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Nuoto, l'Italia chiude a Budapest con una cascata di oro e argento

Gregorio Paltrinieri

I Mondiali di nuoto di Budapest 2022 resteranno nella storia dello sport italiano, mai tante medaglie iridate - nove, di cui cinque ori, due argenti e altrettanti bronzi - sono state portate a casa da una spedizione azzurra iridate e il simbolo e il trascinatore è il suo capitano, Gregorio Paltrinieri. Il fuoriclasse emiliano ha dominato la gara dei 1500, riprendendosi l’oro che era stato suo nel 2015 e 2017, segnando anche il record europeo, ed è stato l’ispirazione per tanti giovani campioni che sono riusciti a imitarlo, come Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Benedetta Pilato, Simona Quadarella.
L’apice dell’emozione nel pomeriggio della Duna Arena è stata la gara dei 1500, che ha visto il re tornare sul podio. Paltrinieri, dopo la delusione negli 800, è sceso in vasca carico di determinazione e ha dominato dalle prime bracciate, facendo segnare il nuovo record europeo in 14’32“80. «Questo è un sogno - ha commentato a caldo -. Mi dicevano che ero quotato a 26 e ho pensato: ma come si permettono! So di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi e l’ho dimostrato». Il suo Mondiale non è finito, perchè da domani comincerà a dare l’assalto al podio in acque libere, ma di sicuro è già indimenticabile.
Greg ha dato il ‘là ai suoi ragazzi, Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi. La loro staffetta 4x100 mista ha vinto vince un oro che da solo vale un mondiale per valore di squadra, dimensione e rilevanza. La squadra, già di bronzo alle Olimpiadi, ha dimostrato tutto il suo valore: I campioni del mondo Ceccon e Martinenghi hanno aperto dorso e rana in 51“93 e 57“47, Burdisso ha nuotato il delfino in 50“63 e ha dato il cambio a Miressi con 4 decimi di vantaggio su Ryan Held. Lo sprinter azzurro ha nuota in 47“48 e ha chiuso col record europeo di 3’27“51, battendo gli Usa e la Gran Bretagna. In precedenza, c’era stato un podio e ritorno con Ceccon, che nei 50 dorso aveva chiuso quarto ma era andato a medaglia per la squalifica dello statunitense Justin Ress, poi riabilitato dalla giuria con conseguente retrocessione dell’azzurro.
L’unico argento odierno è stato conquistato da Benedetta Pilato nei 50 rana. L’azzurra campionessa dei 100 era la favorita ma è stata beffata dalla lituana Ruta Meylutite, vincitrice di tutto dieci anni fa e bronzo nei 100. «Di meno non potevo fare. Lo avevo capito in questi giorni - ha detto la 17enne -. Ho sbagliato anche la partenza e ho sentito la tensione. Aver realizzato il record del mondo nella primavera del 2021 ha aumentato la pressione. Avevo puntato tutto su questa gara. Il 100 è stato una sorpresa. Sono comunque contenta per la medaglia». Nell’ultima gara della manifestazione, Pilato ha partecipato alla staffetta 4x100 mista donne, ma l’Italia è rimasta lontana dal podio. Una piccola delusione per il primo Mondiale senza Federica Pellegrini che è comunque andato ben oltre le attese. «Giornata incredibile per il nuoto italiano! - ha commentato entusiasta via twitter la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali -. Mai vinto così tanto ad un mondiale! Immenso Greg Paltrinieri, oro e record europeo. Hai ragione, mai darsi per vinto, nemmeno quando ti danno 26 a 1!».

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