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È morto Hugo Maradona, il fratello di Diego: giocò nell’Ascoli

È stato stroncato da un infarto a 52 anni. Aveva il pallino della politica, ma non era riuscito a candidarsi perché non aveva la cittadinanza italiana

Hugo Maradona, fratello di Diego Armando, in una foto tratta da Facebook

Arresto cardiaco, probabilmente per un infarto, in casa, a Monte di Procida, nel Napoletano: Hugo Hèrnan Maradona, fratello 52enne di Diego, è deceduto a quasi un anno di distanza dal Pibe de Oro.

Calciatore fino al 1999 tra Italia, Austria, Spagna, Argentina e Giappone poi brevemente allenatore, aveva tentato anche la strada della politica, con una annunciata candidatura nelle ultime amministrative a Napoli nelle liste che sostenevano il candidato sindaco Catello Maresca. Candidatura poi sfumata per questioni di cittadinanza.

Fratello minore di Diego Armando e di Raul, calciatore come loro due, ha avuto una carriera calcistica con alti e bassi, giocando anche nel 1987 nella nazionale argentina under 16 nel Mondiale in Cina. Soprannominato «el turco», a 18 anni venne acquistato dal Napoli, che lo diede in prestito all’Ascoli, allora in serie A, dove ha giocato nel 1988 e poi ancora dal 1992 al 1994. Come centrocampista, ha militato in Spagna dal 1988 al 1990 (Rayo Vallecano) e avuto esperienze in Austria nel campionato 1990/91 (Rapid Vienna), in Venezuela, e Giappone (Avispa Fukuoka e Consoladole Sapporo), tra il 1994 e il 1998, per poi tornare a Napoli e allenare squadre di calcio giovanile come i Boys di Quarto, i Mariano Keller e il Real Parete. Nel 2016 aveva sposato Paola Morra.

Hugo Maradona era noto anche ai tifosi del Napoli e agli ultras. Più volte aveva assistito alle partite del Napoli in curva ed era ben conosciuto dagli ultrà azzurri. «Diego mi manca molto, mi mancano le sue telefonate, sentire la sua voce. Mi rassicurava parlare con lui», diceva, intervistato in occasione dell’anniversario della morte del fratello il 25 novembre. «Cerco di portare il calcio nei quartieri più poveri - aggiungeva -, Napoli mi piace e cerco di fare qualcosa per la città». Anche da questo era nato il suo impegno politico, che voleva concretizzare arrivando in Consiglio comunale al seguito dell’ex pm anticamorra in una lista messa in piedi da Enzo Rivellini, ex consigliere comunale e regionale vicino a FdI.

«Devo dare ai bambini ore di felicità con il calcio, non faccio politica in senso stretto. Non sono né di destra né di sinistra», aveva spiegato allora. In quella competizione, Hugo Maradona, che sul campo si era trovato contro anche il fratello Diego, si trovò sul fronte contrapposto del nipote, Diego jr., sostenitore dell’avversario di Maresca, Gaetano Manfredi, ora sindaco. Ma la mancanza della cittadinanza italiana gli impedì di misurarsi con le urne.

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