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Il cordoglio del mondo del calcio: «Ciao Gianluca, non ti dimenticheremo mai»

Numerosissime le reazioni e i messaggi di cordoglio del mondo del calcio alla notizia della morte di Gianluca Vialli. Proponiamo alcuni messaggi.

Gravina: «Lascia un vuoto incolmabile»

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina: «Sono profondamente addolorato. Ho sperato fino all’ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, eppure mi conforta la certezza che quello che ha fatto per il calcio italiano e la maglia azzurra non sarà mai dimenticato. Senza giri di parole: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane».

Infantino: «Perdiamo uno dei sorrisi più belli»

Gianni Infantino, presidente della Fifa: «Il calcio perde uno dei suoi sorrisi più belli e positivamente contagiosi, quello di Gianluca Vialli. Il sorriso di chi ha giocato e allenato. Il sorriso di chi ha vinto, trascinando nella propria felicità i piccoli che stavano diventando grandi, come ai tempi della Sampdoria. Il sorriso mantenuto nonostante la malattia, durante la sua ultima esperienza con la Nazionale italiana». Secondo il presidente Fifa, «Vialli è stato un grande calciatore e un uomo intelligente. Un giorno mi ha visto palleggiare e mi ha detto: “Gianni, diciamolo, non sai palleggiare. Ti insegno io”. E, di nuovo, ha sorriso. È giusto ricordarlo così, attraverso la sua espressione felice. È stato un grande, perché si divertiva e faceva divertire tutti noi. La sua passione è stata la definizione più bella del calcio. Un abbraccio enorme alla famiglia e agli amici».

La Juventus «Fu amore a prima vista»

La Juventus: «Ciao Gianluca». Il saluto accompagna la foto dell’ex calciatore che alza al cielo la Champions League, dopo la vittoria nella finalissima del maggio 1996 contro l’Ajax. Il club poi ha diffuso una nota ufficiale: «Che tristezza infinita, Gianluca: Oggi, 6 gennaio 2023, arriva la notizia che speravamo di non ricevere mai. Ci lascia un campione, anzi, una leggenda, un grande uomo, un pezzo di noi e della nostra storia». La Juventus ricorda i primi giorni. «Siamo stati con te da sempre, Gianluca: da quando arrivasti nel 1992 e fu amore a prima vista, eri uno dei primi tasselli di una Juve che sarebbe tornata, proprio con te, in cima all’Europa e di te abbiamo amato tutto, ma proprio tutto: il tuo sorriso, il tuo essere contemporaneamente campione e leader, in campo e in spogliatoio, il tuo essere adorabilmente guascone, la tua cultura, la tua classe, che dimostrasti fino all’ultimo giorno in bianconero». Con la maglia della Juve ha scritto pagine indelebili: «I nostri momenti più belli di quegli anni portano inevitabilmente a qualcosa che ti racconta - la rassegna dei gol più pesanti - quell'esultanza, alla rimonta completata contro la Fiorentina nel 1994, quando tutto lo stadio era avvolto da un boato e tu no, prendesti la palla e dicesti “Andiamola a vincere”. E sappiamo come andò a finire. Quella Coppa, che alzasti al cielo in una notte tiepida di Roma, intervallando con quell'attimo infinito un pianto dirotto che iniziò al momento del rigore decisivo. E quel pianto era il nostro: dolcissimo, inarrestabile». Ora il club si unisce nelle lacrime per la sua scomparsa: «E poi negli ultimi anni, combattendo con te l’ultima battaglia, commuovendoci con te quando, in forma eccellente, alzavi la Coppa dell’Europeo, guarda caso a Londra, nel 2021 - conclude il club - e anche allora, quella Coppa la alzavamo insieme, dopo tanto tempo. Sempre con te abbiamo sofferto, vissuto l’ansia di queste ultime settimane. E di nuovo, alla fine, ci è toccato piangere, ma questa volta non di gioia».

