L’Atalanta batte di misura la Fiorentina e mantiene in condominio col Napoli la testa della classifica (con la migliore striscia iniziale della sua storia) nella giornata contrassegnata dall’esordio della prima donna arbitro in serie A. Emozione e carattere per Maria Sole Ferrieri Caputi, facilitata dal 5-0 che il Sassuolo infligge alla Salernitana, con un rigore assegnato, confermato dal var, che non convince gli ospiti. La sua direzione appare sicura, si trova sempre vicino all’azione e sembra matura, con un pò di esperienza in più, per dirigere anche gare più delicate. L’esordio di Ferrieri Caputi coincide con la prima volta di altre donne italiane in incarichi che sembravano tabù: Samantha Cristoforetti è diventata nei giorni scorsi comandante della stazione spaziale internazionale, Giorgia Meloni sarà presto Presidente del Consiglio. Altra analogia curiosa è che il debutto di Ferrieri Caputi avviene a Reggio Emilia, la città di Nilde Jotti, prima donna presidente della Camera.
Dalla storia alla cronaca, la classifica di A diventa molto fluida: alle spalle di Napoli e Atalanta la Lazio raggiunge il Milan grazie a un ampio successo sullo Spezia con una prova d’orchestra magistrale con doppietta di Milinkovic-Savic e inanella il terzo successo di fila. Il modo migliore per onorare il centenario del tecnico del primo scudetto Tommaso Maestrelli, cui viene intitolata la Curva Sud biancazzurra, tra prevedibili polemiche da tifosi locali. Sarri sembra avere trovato la formula giusta per evitare alti e bassi e ora riscavalca la Roma, che ieri ha inguaiato l’Inter complicando la vita a Simone Inzaghi.
La Juventus torna alla vittoria e lo fa contro il Bologna. Kostic, Vlahovic e Milik regolano la squadra emiliana e mettono a tacere i contestatori che prima della partita chiedevano maggior carattere. In attesa dell’Udinese, che gioca domani a Verona, sono queste squadre al momento le più accreditate per la volata Champions. Il Sassuolo agguanta l’Inter travolgendo un’inguardabile Salernitana: sgommano i nuovi acquisti Laurientiè e Thorstvedt. Dionisi, quando riavrà Berardi e Traorè, potrà battersi per l’Europa. Molte novità in zona salvezza: la Samp è malinconicamente ultime e esonera Giampaolo dopo il rovinoso 3-0 del Monza, che risale la classifica per la gioia di Berlusconi e Galliani. Per i sampdoriani, da mesi bloccati da una vendita di società che non si materializza, l’incubo continua. Un punto per uno invece per Lecce e Cremonese, ma i lombardi meritavano di più.
Aspra battaglia e gara molto tattica tra Atalanta e Fiorentina. Kouame rischia il rosso per gioco pericoloso su De Roon, ma nella ripresa Muriel crea uno spunto ficcante che fa saltare il bunker viola, con un assist facile per Lookman. La Fiorentina schiuma rabbia e in contropiede Maehle si fa ipnotizzare da Terracciano. I viola le provano tutte ma sono poco incisivi e restano in una posizione deludente. La Lazio continua a giocare a poker, anche senza lo squalificato Sarri. Con Zaccagni e Milinkovic-Savic in grande spolvero i biancazzurri riciclano il 4-0 con la Cremonese anche allo Spezia, che viene travolto da una squadra in grande salute. Immobile, recuperato dall’infortunio, calcia alle stelle un rigore in avvio, poi con un triangolo perfetto Zaccagni apre la gara, e Romagnoli in acrobazia raddoppia. Al resto pensa un sontuoso Milinkovis-Savic che con una doppietta che manda in castigo lo Spezia, mai entrato in partita.
Riflettori puntati sulla prima arbitro donna in A al Maipei Stadium. Ma la gara è troppo sbilanciata per procurare problemi. Il Sassuolo è devastante e asfalta una Salernitana molle e in piena regressione. Passano subito i padroni di casa con lo sgusciante Laurentiè. Ferrari Caputi è sicura nell’assegnazione di un rigore che viene trasformato da Pinamonti. Poi la gara è in discesa e Thorstvedt raccoglie il cartellino giallo caduto all’arbitro insieme al fischietto. Il Sassuolo non si ferma più e confeziona una goleada con Thorstvedt, Harroui e Antiste. Il Sassuolo di Dionisi è tornato a giocare un grande calcio.
La Samp resta ultima, va incontro alla sesta sconfitta, la quarta consecutiva che costa la panchina a Giampaolo. Il pubblico canta e incoraggia fino alla fine, poi parte una sonora contestazione. Ancora più grave è che il ko viene con una diretta concorrente, il Monza, trasformato dall’arrivo di Palladino. Dopo il trionfo con la Juve vince con qualità in casa Samp. Apre il capitano Pessina, alla distanza chiudono il match gli ex Caprari e Sensi. Per i brianzoli parte un altro torneo. La Samp sembra una nave alla deriva, Giampaolo è esonerato.
Finisce in pari l’altro scontro salvezza, tra Lecce e Cremonese. Fa tutto Okereke che prima si procura un rigore per il vantaggio dei lombardi, trasformato dall’esperto Ciofani. Poi stende Gendrey nella sua aria e il Lecce pareggia dal dischetto con Strefezza. Come in altre occasioni è la Cremonese che si rende più pericolosa, ma l’attacco non supporta Alvini.
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