Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cellulari, webcam e software Così l’antifurto hi-tech va... a ruba

L’estate è il periodo in cui aumentano i rischi di ladri negli appartamenti e di conseguenza aumenta la richiesta di installare sistemi di protezione

PALERMO. Finalmente estate. Bagni, mare, ferie, vacanze: tante belle parole per uno dei periodi più attesi dell’anno. Ma attenzione ai furti, quelli organizzati negli appartamenti lasciati incustoditi, e quelli outdoor, sempre più diffusi sotto l’ombrellone dove inevitabilmente vi capiterà di lasciare il cellulare per un tuffo in mare.

Il fenomeno su scala mondiale interessa chiunque, come confermato da Google, che nei giorni scorsi ha aderito a un progetto denominato kill switch, che prevede l’implementazione, sulle future versioni di Android, della funzionalità antifurto. In pratica sarà possibile bloccare a distanza lo smartphone perso o trafugato, rendendolo inutilizzabile. Lo ha già previsto Apple, nel sistema operativo iOS 7, e presto questa funzionalità sarà operativa su Android e su Windows. Una caratteristica denominata «factory reset protection solution», in pratica una funzionalità di blocco che non può essere aggirata semplicemente con un reset di fabbrica e che rende inutilizzabile il cellulare. Il kill switch darà al legittimo proprietario anche la possibilità di riattivare le funzionalità del telefono in caso di ritrovamento.

Proteggere il proprio telefono si rivela doppiamente utile per chi usa il dispositivo anche per controllare l’antifurto di casa. Oggi vi sono molte soluzioni integrabili con l’adsl o con il cellulare. «L’estate coincide ogni anno con la necessità di tutelare le abitazioni dalla possibile intrusione di malintenzionati. Proprio in questo periodo infatti aumentano notevolmente le richieste di antifurti», afferma Massimo Pavan, titolare del negozio di via Malaspina, a Palermo, punto di riferimento specializzato in città per tutti gli appassionati di elettrotecnica. «Da qualche anno gli antifurti sono diventati più sicuri e anche più facili da attivare, grazie alla tecnologia senza fili e per gli impianti casalinghi non è più necessaria l’installazione da parte di un tecnico specializzato. Richiestissimo il modello HD-G005 gsm senza fili, dotato di varie funzionalità come i rilevatori di tipo volumetrico o perimetrale, il telesoccorso tramite telecomando, i rilevatori di gas, fumo e acqua e il monitoraggio remoto tramite telefono grazie ad un commutatore gsm incorporato. Il sistema ha un design lineare e molto elegante che lo rende ben integrabile in un arredamento moderno. Inoltre, non è più necessario digitare sulla tastiera il codice segreto: tramite un comodissimo badge dotato di tag rfid, che funziona con la stessa tecnologia adottata nei grandi magazzini per l’antitaccheggio, si può attivare o disattivare l’allarme sfiorando la superficie della base con il badge stesso. Il sistema è disponibile al costo di 245 euro, nella versione base».

Questi sistemi antifurto, dotati di un combinatore gsm, funzionano indipendentemente dall’adsl e si collegano alla rete tramite una sim interna. Si possono configurare direttamente dal pannello di controllo con l’invio di sms e con chiamate telefoniche, e sono in grado di attivare anche una comunicazione vocale, utile per tenere sotto controllo un’abitazione in cui risiedono anziani o disabili. «Molto richieste - prosegue Pavan - sono le ip webcam, telecamere collegabili alla rete internet casalinga tramite adsl: idonee per chi vuole tenere sotto controllo visivo determinate aree di casa o ufficio. Uno dei modelli più commercializzati al momento è la videocamera basata sulla tecnologia home plug: le immagini possono essere visualizzate attraverso la rete, mentre un sito web gratuito permette la visualizzazione in diretta ovunque, senza la necessità di configurare un router, al costo di 75 euro». Soluzioni non solo antifurto, che possono servire ad esempio a monitorare la crescita di piante in serra, il riempimento di una piscina, l'eventuale controllo di animali in un recinto, o come baby monitor, il tutto sempre a portata di smartphone da remoto.

Caricamento commenti

Commenta la notizia