La Sampdoria: «Sei stato il nostro eroe»

La Sampdoria lo ricorda con un lungo messaggio dai numerosi passaggi toccanti: «Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo da uomo»; «Sei stato il nostro eroe»; «Forte e bellissimo»; «Centravanti implacabile»; «In tre parole: uno di noi». La Sampdoria è la squadra che ha visto sbocciare Gianluca Vialli, poi in coppia anche con Roberto Mancini. Vialli per la Samp è praticamente la Samp. Con Mancini ha costituito un formidabile storico attacco, i gemelli del gol, lo stesso appellativo che quindici anni prima era stato coniato per la coppia d’oro del Torino, Pulici e Graziani. «C'è già chi ti immagina tra Paolo (Mantovani, il presidente di allora, ndr) e Vuja (Vujadin Boskov, l’allenatore dello scudetto, ndr) - scrive la società blucerchiata - felici di riabbracciarti ma altrettanto stupiti di rivederti così presto. Sì, presto Luca. Troppo presto. Dicono che non si sia mai pronti per salutare un compagno di viaggio e, purtroppo, è davvero così. Il tuo compagno di viaggio - come avevi deciso di chiamarlo - ti ha fatto scendere dal treno a 58 anni, strappando infame il tuo biglietto per nuovi orizzonti e traguardi. Un biglietto per la vita che, in fondo, valeva un po’ per tutti i tifosi blucerchiati. Di strada insieme ne abbiamo fatta parecchia, crescendo e cercando, vincendo e sognando. Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo uomo. Ti ricorderemo ragazzo e centravanti implacabile, perchè gli eroi son tutti giovani e belli e tu, da quell'estate 1984, sei stato il nostro eroe. Forte e bellissimo, con quel 9 stampato sulla schiena e il tricolore cucito sul cuore. Condottiero della Sampdoria più forte, in coppia là davanti con il tuo gemello Bobby Gol. In tre parole: uno di noi».

«Una percezione rimasta tale dopo aver salutato in lacrime Genova e la Sud. Proprio così: pur alzando trofei in giro per l’Europa con colori, tute e abiti differenti, Gianluca Vialli era sampdoriano e i sampdoriani erano con Gianluca Vialli. Con te, nella vittoria e nella sconfitta - aggiunge la Samp - nella salute e nella malattia. A Berna come a Goteborg, a Marassi il 19 maggio 1991 come a Wembley un anno e un giorno più tardi. O come ancora a Wembley ma nel luglio 2021: c'eravamo tutti in quell'abbraccio al Mancio, in quel pianto a dirotto che non dimenticheremo mai». E ancora, aggiunge la società tracciando il profilo del giocatore fra curiosità e prodezze che lo hanno contraddistinto, «Non dimenticheremo i tuoi 141 goals, le tue rovesciate, le tue maglie in cashmire, il tuo orecchino, i tuoi capelli biondo platino, il tuo bomber degli Ultras. Ci hai dato tanto, ti abbiamo dato tanto: sì, è stato amore, reciproco, infinito. Un amore che non morirà, oggi, con te. Continueremo ad amarti e adorarti perché - lo sai bene del resto - tu sei meglio di Pelè. E perché, nonostante tutto, la nostra bella stagione è destinata a non finire mai. Continuerà a brillare in quel cielo cerchiato di blu su cui tu, Luca, hai firmato per sempre. “Per chi?”. “Per noi!”». Alla moglie Cathryn, alle figlie Olivia e Sofia e a tutta la famiglia Vialli, conclude la Sampdoria, «le più sentite condoglianze da parte della società».

La Cremonese: «Resterai un esempio indelebile»

La Cremonese: «Resterai un esempio indelebile della nostra essenza, Luca Vialli».

Il Chelsea: «Una leggenda»

Il Chelsea: «Mancherai a tanti. Una leggenda per noi e per tutto il calcio. Riposa in pace, Gianluca Vialli».

Gli altri club

Il Genoa: «Ciao Gianluca. Avversario leale, campione da ammirare in campo e nella vita».

La Roma ha voluto ricordare Vialli con un minuto di silenzio, prima dell’allenamento di oggi a Trigoria. «Siamo tristi, Gianluca. Le nostre condoglianze alla famiglia», ha poi scritto
José Mourinho sui propri social.

Il Napoli: «Aurelio De Laurentiis e tutto il Napoli si uniscono al dolore della famiglia e del mondo dello sport per la scomparsa di Gianluca Vialli indimenticabile campione ed esempio di grande spessore umano».

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