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Ucraina, Biden blocca l'import di petrolio russo. Mosca dichiara la tregua: riaperti i corridoi umanitari

Gli aggiornamenti in tempo reale sulla guerra in Ucraina.

22.42. Gli Usa si sono detti «sorpresi» dalla proposta della Polonia di consegnare  loro i caccia Mig-29 che l’Ucraina ha chiesto. «Non ci avevano consultato prima e credo che si tratti di un annuncio a sorpresa da parte dei polacchi», ha affermato la numero tre della diplomazia americana, Victoria Nuland, durante un’audizione parlamentare.  Entrando nel merito della proposta, Nuland ha poi spiegato: «Ci sono diversi fattori da prendere in considerazione e vi sono pareri divergenti fra i nostri alleati e anche in seno al governo».

21.51. Coca-Cola sospende le attività in Russia. Lo annuncia la società in una nota, sottolineando che "continuerà a monitorare la situazione».  Anche Starbucks sospende tutte le
attività in Russia, incluse le forniture di prodotti. Mentre Shopify sospende le sue operazioni nel Paese e nella Bielorussia.

20.48. La Russia dichiara una nuova tregua temporanea, a partire dalle 10 ora locale di domani, mercoledì 9 marzo, per consentire corridoi umanitari. Ce ne saranno a Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol 

19.56.  Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto che introduce il divieto di import e export di alcuni prodotti e di materie prime. Il provvedimento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022 e riguarderà soltanto le importazioni e le esportazioni con alcuni Paesi, che saranno resi noti dal governo russo.  Il divieto sarà «sulle esportazioni fuori dalla Federazione Russa e/o sulle importazioni nella Federazione Russa di prodotti e/o materie prime secondo le liste predisposte dal governo russo».

18.50. Dura presa di posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videocollegamento con la Camera dei Comuni britannica: "La Nato non si è comportata come doveva nella sua risposta dopo l'attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e nel non imporre una no-fly zone sui cieli dell'Ucraina. Finora - ha aggiunto - nel conflitto in Ucraina sono stati uccisi oltre 50 bambini".

17.50. "Tiranni come Putin non saranno in grado di usare i combustibili fossili come armi contro altre nazioni". Lo ha detto il presidente Joe Biden, annunciando il blocco alle importazioni di petrolio russo. Riprendendo le parole della sua portavoce, pronunciate ieri nel breafing quotidiano, il presidente ha ribadito che non c'è una riduzione nella produzione interna di petrolio.
Gli Stati Uniti, ha spiegato, stavano già «avvicinando i livelli record di produzione di carburante e gas». «Questa crisi - ha aggiunto - ci ricorda in modo chiaro che per proteggere la nostra economia sul lungo periodo dobbiamo diventare indipendenti dal punto di vista energetico». «Questo - ha concluso - deve motivarci ad accelerare la transizione all’energia verde».

16.29. Parigi e Berlino provano a coinvolgere Pechino: il presidente cinese Xi Jinping "deplora" la guerra ma invita alla moderazione sulle sanzioni.

15.55. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta apre a compromessi sul futuro status di territori come Crimea e Donbass, pur rifiutando ultimatum da Vladimir Putin, Mosca viola ancora i corridoi umanitari e minaccia lo stop di gas all'Europa all'ipotesi di un embargo al petrolio russo.

14.40. Zelensky apre alla possibilità di trovare un compromesso sui territori del Donbass e della Crimea, ma tiene il punto. L'Ucraina non si arrenderà a Mosca. Poi denuncia promesse non mantenute dell'Occidente e usa toni duri anche nei confronti del Comitato internazionale della Croce Rossa che starebbe vietando di usare il suo emblema sui veicoli delle missioni umanitarie. Da Kiev un nuovo appello alla comunità economica globale ad astenersi da affari con Mosca. Shell oggi ha annunciato che non acquisterà più barili di petrolio dalla Russia.

13.14 Si è aggravato il bilancio delle vittime del bombardamento notturno di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina: secondo le autorità regionali, sono stati recuperati «i corpi di 21 persone, compresi due bambini». In precedenza era stata data notizia di 9 civili uccisi.

12.43 «La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l’evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione del CICR (Comitato internazionale della Croce Rossa, ndr). Un bambino è morto di disidratazione ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: Russia, lascia andare la gente!», ha scritto oggi il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un tweet.

11.53 La Russia sta violando le condizioni di cessate il fuoco per il corridoio umanitario a Mariupol, nel sud dell’Ucraina. E’ quanto sostenuto dal ministero della Difesa di Kiev, secondo cui le truppe di Mosca hanno «lanciato un attacco in direzione del corridoio umanitario».

11.25 «Possiamo discuterne e raggiungere un consenso su come questi territori continueranno a vivere": lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla AbcNews, rispondendo a una domanda sulle richieste avanzate dal presidente russo Vladimir Putin riguardo alla riconoscimento della Crimea in Russia e dell’indipendenza delle due repubbliche del Donbass. «Per me è importante sapere come la gente che vuole essere parte dell’Ucraina vivrà in questi territori. La questione è più complicata del semplice riconoscerle», ha sottolineato, ribadendo che «questo è un ultimatum e noi non siamo pronti per gli ultimatum».

