" separatista di Donetsk. La presa di Mariupol rappresenterebbe una svolta importante nella guerra e consentirebbe alla Russia di garantire la continuità territoriale tra le sue forze provenienti dalla Crimea annessa (sud) e le truppe del Donbass (est).

08.05  Le forze russe hanno lanciato un missile balistico ipersonico Kinzhal che ha distrutto un ampio deposito di munizioni sotterraneo delle truppe ucraine a Deliatyn, nella regione sud-occidentale di Ivano-Frankivsk. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca.

06.55  In un video messaggio postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto colloqui significativi di pace e sicurezza "senza indugio" con Mosca, che invece chiede un testo su cui discutere come condizione essenziale per un vertice con Putin. Un incontro, per il presidente ucraino, "è l'unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori", sulla scia della sua invasione.

06.51 L’Ucraina afferma di aver distrutto 12 tra velivoli e missili russi. Lo riferisce la Bbc, sostenendo di non poter verificare in modo indipendente le informazioni. Secondo le forze armate ucraine le difese aeree hanno distrutto due aerei, tre elicotteri, tre droni e quattro missili da crociera. Colpito anche per la sesta volta l’aeroporto di Chornobaivka, dove la Russia ha piazzato parte della sua flotta aerea.

L’intesa resta lontana

La speranza è che gli spiragli degli ultimi giorni si trasformino presto in un reale accordo per il cessate il fuoco e la fine dei bombardamenti russi sulle città dell’Ucraina. Ma il clima resta teso e, fuori dal tavolo delle trattative, il botta e risposta tra i negoziatori sembra dimostrarlo, e indica come la strada verso la pace sia ancora in salita.
Così Vladimir Medinsky, che guida la delegazione russa, spiega come Mosca e Kiev siano a metà del lavoro sul cruciale nodo della smilitarizzazione dell’Ucraina, e che le posizioni sulla neutralità di Kiev e la sua rinuncia alla Nato sono adesso più vicine. Ma allo stesso tempo ribadisce con forza come sul Donbass non si tratta: «Su questo non torneremo mai indietro».
L’uscita però non è piaciuta a Kiev. Così la replica da parte di Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente Voldymyr Zelensky e capo dei negoziatori ucraini, è arrivata a stretto giro di posta su Twitter. «Le dichiarazioni della parte russa sono solo loro richieste», ha chiarito: «Le nostre posizioni restano le stesse: cessate il fuoco, ritiro delle truppe e rigide garanzie di sicurezza con formule specifiche». Rincara la dose Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente Zelensky: «Sia chiaro, non ci arrenderemo mai». E se da una parte «i negoziati continuano, in videoconferenza, e si svolgono più volte al giorno», dall’altra «ci sono tante informazioni che arrivano e un pò di confusione in proposito».
L’obiettivo per arrivare davvero ad un accordo resta comunque quello di arrivare ad un incontro tra il presidente Zelensky ed il presidente Putin». «Tutto dipenderà dalla modalità del documento, su cui dobbiamo ancora concordare», ha fatto eco da Mosca il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov. Intanto sul suo canale Telegram il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino Oleksiy Arestovych afferma come la «fase attiva» della guerra dovrebbe concludersi in due, tre settimane, dicendosi certo che «se i russi dovessero aggiungere alcune riserve da qualche parte, provare ad andare all’offensiva, finirà comunque con la loro sconfitta». Ecco allora che «a metà aprile, o alla fine di aprile, i residenti di Kiev che se ne sono andati potranno tornare a casa».

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