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E i selfie del ladro di smartphone maldestro vanno sul blog

PALERMO. I sistemi antifurto per smartphone sono sempre più diffusi. Applicazioni di tutti i tipi ormai rendono possibile rintracciare il cellulare in caso di smarrimento. Tra questi Cerberus, progetto italiano, nato in Calabria qualche anno fa, che offre diverse funzionalità.
Il programma permette di attivare a distanza la tracciabilità di tutte le chiamate o degli sms, il blocco dell’altoparlante e del microfono, l’attivazione da remoto del gps per la geolocalizzazione, o la registrazione di video ed audio ad insaputa dell’utilizzatore, allo scopo di individuare chi ha trafugato il cellulare. Altri software, come Lookout, consentono di attivare un allarme facendo suonare a tutto volume il cellulare, ovunque sia, anche se è stata impostata la modalità silenziosa. Ma non è detto che i ladri siano grandi esperti di tecnologia: così potrebbe capitare anche qualche simpatica anomalia, senza necessità di attivare alcun allarme, così come è successo a una turista tedesca, derubata del suo iPhone lo scorso anno. ll ladro infatti non si è accorto che sul telefono era attiva la funzionalità di caricamento automatico delle foto su Dropbox, piattaforma cloud per l’archiviazione on line, e la ragazza ha avuto la geniale idea di pubblicare un blog dove confluiscono tutti i selfie e le foto scattate dal maldestro borseggiatore. Il sito è diventato un cult e mostra diversi momenti della giornata dell’incauto utilizzatore: foto e video commentati da utenti di tutto il mondo. Un caso davvero singolare in cui il furto si è trasformato in blog di successo: http://lifeofastrangerwhostolemyphone.tumblr.com.

O. ES.

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