Aryna Sabalenka si è confermata regina dell’Australian Open, vincendo il torneo per il secondo anno consecutivo. Fasciata in una completo rosso, aggressivo come il suo tennis, la numero 2 del ranking Wta ha dominato la cinese Zheng Qinwen. Minimo sforzo e massimo risultato in due set facili facili: 6-3, 6-2 dopo 1h 16’ di gioco. Sabalenka - che aveva vinto l’unico precedente, nei quarti dello US Open della scorsa stagione - è arrivata alla finale senza perdere un set. È la prima a conquistare due titoli di fila a Melbourne dai tempi della connazionale Victoria Azarenka (2012-2013). Zheng da lunedì salirà al numero 7 della classifica.
«Sono state due settimane straordinarie, sono senza parole», ha commentato Sabalenka, premiata da Evonne Goolagong. «So che è dura perdere una finale - ha poi consolato l’avversaria - ma sei giovane e ne giocherai tante altre». Quindi ha ringraziato il suo team «che mi ha dato un super potere. Senza di voi non sarei qui, ma senza di me voi non sareste così bravi...». Infine, un pensiero per i genitori: «Grazie per tutto quello che avete fatto nella mia via. So che non capite l’inglese, ma qualcuno ve lo tradurrà».
La venticinquenne bielorussa ha annichilita l’avversaria con la potenza dei colpi da fondo campo e con il servizio, in particolare con una maligna prima esterna da destra, alla quale la cinese non è mai riuscita ad opporre contromisure. Nel set d’apertura Zheng ha perso subito il turno di battuta, sprecando poi tre occasioni di restituire immediatamente il break. Stesso copione nel secondo: subito sotto di un break non è più riuscita a recuperare, anzi ne ha incassato un altro nel quinto game. In vantaggio 4-1 e con il servizio a disposizione, Sabalenka ha aumentato ancora la pressione portandosi sul 5-1. Zheng ha retto ancora un game. Sul proprio e decisivo turno di battuta, Sabalenka - forse alle prese con un pò d’emozione - ha avuto bisogno di cinque match point per chiudere l’incontro e riabbracciare il trofeo australiano.
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