11.06 «Ferma lo spargimento di sangue»: l’ex presidente filorusso dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, chiede all’attuale numero uno, Volodymir Zelensky, di «mettere da parte l’orgoglio» e di fermare la guerra «ad ogni costo». L’appello è contenuto in una lettera pubblicata dai media russi, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. «Voglio fare una richiesta, in modo presidenziale e anche un pò paterno, a Zelensky», ha detto l’ex presidente. «Volodymir, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l’eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all’ultimo ucraino». (

10.54  «Alle 9:30 (le 8:30 in Italia) oltre 150 persone erano state evacuate» questa mattina da Kiev e le “operazioni sono in corso“: lo ha detto il governatore della regione della capitale, Oleksiy Kuleba. Lo riportano i media internazionali.

9.55 Le forze armate russe hanno confermato di aver dichiarato un cessate il fuoco e di aver aperto i corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol a partire dalle 10, ora di Mosca (le 8 italiane). Lo riporta l’agenzia Interfax. «Per una evacuazione sicura dei civili da aeree popolate, viene dichiarato un cessate il fuoco e sono aperti corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, e Mariupol dalle 10 di oggi», ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

9.21 «Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale»: lo ha detto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un’intervista al programma World News Tonight della ABC. Zelensky afferma inoltre che il presidente russo Vladimir Putin è un criminale di guerra: «Tutti coloro che sono venuti sulla nostra terra, tutti coloro che hanno dato gli ordini... sono tutti criminali di guerra».

9.19 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha richiamato in patria i peacekeeper impegnati in missione di pace nel mondo per «rafforzare l’esercito» che combatte «l'aggressione russa». Lo ha riferito l’ufficio del leader di Kiev.

8.51 Un corridoio umanitario per permettere l’evacuazione dei civili verrà aperto a breve nella città di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina. Lo ha annunciato la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, precisando che il primo convoglio prenderà avvio alle 10 del mattino ora locale (le 9 in Italia) e verrà seguito dalla «popolazione locale con i propri mezzi». Il ministero della Difesa russa già ieri sera aveva annunciato l’imposizione di un 'regime di silenziò (la formula usata da Mosca per descrivere un cessate il fuoco) dalle 10 del mattino ora di Mosca (le 8 in Italia) e l’apertura di corriodoi umanitari a Kyiv, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol.

8.29 Almeno 9 persone, tra cui due bambini, sono morte in un attacco aereo russo contro Sumy, 350 km a est di Kiev. Lo ha riferito il servizio di soccorso ucraino su Telegram, precisando che l’attacco contro «edifici residenziali» è avvenuto nella notte. La città, vicino al confine russo, è da giorni teatro di pesanti combattimenti.

8.02 L’avanzata delle truppe russe in Ucraina ha rallentato «notevolmente» e i soldati sono «demoralizzati». Lo ha riferito il capo di Stato maggiore dell’esercito ucraino, sottolineando in particolare la resistenza incontrata dai russi a Chernihiv e nei sobborghi di Mykolaiv. «Gli invasori continuano l’offensiva ma il ritmo dell’avanzata delle truppe ha rallentato notevolmente. Sono demoralizzati e tendono sempre più al saccheggio e alla violazione del diritto internazionale umanitario», si legge nella nota.

6.45 La Russia ribadisce di essere pronta al cessate il fuoco per consentire i corridoi umanitari in Ucraina dalle ore 10 di Mosca (le ore 8 italiane) di oggi. Lo riferisce la Bbc citando media statali russi, che riportano dichiarazioni ufficiali del Ministero della Difesa. I cessate il fuoco locali interesseranno le città di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol.

6.33. I servizi di intelligence ucraini affermano di aver ucciso a Kharkiv il generale russo Vitaly Gerasimov, vicecomandante della 41/ma Armata interforze russa, durante un combattimento a Kharkiv. La notizia,a la cui veridicità non può essere verificata in modo indipendente, è rilanciata da vari social ucraini, compreso il Kyiv Independent su un tweet, in cui si dice che Gerasimov era stato decorato per aver conquistato la Crimea. Il generale Gerasimov, 45 anni, che era capo di stato maggiore della 41/ma Armata, ha partecipato alla Seconda guerra in Cecenia e alle operazioni militari russe in Siria, oltre che all’annessione della Crimea nel 2014. Il ministero della Difesa di Kiev - la cui sezione intelligence ha dato la notizia - ha affermato di aver anche intercettato spezzoni di conversazione in cui la morte del gen. Gerasimov veniva confermata da un ufficiale dell’Fsb, il servizio di sicurezza russo, e nella quale i due interlocutori lamentavano che le conversazioni criptate con il sistema ‘Erà non funzionano in territorio ucraino.

6.23 Forti esplosioni sono state udite ieri sera (7 marzo) nella città portuale di Odessa. Lo riferisce il corrispondente della Bbc. «Abbiamo appena sentito tre o quattro forti esplosioni provenire da ovest. Ci è stato detto che era il sistema di difesa ucraino che abbatteva i missili russi in arrivo lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui».

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